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Comunicato su brevettazione software
- Subject: Comunicato su brevettazione software
- From: f.cortiana at senato.it
- Date: Fri, 12 Nov 2004 14:44:32 +0100
Invio per conto del Sen. Cortiana, allegando al comunicato la mozione che i Verdi presentano agli enti locali contro la brevettazione del software. Cordialmente Ilaria Venturi collaboratrice Sen. Cortiana COMUNICATO STAMPA CONFERENZA STAMPA SU "BREVETTI, SAPERI, DIRITTI", CORTIANA: LE AMMINISTRAZIONI LOCALI PRENDANO L'INIZIATIVA "Oggi si è tenuta a Milano la conferenza stampa "Brevetti, Saperi, Diritti" a cui hanno partecipato, oltre al sottoscritto, l'On. Monica Frassoni, il Capogruppo Verdi al Parlamento Europeo, l'On. Eva Lichtemberger, la Parlamentare austriaca al Parlamento Europeo, Carlo Formenti di QuintoStato e Alex Foti di NeuroGreen" riporta il Senatore dei Verdi Cortiana Prosegue e conclude Cortiana "La battaglia contro la brevettazione del software e degli algoritmi, che i Verdi strenuamente conducono da un anno nel Parlamento Europeo, richiede uno sforzo ulteriore per essere definitivamente vinta: dopo più di due milioni di firme sulla petizione promossa da FFII, dopo più di settanta parlamentari italiani di tutte le forze politiche schierati con un appello contro la brevettazione del software, ora è tempo che tutte le amministrazioni locali, quelle su cui più di tutte avrebbe conseguenze una tale direttiva, prendano l'iniziativa. Per questo i Verdi presentano una mozione che, a tutti i livelli locali promuoveranno contro la brevettabilità del software." Roma 12/11/2004 Ufficio Stampa Sen. Fiorello Cortiana Tel 06 67064104 Fax 06 67063487 MOZIONE Oggetto Libero accesso agli alfabeti e contrarietà alla brevettazione del software nelle amministrazioni locali, nonché interventi per lo sviluppo locale Premesso che viene A settembre 2003 il Parlamento Europeo ha significativamente modificato la direttiva europea sulla brevettazione del software, accogliendo le istanze dei due milioni di cittadini che contro tale provvedimento si sono scherati e riconoscendo che approvazione di tale direttiva, nel suo testo originario proposto dalla Commissione Europea avrebbe bloccato uno dei comparti più avanzati e strategici del nostro sistema economico nazionale e locale, quale l'informatica. Questa proposta di direttiva, con la scusa di armonizzare il sistema brevettuale europeo in materia di software, di fatto sovverte i dettami della Convenzione Europea sui Brevetti, introducendo la brevettabilità del software e dei metodi commerciali. Come già dimostrato negli Stati Uniti, il sistema brevettuale, che è stato esteso al software da 20 anni, ha rallentato l'innovazione invece che incoraggiarla, spostando i fondi destinati originariamente a ricerca e sviluppo verso i dipartimenti legali delle grosse multinazionali che si occupano a tempo pieno di costose cause brevettuali. Un tale sistema imporrebbe degli oneri eccessivi per le piccole e medie imprese del territorio, vero motore dello sviluppo software continentale, e le renderebbe succubi di quelle poche grosse aziende, in maggioranza extraeuropee, che posseggono grandi portafogli di brevetti software. Considerato che: tale proposta è pericolosa, perchè introduce ostacoli insormontabili alla creazione di software, sia libero che proprietario, sia se ceduto gratuitamente che dietro pagamento. Ogni autore di software, libero o meno, è esposto al rischio di dover elaborare soluzioni tecniche che non siano coperte da alcun brevetto software, rendendo estremamente complesso ed oneroso il processo di ideazione del software se non del tutto impossibile; spesso infatti il processo di brevettazione del software va a coprire il problema nella sua interezza piuttosto che la soluzione, rendendo impossibile operare nel settore coperto dal brevetto senza violarlo. Il Paese e diverse amministrazioni locali sono fortemente impegnate, per motivi politici, istituzionali ed economici a sviluppare e promuovere processi di migrazione da software proprietario a software libero, e tale processo sarebbe fortemente osteggiato da una proposta di questo tipo. Rilevato che: La genericità con cui le idee vengono descritte e brevettate richiede pochi sforzi, se si hanno a disposizione abbastanza fondi, per brevettare i metodi più banali. In tal modo l'istituto della brevettazione, nato per stimolare l'innovazione in settori in cui essa costa molto, diventa nel settore del software una lotteria che va a beneficio di poche aziende. Inoltre la banalità dei brevetti concessi impone notevoli sforzi per elaborare qualcosa di alternativo e, soprattutto, richiede la completa conoscenza di quanto già brevettato, ovvero decine di migliaia di brevetti europei già esistenti e depositati, pur se attualmente non legali. Il Consiglio Comunale si impegna invita tutte le istituzioni democratiche, le forze politiche, i Parlamenti, i Governi e le Organizzazioni della società civile ad intensificare l'impegno alla libera circolazione delle idee e in particolare invita la Commissione Europea, il Consiglio dei Ministri Europei e il Parlamento Europeo a ritenere prioritario il mantenimento dell'accessibilità degli alfabeti biologici e antropologici per l'accesso al sapere e alla conoscenza; s'impegna a fornire un aiuto concreto al settore delle PMi, anche lattraverso l'istituzione di apposito sportello per la facilitazione della competitività autonoma nel settore informatico e lo sviluppo locale.
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