Giuliana, o dell'umanita'



GIULIANA, O DELL'UMANITA'

Ad alcuni mezzi d'informazione
ad alcune persone e associazioni impegnate per la pace e i diritti umani

Gentili signori,
sperando che la cosa non vi dispiaccia, vi inviamo come anticipazione il
testo che aprira' il fascicolo di domani del notiziario telematico
quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 16 febbraio 2005

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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GIULIANA, O DELL'UMANITA'

Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita.
Noi che sempre abbiamo ritenuto illegale e criminale la guerra e
l'occupazione militare, noi che sempre abbiamo ritenuto illegale e criminale
la partecipazione italiana alla guerra e all'occupazione militare, noi che a
tutti i terrorismi ci opponiamo, noi che a tutte le uccisioni ci opponiamo,
chiediamo a  tutti di fare tutto il possibile per salvarle la vita.
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Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita.
E poiche' nulla deve essere lasciato intentato anche questo vogliamo dire,
qualora la nostra voce, per avventura, in qualche modo potesse giungere a
chi l'ha sequestrata e ne minaccia la vita.
Se i rapitori fossero patrioti iracheni o fedeli musulmani, che la liberino
subito, poiche' questo e' il dovere dei patrioti, poiche' questo e' il
dovere dei musulmani.
Se i rapitori fossero criminali comuni, che la liberino subito, poiche'
verra' pure il giorno che dei loro atti dovranno rispondere.
Se i rapitori fossero al soldo di poteri occulti, che la liberino subito,
poiche' nulla resta occulto per sempre.
Se i rapitori fossero solo degli sciagurati abietti assassini, e nessun
appello alla comune umanita' potesse toccarli, e nessuna interiore paura del
redde rationem, che la liberino subito, poiche' a tutti e' dato di cambiare
vita, e salvando l'altrui salvare la propria.
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Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita.
Al governo italiano chiediamo di fare un gesto grande: salvare una vita.
A quanti in Iraq hanno posizioni di potere e di influenza chiediamo di fare
un gesto grande: salvare una vita.
Alle persone amiche, nostre e della nonviolenza, che vivono qui in Italia,
chiediamo di fare un gesto comune: il 19 febbraio essere a Roma, e ancora
prima e dopo su tutte le piazze d'Italia, per dire ancora una volta: no alla
guerra, no al regime di occupazione militare, no a tutte le dittature, no a
tutti i terrorismi. Lasciate libera Giuliana, lasciate libera Florence,
lasciate liberi tutti gli ostaggi, lasciate libero tutto il popolo iracheno.
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Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita.

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