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[Comunicato Autistici/Inventati]UNA QUESTIONE DI PRIVACY CHE NON HA NULLA DI PRIVATO
- Subject: [Comunicato Autistici/Inventati]UNA QUESTIONE DI PRIVACY CHE NON HA NULLA DI PRIVATO
- From: Autistici/Inventati <investici at indivia.net>
- Date: Mon, 27 Jun 2005 17:23:08 +0200
=========================================== UNA QUESTIONE DI PRIVACY CHE NON HA NULLA DI PRIVATO aggiornamenti: http://autistici.org/ai/crackdown/ =========================================== +++ In evidenza: Ma quante sono 30.000 persone? Forse fino ad ora non siamo stati chiari a sufficienza. Ce ne scusiamo. Da un anno le forze dell'ordine hanno la possibilta' di intercettare e schedare le comunicazioni di 30.000 persone quelle che utlizzano questo server. Tanto per intendersi, e' come poter spiare e controllare una piccola cittadina come Lucca che ha 32.467 famiglie. Per questo e': UNA QUESTIONE DI PRIVACY CHE NON HA NULLA DI PRIVATO e comunque NON STIAMO PER CHIUDERE, CONTINUATE A LEGGERE +++ Sommario: + INFORMAZIONI PRELIMINARI SU COME STANNO I FATTI + SUI NOSTRI SERVIZI E SU QUELLO CHE ACCADRA' + SULLA CAMPAGNA DI MOBILITAZIONE E INFORMAZIONE - COSA POSSIAMO FARE? +++++++++++++++++++++++++++ + [INFORMAZIONI PRELIMINARI SU COME STANNO I FATTI] La polizia postale con la complicita' di aruba ha prelevato file dagli hard disk del server di autistici.org/inventati.org gestito dall'associazione Investici, e con tali file Ë stata potenzialmente in grado di intercettare tutte le comunicazioni, comprese quelle riservate, di circa 30.000 utenti del server: caselle di posta, traffico di mailing list, chat, ecc... e realisticamente e' proprio quello che hanno fatto. L'associazione non e' stata informata. Alle nostre telefonate per chiedere spiegazioni del down e' stato risposto in maniera evasiva, parlando di un guasto tecnico. Questo modo di procedere rappresenta un precedente gravissimo: e' come se per avere le informazioni di una casella di posta @hotmail.com, le forze dell'ordine avessero ottenuto senza notificarlo ad hotmail, l'accesso a tutto il contenuto di @hotmail.com NON E' UNA QUESTIONE PRIVATA, MA UNA QUESTIONE CHE RIGUARDA LE LIBERTA' FONDAMENTALI DI TUTTI E TUTTE. Per avere maggiori info su cosa e' successo esattamente: http://www.autistici.org/ai/crackdown/dummies.html http://www.autistici.org/ai/crackdown/comunicato_it_220605.html Per saperne un po' di piu' su chi siamo -- se ancora non lo sapete :) http://www.autistici.org/ai/crackdown/intro_ai.html +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ + [SUI NOSTRI SERVIZI E SU QUELLO CHE ACCADRA'] I servizi del nostro server NON verranno disattivati. Al momento rimangono attivi in condizioni di non sicurezza, ma al piu' presto disporremo di una nuova macchina "pulita" e i servizi potranno essere considerati di nuovo completamente operativi. Ovviamente dovrete cambiare molte password :) Questa vicenda evidenzia secondo noi due cose. Se tenete alla vostra privacy, dovete farvene carico in prima persona, utilizzando sistemi di crittografia forte e incrementando il vostro livello di paranoia. Autistici/Inventati puo' cercare di fare del proprio meglio per tutelare i dati, ma la riservatezza delle comunicazioni non puo' conoscere deleghe. Parallelamente, per non trovarsi a fronteggiare da soli con le proprie chiavi gpg una struttura di controllo molto piu' grande di noi, occorre imbastire una battaglia anche politica su queste tematiche. Non si puo' demandare tutto al mero strumento tecnico. Da un po' di tempo, prima di venire a conoscenza di questi fatti, stavamo cercando di riprogettare la nostra infrastruttura di comunicazione per renderla piu' robusta e resistente soprattutto dal punto di vista dei down o dei guasti; ora stiamo ripensando anche la parte relativa alla riservatezza dei dati e a rendere piu' esplicito cosa possiamo e non possiamo garantire. E' plausibile che tra luglio e settembre tutto questo lavoro dara' i suoi frutti e sarete invitati a un simpatico "happening" durante il quale vi racconteremo tutto :) +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ [SULLA CAMPAGNA DI MOBILITAZIONE E INFORMAZIONE - COSA POSSIAMO FARE?] Vorremmo che fosse molto chiara una cosa: la soluzione per difendere la propria privacy non e' tornare ai server commerciali. Su quest'ultimi le intercettazoni e la svendita di dati sono all'ordine del giorno, e nessuno di loro alzera' mai la voce per tutelare la vostra privacy. Anzi tutto passera' in sordina, fino a divenire la normalita'. Per garantire maggiormente i propri dati e difendersi dai meccanismi di controllo e' necessario un uso consapevole e critico delle tecnologie a disposizione, coscienti dei limiti che queste hanno. Uno dei molti problemi che riteniamo di facile e rapida soluzione e' ovviare all'accentramento dei servizi sul server della nostra associazione o su Isole nella Rete (www.ecn.org). Pensiamo che la nascita recente di altri progetti che forniscono gli stessi servizi e molto altro vada sfruttata per rendere piu' difficile il lavoro di chi vuole limitare le possibilita' della comunicazione digitale e non: indivia.net, oziosi.org e altri server rappresentano possibilita' valide tanto quanto autistici.org/inventati.org ed ecn. In questi giorni stiamo cercando di capire come muoverci per ottenere un duplice risultato: in primis mobilitarsi contro aruba e contro chiunque cerchi di calpestare quelle poche liberta' fondamentali che ancora ci restano, dando visibilita' a quanto accaduto. In paralello far circolare il piu' possibile informazioni relative all'utilizzo consapevole delle tecnologie, con particolare riferimento alle tematiche della privacy e del controllo e rendere palese la spirale di sorveglianza, sospetto e limitazione della liberta' nella quale siamo entrati. Potete aiutarci in molti modi. Anzitutto stiamo preparando le cause contro aruba, a cui tutti coloro che hanno visto i propri dati violati, potranno associarsi... be ready Presto vi daremo maggiori informazioni e i dettagli. Fin da subito pero' potete telefonare ad Aruba per chiedere i loro estremi legali, affinche' capiscano che non siete/siamo disposti ad accettare di vedere la vostra/nostra privacy violata in questa maniera. Fate girare ampiamente le comunicazioni su questa vicenda. Da parte nostra, stiamo cercando di redarre documenti che illustrino i fatti in maniera semplice. Fateci sapere se ci stiamo riuscendo e cosa non risulta chiaro. Partecipate alla campagna di boicottaggio di Aruba. Su http://autistici.org/ai/crackdown/aruba.html trovate i dettagli, ma molte iniziative stanno sorgendo spontanee. Inventatevi stickers, scritte, manifesti, articoli sui giornali, interventi nella vostra riunione di condominio per informare chiunque di quanto e' accaduto e fare in modo che quanta piu' gente possibile lo sappia e cerchi di agire. In breve vi chiediamo di inviare quante piu' mail potete a tutte le caselle di riferimento che trovate sul sito di Aruba per protestare contro il comportamento meschino e scorretto del provider. In particolare se siete clienti Aruba provate a chiedere nei forum di aiuto quanto vale la vostra privacy ed il contenuto dei vostri siti o macchine per loro. Abbiamo predisposto due testi di esempio da spedire, uno con la sola contestazione, l'altro con il recesso dal servizio, che trovate all'indirizzo segnalato sopra. Vi consigliamo infatti di abbandonare quel provider che non offre alcuna garanzia di correttezza nei confronti dei propri clienti. Potete senza dubbio trovare un housing, un hosting, un adsl migliori. Alcuni indirizzi di caselle Aruba e i testi di esempio sono presenti nella pagina sopracitata. Continuate a tenervi aggiornati seguendo le pagine di autistici.org/inventati.org e italy.indymedia.org http://www.autistici.org/ai/crackdown/ http://italy.indymedia.org/ ======================================================================= Il collettivo Autistici/Inventati <investici at indivia.net 24 06 2005 =======================================================================
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