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G8_Genova - programma 19-23 luglio 2005
- Subject: G8_Genova - programma 19-23 luglio 2005
- From: "carlo" <carlo at inventati.org>
- Date: Wed, 6 Jul 2005 17:51:05 +0200
Comitato Piazza Carlo Giuliani O.n.l.u.s. www.piazzacarlogiuliani.org – piazzacarlogiuliani at tiscali.it Pag. 1 di 9 PROGRAMMA 19-23 LUGLIO 2005 CALENDARIO Sabato 16 ore 11 Conferenza stampa, presentazione del programma Martedì 19 CHE RESISTENZA! ore 15 Inaugurazione della Mostra Ri-costituente ore 18 Parliamo di... ore 21 Libro d’autore Mercoledì 20 PER NON DIMENTICARLO ore 15 Musica, parole e incontri in Piazza Alimonda ore 22 CONCERTO Giovedì 21 COSTITUZIONE/COSTITUZIONI ore 15-23 Mostra Ri-costituente ore 18 Parliamo di... ore 20 Cena del Comitato Verità e Giustizia per Genova ore 21.30 Fiaccolata alla Diaz Veneredì 22 LOTTE PER I DIRITTI ore 15-23 Mostra Ri-costituente ore 18 Libro d’autore ore 21 Monologo Sabato 23 REPRESSIONE, STRAGI, AUTORITARISMO ore 10.30 Parliamo di... ore 15-23 Mostra Ri-costituente CHE RESISTENZA? ore 15 Parliamo di... ore 21 Reading Sala della Provincia Sabato 16 ore 11 CONFERENZA STAMPA: Presentazione del programma Teatro della Corte Corte Lambruschini, p. Borgo Pila (uscendo da stazione Brignole di fronte a sinistra; uscita Autostrada Genova Est) MOSTRA RI-COSTITUENTE Martedì 19 ore 15 fino a Sabato 23 dalle 15 alle 23 Inaugurazione Il percorso: Resistenza e Liberazione La stagione della Costituente Lotte nei campi e nelle officine Genova 30 Giugno 60 La conquista dei diritti La Costituzione inattuata L’attacco ai diritti Genova Luglio 2001 Ancora e sempre Resistenza: difendiamo la Pace, difendiamo la Costituzione Teatro della Corte LIBRO D’AUTORE Martedì 19 ore 21 Chiara Ingrao "Soltanto una vita" Baldini Castoldi Dalai ed. Carlo Arcuri, Giorgio Passerone "Portulan. Genova, carte politique et poetique" Septentrion, presse Universitaire Venerdì 22 ore 18 ore 21 Paola Staccioli, Ivo Scanner "Piazza, bella piazza" edito da l’Unità Manifesto Liberazione Carta Lorenzo Guadagnucci "La seduzione autoritaria" edizioni Nonluoghi "Rovesci civili" monologo in tema di Costituzione di e con Stefano Paiusco Sabato 23 ore 21 reading di Daniele Biacchessi "La storia e la memoria" Teatro della Corte PARLIAMO DI… Martedì 19 ore 18 CHE RESISTENZA! Teresa Mattei, partigiana, deputata alla Costituente, letta da Anita Ginelli, storica Lidia Menapace, partigiana, portavoce della Convenzione permanente di Donne contro le guerre Gianfranco Benzi, CGIL nazionale don Andrea Gallo, Comunità S.Benedetto al Porto Raimondo Ricci, vicepresidente ANPI Nazionale e Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e della Storia contemporanea di Genova Coordina: Paolo Serventi Longhi, Federazione Nazionale Stampa Italiana Giovedì 21 ore 18 COSTITUZIONE/COSTITUZIONI Vittorio Agnoletto, europarlamentare Nando Dalla Chiesa, senatore Tecla Faranda, costituzionalista Francesco Martone, senatore Andrea Sandra, avvocato Coordina: Giuseppe Coscione, presidente del Comitato Piazza Carlo Giuliani Sabato 23 ore 10.30 REPRESSIONE, STRAGI, AUTORITARISMO Incontro di lavoro tra Comitati e Associazioni di familiari che si riconoscono in RETI INVISIBILI (www.reti-invisibili.net). Saranno presenti: Enrica Bartesaghi, presidente del Comitato Verità e Giustizia per Genova Daria Bonfietti, presidente Associazione Vittime di Ustica Lucia Bruno, presidente dell’Associazione Piero Bruno Giuseppe Coscione e Haidi Giuliani, Comitato Piazza Carlo Giuliani Maria Iannucci e Danila Tinelli, Per non dimenticare Fausto e Iaio Gigi Malabarba, senatore Rosa Piro, madre di Davide "Dax" Cesare Paola Staccioli, Associazione Walter Rossi Coordina: Francesco Barilli, per le Reti-invisibili Sabato 23 ore 15 CHE RESISTENZA? Resistere all’indifferenza Norma Bertullacelli, RetecontroG8 Resistenza alle mafie Anna Bucca, Arci Sicilia Memorie resistenti Lucia Bruno, Associazione Piero Bruno Resistenza legale Carlo Bachshmidt, segreteria legale Genoa Legal Forum Disobbedienza resistente Francesco Caruso, Rete del Sud Ribelle Resistere ai fondamentalismi Giuseppe Coscione, Comitato Piazza Carlo Giuliani Resistenze femminili Monica Lanfranco, giornalista MArea e Carta Diritti Resistenti Gianni Rinaldini, segretario nazionale FIOM Resistenza "quotidiana" Piero Sansonetti, direttore di Liberazione Internet-resistenza Marco Trotta, Peacelink, Comitato Verità e Giustizia Resistere ai CPT Nichi Vendola, presidente Regione Puglia Resistenza di un popolo Ali Rashid, segretario Delegazione generale Palestinese Coordina: Giuliano Giuliani, Comitato Piazza Carlo Giuliani PIAZZA ALIMONDA PER NON DIMENTICARLO Mercoledì 20 ore 15 ore 19 Musica e parole con Casa del Vento, Alessio Lega, Les Anarchistes, Renato Franchi e l’Orchestrina del Suonatore Jones, Marco Chiavistrelli, Song Line... "I luoghi del delitto" brani tratti da Luigi Pintor, Nichi Vendola, "Fragili e resistenti, i messaggi di piazza Alimonda" letti e recitati da Daniela, Arianna, Marco, Domenico, Maurizio e Bobby canti e suoni di Pierugo, Marika, Ottavio e Marco con la partecipazione di Claudio Lugo adattamento di Franco Fuselli Banchetto con panini, bibite e vini biologici a cura del Collettivo Terra e Libertà/Critical Wine e del Laboratorio Sociale Buridda CSOA Terra di Nessuno via B. Bianco, 4 CONCERTO Mercoledì 20 ore 22 Concerto di Assalti Frontali e Banda Bassotti a seguire Nipoti di Emiliano dj set Sottoscrizione 7 euro a favore del Genoa Legal Forum Organizzano: Terra di Nessuno, Associazione Ya Basta!, Comitato Piazza Carlo Giuliani Circolo ARCI Città Futura Corso Torino, 46/canc. DIAZ E BOLZANETO QUATTRO ANNI DOPO Giovedì 21 ore 20 ore 21 Cena organizzata dal Comitato Verità e Giustizia per Genova Fiaccolata alla Diaz: sono invitati a partecipare tutti i cittadini e le cittadine che hanno a cuore le sorti della nostra democrazia! Martedì 19 ore 21 – Teatro della Corte SOLTANTO UNA VITA di Laura Lombardo Radice Chiara Ingrao "Questo bilancio di come ho vissuto da comunista e da donna… dovrebbe includere troppe cose - piccole e grandi – che sono, alla fine, soltanto una vita, un pezzo di vita. Vita che non vorrei raccontare come un esempio, ma neppure buttar via come un percorso sbagliato, alla luce di una coscienza femminile - e politica – oggi più matura e diversa" Chiara Ingrao racconta la lunga esperienza di vita della madre, Laura Lombardo Radice, pubblicandone le lettere, gli articoli, le interviste, gli appunti. In ogni capitolo, ai testi di Laura antepone un proprio "prologo", fatto di ricordi e di riflessioni, e fitto di echi di altre voci: un dialogo postumo, fra due generazioni di donne che hanno tentato un percorso di libertà, per se stesse e per gli altri. I toni e i temi sono molteplici, come le esperienze di Laura. Ci sono i drammi: la carcerazione del fratello, la morte di Giaime Pintor, l’occupazione nazista. C’è l’ironia, e la tenerezza: nelle poesie e nelle lettere a Pietro, o in buffe cronache di vita personale e familiare. C’è la passione umana, culturale e politica di un’insegnante che già negli anni ’50 anticipava i contenuti del ’68 e delle lotte di oggi, nel rapporto con gli studenti e con i contenuti del sapere. C’è, a più di settant’anni, l’esperienza del volontariato in carcere: non assistenza compassionevole ma sfida politica radicale, alla logica della repressione, dell’esclusione e della pena. E’ in questa radicalità, ma anche in un tessuto intenso di rapporti umani, l’identità comunista di Laura: dagli anni della cospirazione e della resistenza antifascista, ai conflitti aspri degli anni ’50; dal rapporto con il movimento studentesco e il femminismo, alle riflessioni sul terrorismo e sulla pena di morte. Temi e storie di ieri, ma non solo: le nostre radici, riflesse nel nostro futuro. LE AUTRICI: Laura Lombardo Radice, nata in una famiglia di pedagogisti innovativi alla vigilia della prima guerra mondiale, matura molto presto una coscienza antifascista, e negli anni ’40 ha un ruolo di primo piano nella Resistenza. Nel movimento di cospirazione incontra Pietro Ingrao, suo compagno di vita. Nel dopoguerra, Laura e Pietro si impegnano attivamente nella vita politica del PCI: lui ne diventa dirigente di primo piano, lei sceglie l’attività politica "di base". Insegnante appassionata, negli anni ’60 e ’70 Laura si impegna soprattutto sui temi della scuola e della cultura, e partecipa al movimento del ’68. Negli anni ’80, è insegnante volontaria nel carcere romano di Rebibbia. Negli ultimi anni, ha gravi problemi di salute; muore nel 2003, tre giorni dopo l’inizio della guerra in Iraq. Lascia cinque figli, nove nipoti e due pronipoti. Chiara Ingrao, nata nel 1949, è sposata con Paolo Franco e ha due figlie, due figliocci e una nipotina. Di professione interprete, ha lavorato anche come sindacalista, programmista radio, parlamentare, consulente del Ministro per le pari opportunità. E’ impegnata nel femminismo sin dagli anni ’70, e nel pacifismo dagli anni ’80 in poi. Fondatrice dell’Associazione per la pace, ha contribuito alle prime iniziative comuni fra pacifisti israeliani e palestinesi, e al movimento contro la guerra in Iraq. Ha scritto: "Né indifesa né in divisa" (1987, con Lidia Menapace), e "Salaam Shalom – Diario da Gerusalemme, Baghdad e altri conflitti" (1993); nel 2001 ha curato, con Cristiana Scoppa, il volume "Diritti e rovesci – I diritti umani dal punto di vista delle donne" e il sito internet <http://www.dirittiumani.donne.aidos.it>www.dirittiumani.donne.aidos.it. Venerdì 22 ore 18 – Teatro della Corte PIAZZA BELLA PIAZZA Due decenni di lotte politiche e sociali nei racconti di 15 scrittori italiani a cura di Paola Staccioli L’Unità, Liberazione, Il manifesto, Carta Dal 23 giugno al 10 luglio in edicola a 6,90 euro in più "...allora questa è una storia di strada di molti anni fa, quando l'odio cresceva insieme a una strana felicità di essere in quella politica cruda, a cielo aperto." [Erri De Luca] Il 23 giugno fino al 10 luglio, allegato ai quotidiani l’Unità, Liberazione, Il manifesto e alla rivista Carta, uscirà nelle edicole il libro "Piazza bella piazza" (prezzo euro 6,90 in più), presentato dall’Associazione Walter Rossi e curato da Paola Staccioli, una raccolta di racconti di 15 scrittori italiani su manifestazioni e lotte sociali e politiche degli anni Sessanta-Settanta. Gli scritti sono dedicati al Sessantotto, al movimento del Settantasette, alla lotte di operai, braccianti, studenti, all'antifascismo, alla battaglia per la chiusura dei manicomi, delle carceri speciali, alla mobilitazione contro la guerra in Vietnam, al femminismo. Racconti di: Giovanni Alimonti, Nanni Balestrini, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Geraldina Colotti, Erri De Luca, Ermanno Gallo, Elena Gianini Belotti, Daniela Frascati, Gianfranco Manfredi, Alessandro Pera, Ivo Scanner, Paola Staccioli, Stefano Tassinari, Roberto Tumminelli. La postfazione è di Haidi Giuliani. Info: 3396006845 - Associazione Walter Rossi Venerdì 22 ore 18 – Teatro della Corte Lorenzo Guadagnucci "La seduzione autoritaria. Repressione del dissenso e diritti civili nell’Italia di oggi" Nonluoghi libere edizioni Maggio 2005 144 pagine 9 euro Il G8 di Genova del 2001 è stato uno choc per il paese. Non si era mai vista una così plateale sospensione dello stato di diritto. Quei fatti hanno impresso un’accelerazione a un fenomeno in atto da tempo nelle democrazie occidentali: la progressiva compressione delle libertà civili, la limitazione del diritto al dissenso. Gli attentati dell’11 settembre e le misure adottate nei mesi seguenti, a cominciare dal "Patriot Act" negli Usa, hanno dato un’ulteriore spinta a questa tendenza. In Italia si è assistito a una progressiva, silenziosa erosione delle garanzie costituzionali. Alla copertura politica assicurata ai responsabili degli abusi compiuti a Genova, si sono aggiunti via via l’accanimento giudiziario contro gruppi di attivisti, la mancata approvazione di leggi sulla tortura e il diritto d’asilo, la "riforma" che rischia di militarizzare i vigili del fuoco... Si sta formando nel paese un nuovo senso comune autoritario. Le destre stanno cavalcando l’onda lunga di Genova e dell’11 settembre, senza che la cultura democratica sappia porre argini a questa deriva. La sinistra è distratta, assente e spesso complice. Un tentativo d’analisi indipendente, senza complessi, di un fenomeno che attraversa la cronaca e comincia a radicarsi nella cultura politica del paese. Siamo alle soglie di una democrazia autoritaria? Lorenzo Guadagnucci, giornalista, è autore di "Noi della Diaz" (Berti/Altreconomia 2002), "Distratti dalla libertà" (Berti/Altreconomia 2003), "La crisi di crescita. Le prospettive del commercio equo e solidale" (con Fabio Gavelli, Feltrinelli 2004). E’ uno dei fondatori del Comitato Verità e Giustizia per Genova. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto al Comitato Verità e Giustizia per Genova Venerdì 22 ore 21 – Teatro della Corte Rovesci Civili monologo in tema di Costituzione di e con Stefano Paiusco service audio e luci Audiodream direzione tecnica Cristian Lavagnoli organizzazione generale Rossella Traversa regia Stefano Paiusco "Rovesci Civili" è uno spettacolo che trova il suo punto di partenza nella "Carta dei diritti dell’uomo" e nella Costituzione Italiana. E’ uno spettacolo, come poteva essere definito negli anni Settanta, a struttura aperta; senza trama fissa, arrichito giorno dopo giorno da documenti, testimonianze, fatti. In questo monologo si parlerà dell’attentato in corso alla nostra Costituzione, di precariato nel mondo del lavoro, di delitti e stragi di stato dove vittime innocenti hanno pagato con la vita l’arroganza del potere. In un momento storico molto delicato come questo, dove qualcuno vorrebbe modificare la seconda parte della Costituzione Italiana, non possiamo non constatare che oggi, come già è accaduto in passato, i diritti fondamentali degli esseri umani vengono azzerati senza che nessuno, soprattutto a livello politico, ne paghi mai le conseguenze. Questo è un paese che dimentica con facilità, dove si fatica a ricordare un passato spesso scomodo, dove dobbiamo aspettare trentasei anni di processi per ritrovarci ancora una volta a piangere degli innocenti assassinati in una strage di stato e vedere i loro assassini impuniti che ridono e si fanno beffa di tutti, familiari delle vittime compresi. Non ci sono scuse, attenuanti politiche o campagne elettorali in corso. Una strage è una strage. E basta. E se esponenti politici di qualsiasi compagine di partito ne sono responsabili, devono accettare anche il rischio di un'indagine che li possa mettere sotto accusa e se è il caso, condannare. Vogliamo far nostre le parole di Oscar Luigi Scalfaro. "Io credo che ci siano dei momenti in cui sia necessario ritrovare un grande coraggio morale per ricercare la verità affinchè si ottenga la giustizia dovuta, a qualunque costo, a qualunque prezzo. Se una persona ha spina dorsale, igiene mentale ed intellettuale, non esiste nulla che la costringa alla menzogna". Anche questo è difendere la Costituzione Italiana. Stefano Paiusco è nato a Verona nel 1962. E’ attivo in teatro dal 1978. Attore, autore e regista teatrale e cinematografico. E’ autodidatta. Ha collaborato con Ave Ninchi, Virgilio Zernitz, Raoul Grassilli, Alfredo Bianchini, Carlo Bagno, Franco Difrancescantonio, Giuseppe Maffioli e molti altri protagonisti del teatro italiano. Dal 1987 al 1990 lavora anche nel teatro d’animazione per ragazzi con burattini partecipando con Maria Signorelli alla rassegna di Cervia: "... E arrivano dal mare...". Nel 1994, inizio della sua carriera come attore monologhista, porta in scena l’opera di Gaber e Luporini: "Il Grigio". Nel 2004, insieme al musicista e cantante Giulio D’Agnello, porta in scena lo spettacolo di Teatro Canzone intitolato: "Se ci fosse… Gaber". A proposito di questo lavoro, Sandro Luporini ha dichiarato: "Ho esaminato il progetto di Paiusco e D’Agnello e lo ho approvato. Mi è piaciuta l’idea di vestire le canzoni dell’album "Io non mi sento Italiano" con dei monologhi nuovi. Ho sempre affermato che io e Giorgio durante il nostro percorso artistico non abbiamo "figliato" molto, ma ritengo che Giulio e Stefano rappresentino invece un degno risultato della nostra opera. Ho letto i monologhi scritti da Paiusco e mi sono piaciuti. Stefano scrive molto bene e ha una capacità interpretativa diversa da quella di Giorgio, ma allo stesso tempo molto potente e piena di energia. Abbiamo analizzato insieme lo spettacolo e ho dato loro dei suggerimenti. Sono contento di questo progetto perchè pur essendo un affettuoso omaggio alla nostra opera, conta anche di una propria dignità e originalità". Dal 1997 inizia un percorso di teatro civile di denuncia, sempre come autore e attore monologhista o come lui stesso ama definire, di "cuntastorie". Con Rossella Traversa coordina l’associazione culturale "Il Circolo dei Filosofi Ignoranti" che ha lo scopo di promuovere attraverso iniziative legate principalmente all’arte del teatro, la memoria storica e sociale e le tradizioni popolari del nostro paese... Scrive ed allestisce una serie di spettacoli che lo portano a recitare non solo nei teatri, ma anche nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, nelle università e nei circoli culturali. Tra le numerose tourneè in molte città italiane, in particolare è da ricordare la sua partecipazione ad un grande evento svoltosi a Milano nel 2002 contro la guerra in Irak, di fronte a dodicimila persone, che ha visto come protagonisti anche Moni Ovadia, Paolo Rossi, Vinicio Capossela. Altra tappa importante, nel 2003, sempre a Miliano, recita insieme a Marco Paolini in una serata dedicata alle vittime della strage di Piazza Fontana, a Pietro Valpreda e Pino Pinelli. Alla fine del 2003 scrive e porta in scena insieme all’orchestra d’archi "I Violini di Santa Vittoria" il monologo intitolato: "Il paese dei cento violini". Ha dichiarato il grande regista Pupi Avati, a proposito dello spettacolo, "Il Paese dei Cento Violini": "Ho molto ammirato lo spettacolo di Stefano Paiusco. Ho ritrovato l’infanzia di mia madre e molti dei miei ricordi. In questo racconto Paiusco ha dimostrato una notevole capacità di ricostruire un tratto della nostra vicenda umana". Nel 2004 realizza il suo primo film-documentario, prodotto dal Comune di Verona, che vede protagonisti Vittore Bocchetta e i ribelli che combatterono dal 1941 al 1945 nella Verona del nazifascismo. Collabora attivamente con il maestro e direttore musicale Ernesto De Martino alla realizzazione di libri parlati per non vedenti e, recentemente, anche alla ricerca delle tradizioni del teatro, della musica e della poesia popolare veronese. Alterna la sua attività di autore, attore e regista teatrale a quella di docente di corsi sul teatro narrativo e sul teatro d’impresa, quest’ultimo in collaborazione con il Professor Claudio Baccarani docente presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Verona. Collabora inoltre con l’Azienda Ospedaliera di Verona con spettacoli e corsi sullo psicodramma e sulla "teatroterapia". Sabato 23 ore 21 – Teatro della Corte "La storia e la memoria" Reading di Daniele Biacchessi Musiche eseguite dal vivo da Michele Fusiello Tour 2005 Attraverso la voce, la musica e la tecnica del monologo, Daniele Biacchessi riannoda il lungo filo nero che conduce dalle stragi nazifasciste avvenute in Italia nel 1944 e 1945, alla scoperta del cosiddetto "armadio della vergogna" con i suoi centinaia di fascicoli rimasti sepolti per anni sugli eccidi a Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto, Fosse Ardeatine. Il racconto attraversa poi gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta con le stragi di Piazza Fontana e Questura di Milano, Piazza della Loggia di Brescia, Italicus, Stazione di Bologna, Rapido 904. "La storia e la memoria" è stato rappresentato in spagnolo dal 19 luglio al 7 agosto 2004 a Cuba: L’Avana (Parque Almendares e Fragua Martiana), Trinidad (Casa della Cultura) e Niquero (Teatro Metromondo). In italiano in teatri,strade, piazze, luoghi storici e simbolici del nostro paese (Marzabotto, Montesole, Stazione di Bologna). Al sassofono il jazzista Michele Fusiello. Musiche di John Coltrane, Dexter Gordon, Charlie Parker e standard del jazz contemporaneo. Le immagini dalla seconda guerra mondiale alle stragi dal ‘69 ad oggi completano lo spettacolo. Daniele Biacchessi, giornalista e scrittore. Caposervizio di Radio24-Il Sole 24 Ore. Docente di teoria del linguaggio radiofonico all’IFG, istituto Formazione Giornalismo di Milano. Ha pubblicato quattordici libri d’inchiesta. "La fabbrica dei profumi" (Baldini&Castoldi,1995), "Fausto e Iaio" (Baldini&Castoldi, 1996), "Il caso Sofri" (Editori Riuniti, 1998), "L’ambiente negato" (Editori Riuniti,1999), "10,25 cronaca di una strage" (Gamberetti, 2000), "Il delitto D’Antona" (Mursia, 2001), "Un attimo... vent’anni" (Pendragon, 2001), "Ombre nere" (Mursia, 2002), "Punto Condor. Ustica, il processo" (Pendragon,2002), "L’ultima bicicletta, il delitto Biagi" (Mursia, 2003), "Cile 11 settembre 1973" con Edoardo Carrasco, Raja Marazzini e Stefano Paiusco (Franco Angeli, 2003), "Vie di fuga. Storie di clandestini e latitanti" (Mursia 2004), "Roberto Franceschi: processo di polizia" (Baldini Castoldi Dalai,2004), "Walter Tobagi. Morte di un giornalista" (Baldini Castoldi Dalai, 2005). E’ autore, regista e inteprete di teatro narrativo civile: i suoi ultimi spettacoli sono "La storia e la memoria" (2004) e "Fausto e Iaio, la speranza muore a 18 anni" (2005). In preparazione "La fabbrica dei profumi", a trent’anni da Seveso. La storia e la memoria www.retedigreen.com/reading.htm
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