G8: Diaz, "reticenti come le organizzazioni mafiose"



lavoro repubblica

IL TREDICI dicembre - non a caso giorno dedicato a Santa Lucia, protettrice
della vista -sarà finalmente possibile aprire gli occhi sulla famigerata
irruzione nella scuola Diaz, chiarendo chi dovrà rispondere di una delle
piu' brutte pagine ltaliana . Per quella data il gup Daniela faraggi
deciderà se accogliere - e in che termini - la richiesta di rinvio a
giudizio della Procura di Genova, che vuole processare 29 tra
superpoliziotti, funzionari ed ispettori protagonisti dello sciagurato
blitz durante il G8 del luglio 2001. Ieri l'ultimo atto dell'udienza
preliminare prevedeva la possibilità, per i pm Enrico Zucca e Francesco
Cardona Albini, di replicare alle osservazioni fatte in precedenza dagli
avvocati difensori. Chi' s'attendeva un lungo discorso è rimasto invece
sorpreso da un intervento secco, essenziale e proprio per questo
tranciante. "Nelle, settimane precedenti i legali degli accusati non hanno
in pratica fornito alcun elemento di discussione, perche' non hanno portato
alcun elemento per smentire le accuse", è stato, in sintesi, il concetto
espresso dall'accusa. Ribattere al nulla, a questo punto, sarebbe stato
inutile.. "Sarebbe  stata una manifestazione d'orgoglio, una semplice
concessione all'ego. Non c'è nessun motivò per polemizzare. Nonne vale la
pena. Perché metterla anche noi sul piano passionale? Dalla difesa non è
giunta materia seria per confutare i nostri argomenti. Argomenti che noi
crediamo invece sufficienti per arrivare ad un processo, nel corso del
quale si stabilirà se gli imputati sono innocenti o colpevoli". Un modo
elegante per ribadire come i poliziotti, nel corso di tutte le precedenti
udienze, invece di replicare alle denunce abbiano preferito denunciare i
metodi d'indagine. Un modo per difendersi dal e non nel processo. Non la
pensano naturalmente così gli avvocati. Come Maurízio Mascia, che tutela
Spartaco Mortola, ex capo della Digos genovese e Nando Dominici, che tre
anni fa era il dirigente della .squadra mobile. "A fronte delle tante
indicazioni documentali da noi fornite, ci saremmo aspettati indicazioni
piu' precise ed argomentate da parte dei pm., Il fatto che non abbiano
replicato, vuol dire che non hanno voluto fornire al giudice ulteriori
percezioni della debolezza della loro impostazione accusatoria". Mascia ha
consegnato una memoria per ricordare come Dominici in pratica sia rimasto
solo una decina di minuti alla
scuoIa Diaz "Non poteva avere il tempo di rendersi conto di quello che
stava accadendo", spiega illegale, chiedendone il proscioglimento. Nel
corso dei prossimo appuntamento di dicembre, il gup risponderà anche a chi
ha nuovamente tirato in ballo la storia delle telefonate intercorse , la
notte del blitz tra Mortola e il pm di turno: un'eccezione difensiva
risollevata nonostante la Cassazione l'abbia già definita una "aleatoria ed
inconferente supposizione" Difendersi dal processo, si diceva. In effetti,
dopo tutte queste udienze preliminari una considerazione oggettiva può
essere fatta: a fronte di reati inconfutabili, dalle violenze ai falsi - la
verità è che 193 noglobal sono stati massacrati ed arrestati ingiustamente,
imbrogliando le carte: come, perché e da chi è ancora tutto da stabilire
nessuno dei poliziotti sotto accusa se l'è sentita di chiarire i fatti.
"Non c'ero", "non ho visto", "non ricordo" questo il ritornello dei nostri
tutori dell'ordine, per non ricordare
altre vergogne (quella firma sui verbali d'arresto che nessuno ha voluto
riconoscere; le decine di partecipanti all'operazioen rimasti senza nome).
"In questo contesto, i pm sono costretti ad arrendersi dal poter
identificare singoli responsabíìi: una reticenza degna delle organizzazioni
mafiose. Tutti gli imputati si trincerano dietro all'essere uomini d'onore,
ma non in `senso shakespeariano". Parole pronunciate in aula da Alessandro
Gamberini, avvocato che assiste alcuni no-global.

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"Eppure il vento soffia ancora...."

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