Vincitori XI Edizione Premio Ilaria Alpi



RICCIONE, 3 GIUGNO 2005



I VINCITORI DELL'XI EDIZIONE DEL PREMIO "ILARIA ALPI"



"Il Premio Ilaria Alpi è una verifica annuale della qualità del prodotto
televisivo e di quanta possibilità ci sia nelle tv nazionali e locali di
affrontare i temi ispiratori del Premio stesso, la solidarietà la denuncia,
la giustizia." Con queste parole Italo Moretti, Presidente della Giuria
dell'XI edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi ha aperto
la conferenza stampa in cui sono stati annunciati i nomi dei vincitori.



"Come sempre si conferma un'iniziativa controcorrente, nel panorama di un
informazione giornalistica tesa alla spettacolarizzazione e alla ricerca
del consenso, che ha stretto un patto scellerato con l'auditel. - continua
Moretti - Invece i filmati in concorso al Premio danno speranza, dimostrano
che ci sono giornalisti che riescono a battersi per realizzare servizi che
sviluppano tematiche sociali con grande qualità. Sanno raccontare realtà
scomode, denunciare, recuperando temi che la grande stampa in qualche modo
rimuove perché passati di moda, come ad esempio la mafia, la disabilità, i
disagi dell'imposizione di servitù militari nei territori, l'Africa.
Ringrazio dal cuore gli organizzatori di questo Premio e Giorgio e Luciana,
genitori di Ilaria, perché davvero è un'iniziativa unica."



Questi i vincitori dell'XI edizione:



SEZIONE A (SERVIZI IN ONDA SU TG E RUBRICHE)

Maria Cuffaro con "Sotto le bombe a Nassirya" (Primo Piano Rai Tre), che
mostra le immagini dell'assedio all'Autorita' Provvisoria di Coalizione a
Nassirya dove mori' il lagunare Matteo Vanzan.




Motivazione:

"Per la capacità di aver reso un'efficace cronaca di guerra, dove il
giornalista non è un asettico osservatore, ma lui stesso oggetto di un
assedio. La presa diretta porta l'ascoltatore a condividerne i sentimenti
di paura e angoscia e gli atteggiamenti che tendono ad esorcizzarla."



SEZIONE B (SERVIZI IN ONDA SU TRASMISSIONI DIVERSE DAI TG):

Ex aequo

Carla Baroncelli con "Parlando con Frugone" (Tg2 Dossier - Storie), la
storia del giovane Alberto Frugone, affetto da autismo.


Motivazione:

"Per aver reso un bell'esempio di un giornalismo che, oltre ad indicare un
metodo scientifico di recupero, aiuta a vincere i pregiudizi e fa scoprire
che la ricchezza delle persone va oltre l'apparenza e le difficoltà
oggettive di comunicazione."



Francesca Cersosimo con "Morte di Luca Sepe" (Controcorrente - Sky Tg24),
servizio in cui le telecamere riprendono il funerale di Luca Sepe, giovane
militare morto dopo aver contratto il linfoma di Hodgkin al rientro dai
Balcani nel 2001.


Motivazione:

"Per aver dato voce alla dignitosa protesta dei familiari di fronte ad uno
Stato
assente di fronte ad un dramma che non è solo personale."



SEZIONE C (SERVIZI E INCHIESTE SUPERIORI AI 12 MINUTI IN ONDA SU
TRASMISSIONI DIVERSE DAI TG):

Sigfrido Ranucci con "Servitù militari" (RaiNews 24), racconto, attraverso
le loro stesse voci, del disagio dei pescatori e degli abitanti di alcuni
paesi sardi, costretti a convivere con le esercitazioni della Nato che
danneggiano la pesca e la vita quotidiana dell'isola.


Motivazione:

"Per aver  denunciato l'uso di armi particolari all'uranio impoverito o al
cobalto o altre  malformazioni anche negli agnellini. Un'inchiesta
dettagliata e coraggiosa, dalla parte di chi ha meno voce."



SEZIONE D (SERVIZI GIORNALISTICI ANDATI IN ONDA SU TV LOCALI E REGIONALI):

Paola Proietti con "In fuga dal doping" (Super 3-Roma), servizio su un ex
campionessa di ciclismo che, rifiutandosi di utilizzare sostanze dopanti,
abbandona lo sport agonistico.


Motivazione:

"Per aver denunciato la tendenza ad intendere lo sport, come mezzo di
sfruttamento degli atleti quali oggetti di vittoria, attraverso la
confessione di Zarina, una giovane ciclista che sceglie di non correre più
per smettere col doping".

   

PREMIO DELLA CRITICA, assegnato da una giuria ad hoc composta dai maggiori
critici televisivi italiani:

Riccardo Iacona con "W il mercato" (Rai Tre), inchiesta che si snoda
attraverso un viaggio dal sud al nord dell'Italia, e racconta la crisi del
mercato che colpisce contadini e piccoli produttori agricoli, con la
complicità delle mafie locali.




Motivazione:

"Per il coraggio di aver raccontato per immagini, unendo le necessarie
parole che le accompagnano, temi cruciali per la vita civile del paese,
senza negare mai alcunché al taglio popolare e consapevole necessario per
confezionare prodotti che sanno parlare a un pubblico più ampio possibile."





PER IL PREMIO EUROPA (RISERVATO A GIORNALISTI EUROPEI):

Gregoire Deniau con "Traversee clandestine (envoye' special)" di France 2.
Gregoire Deniau fa luce sul fenomeno dell'immigrazione, condividendo per un
mese in prima persona le difficolta' e i pericoli del drammatico percorso
che conduce una moltitudine di clandestini dall'Africa verso le coste della
Spagna e della Francia in cerca di fortuna, spesso a costo della vita.

Motivazione:

Lo sfruttamento degli emigranti clandestini, la disperazione, le speranze,
la morte: tutto in presa diretta. Un reportage che E' un vero e proprio
documento. Un esempio di giornalismo d'inchiesta vissuto esclusivamente
attraverso i protagonisti.  

PER IL PREMIO PRODUZIONE (PRODUZIONI INDIPENDENTI DI GIORNALISTI FREELANCE):

Emanuele Piano con "Another African Story", immagini dai campi profughi
nati a causa dal genocidio in Darfur (Sudan).




PER IL PREMIO MIRAN HROVATIN (RISERVATO AGLI OPERATORI CINETELEVISIVI):

Alessandro Bellini con "Un giorno a Baghdad" (Tg2), la storia di tre
iracheni che lavorano con compagnie occidentali e vivono ogni giorno la
paura di essere sequestrati o uccisi.

Motivazione:

"Per aver usato la telecamera allo scopo di guardare e non solo rispondere,
documentando la realtà ma non rinunciando ai dettagli ed alle emozioni
generate dalle sua curiosità."



PER IL PREMIO GIOVANI, a cui concorrevano automaticamente i filmati
realizzati dai giornalisti con età inferiore ai 32 anni, la Giuria Giovane
ha designato:

Christian Bonatesta con "Approdo Italia" (Doc 3 - Rai Tre), servizio sugli
sbarchi e i rimpatri dei clandestini nell'isola di Lampedusa.

Motivazione:

"Per aver reso una coraggiosa denuncia che, guardando anche al campo
istituzionale, fotografa una realtà sociale divisa tra accoglienza e
rifiuto nei confronti degli immigrati in Italia".





Sabato sera verranno consegnati anche tre menzioni speciali:

- a Enric Mirò, regista del documentario "Miguel: ne Terren", che racconta
la breve vita di Miguel Gil, cronista catalano ucciso in Sierra Leone nel
2000, dopo dieci anni passati tra i conflitti di Bosnia, Cecenia, Kossovo;

- a Christian Chesnot, per la libertà di stampa;

- a Alberto Nerazzini e Davide Savelli, per "Archiviazione provvisoria - La
storia di una vergogna" (La 7).







Domani giornata conclusiva, interamente dedicata alla libertà di stampa.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, la presentazione di due
film-documento, "Death in Gaza" e "Miguel: ne terren..."  che faranno da
preludio al dibattito "Videoreporter, mestiere a rischio tra racconto e
testimonianza".

A conclusione presentazione del libro "il braccio legato dietro la schiena"
del giornalista Mimmo Candito.



Alle 21 Giovanni Floris condurrà la cerimonia di premiazione dei vincitori,
che vedrà la presenza di numerosi ospiti del mondo del giornalismo e della
televisione tra i quali Enzo Biagi, che riceverà il Premio Speciale alla
carriera Ilaria Alpi - Montblanc.

La serata, in collaborazione con Reporter senza Frontiere Italia, sarà
arricchita anche dalla presenza di Christian Chesnot, giornalista francese
di Liberation, tenuto ostaggio quattro mesi in Iraq e Mimmo Candito,
presidente di Reporters sans Frontières Italia.



Il Premio Ilaria Alpi, ideato ed organizzato dall'Associazione "Ilaria Alpi
- Comunità Aperta", è promosso da Regione Emilia Romagna, Comune di
Riccione, Provincia di Rimini in collaborazione con l'Ordine dei
Giornalisti dell'Emilia Romagna, RAI, FNSI e Usig Rai. Con il contributo di
Coop, BBC, Montblanc, Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Hotel Luna,
Block 60 e Aeroporto Fellini di Rimini.



Il Premio è patrocinato dall'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Italiana, dalla Camera dei Deputati, dalla Rappresentanza in Italia della
Commissione Europea, dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti e, da
quest'anno, dalla Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco.



INFO - Ufficio Stampa Premio Ilaria Alpi

Francesca Ciarallo
Giuditta Lughi
Alessandra Leardini

Tel 0541.696153 349.2258341

fciarallo at ilariaalpi.it

www.ilariaalpi.it