La margherita recisa...



Vorrei ricordare con il comunicato di "Un ponte per" Marghareth Hassan,
il suo disperato appello, disperso dal vento nel deserto delle coscienze
dei "Grandi" ,  vorrei ricordare i gemiti, l'angoscia, il dolore di
tutte le persone massacrate o sopravvissute come fantasmi a Falluja,
persone alle quali viene perfino negato un volto dal giornalismo
embedded...Forse avete già ricevuto questo comunicato, ma non importa,
vi prego di conservarlo per non dimenticare Margareth e e tutte le
vittime di questo nuovo massacro
Elena
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COMUNICATO DI UN PONTE PER

L'assassinio dell'operatrice umanitaria Margareth Hassan, resa nota
nello stesso giorno in cui è stata diffusa la fotografia dell'uccisione
a sangue freddo di un prigioniero da parte di un soldato statunitense
testimonia ancora una volta quale baratro la guerra abbia scavato.

Conoscevamo Margareth, il suo amore per il popolo iracheno, la sua
dedizione al lavoro umanitario, era una di noi.
Non conosciamo invece i suoi assassini mascherati, ma siamo certi,
chiunque essi siano, che non lavorano per la democrazia in Iraq.

Non conosciamo nemmeno i tanti civili iracheni periti sotto le bombe,
anche loro sono parte del nostro popolo, il popolo della pace.

L'Iraq ha bisogno di pace e la pace non si fonda con la guerra.

E' urgente che la comunità internazionale assuma le sue responsbilità
verso la popolazione irachena ponendo fine alla occupazione e alle
atrocità di cui è responsabile e favorendo il dialogo tra tutte le
componenti del popolo iracheno. Solo questo dialogo può aprire la strada
ad elezioni giuste, ad una vera sovranità e nel contempo isolare i
terroristi, che lavorano contro la stessa  popolazione