lettera aperta di HAIDI GIULIANI



Li abbiamo già lasciati soli?


Tra un incubo e l'altro da febbre influenzale, sabato scorso la radiolina
vicino al letto mi ha portato la voce di Storace: dismessi i gagliardetti,
l'uomo si produceva in uno straordinario pezzo strappacuore sul rogo di
Primavalle. Sorvolando sugli effettacci da consumato attore
d'avanspettacolo, mi sono trovata d'accordo con lui: una giustizia che
arriva dopo trent'anni a dire che non può fare giustizia, fa cadere le
braccia. Peccato che il signor Storace, nella sua enfasi oratoria, non
abbia voluto spendere una sola parola per quella lunga fila di vittime che
hanno insanguinato la storia del nostro paese, da piazza Fontana a Dax,
vittime proprio di quella violenza neofascista che ha continuato ad
avvelenare per oltre un trentennio la nostra vita politica e non solo, per
lo più ignorata dalle istituzioni, in barba al dettato costituzionale. Nel
'69, mentre si perseguitavano a morte degli innocenti anarchici (a quei
tempi li chiamavano anarcomaoisti), l'autore della strage si preparava ad
un futuro miliardario in Giappone. Nel 2001, mentre si accusano i
manifestanti (chiamandoli black bloc o, a scelta, anarcoinsurrezionalisti),
c'è chi tortura giovani di varia nazionalità al ritmo di Faccetta nera,
alla scuola Diaz mandandone un paio in coma, e poi alla caserma di
Bolzaneto. Tanto in Italia non è previsto il reato di tortura, reiterata o
meno che sia, e noi possiamo scandalizzarci solo per quanto avviene in
Paesi lontani.

E' vero: ci sono talmente tanti orrori, ogni giorno, che è difficile
tornare a parlare sempre del G8 genovese.
E' vero: l'interesse di molte e di molti di noi è rivolto alle
straordinarie giornate del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, o ai
lavori di congresso dei partiti.
E' vero: alcuni erano al lavoro, altri bloccati dall'influenza.
Ma giovedì scorso, al presidio davanti al Tribunale di Genova, dove si
svolgeva l'udienza preliminare per le violenze a Bolzaneto, mi è stato
detto, erano davvero in pochi.

Li abbiamo già lasciati soli?

Il gruppo della segreteria legale, che fino ad ora ha sostenuto gli
avvocati con un lavoro incessante di ricostruzione e archiviazione di tutto
il materiale cartaceo, fotografico e filmico raccolto, mi è stato detto,
sta finendo i soldi. Per capirci: è merito loro se è stato possibile più
volte ribaltare le accuse al processo contro i venticinque manifestanti,
mostrando ad esempio le immagini di agenti che picchiano muniti di mazze
fuori ordinanza.
Ma stanno finendo i soldi.

E' vero: per far fronte alla ricerca, agli tsunami, ai tagli delle tasse,
si va sempre a pescare nelle stesse tasche.
Qui si tratta di giustizia, di democrazia, di libertà: non ce le regala
nessuno!
Dipende dall'esito di questi processi se potremo ancora sperare di
ricevere, nelle Questure e nei Cpt  del nostro Paese, un trattamento
rispettoso nei confronti dei nostri diritti; se potremo incontrare una
divisa senza porci l'alternativa di cambiare rapidamente strada; se potremo
ancora partecipare a una manifestazione senza dover temere per la nostra
vita o per quella dei nostri cari. Se qualcuno pensa che esagero, cerchi di
ricordare che anche in passato c'è stato chi ha detto "Che esagerazioni!",
oppure "Queste cose non mi riguardano!" Queste cose riguardano tutti ed è
proprio la storia che ce lo insegna.

Facciamo uno sforzo, quindi, tutti insieme: organizziamo una bella festa,
un grande concerto, delle allegre cene sociali, e aiutiamo il Genoa Legal
Forum a continuare a lavorare per noi.

Haidi Giuliani