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STOP WTO, STOP EPA: DA LONDRA A HONG KONG 2005
- Subject: STOP WTO, STOP EPA: DA LONDRA A HONG KONG 2005
- From: "moni\.disisto\@iol\.it" <moni.disisto at iol.it>
- Date: Tue, 19 Oct 2004 16:40:39 +0200
Comunicato stampa TRADEWATCH (http://tradewatch.splinder.com) Osservatorio sul commercio internazionale promosso da Rete Lilliput, Campagna Riforma Banca Mondiale, Roba dell'Altro Mondo, Mani Tese, Crocevia -------------------------------------------------------------------------------------------------------- FERMIAMO LA WTO, FERMIAMO GLI ACCORDI DI LIBERO SCAMBIO TRA L'UNIONE EUROPEA E I PAESI PIU' POVERI DI AFRICA, CARAIBI E PACIFICO DAL FORUM SOCIALE DI LONDRA DICIAMO "STOP AI NEGOZIATI NASCOSTI" Londra, 17 ottobre 2004 - Nelle stesse ore in cui tra le strade di Londra i movimenti sociali europei si preparano a manifestare per la pace, l'Unione Europea e le istituzioni di Bretton Woods come la Wto stanno forzando negoziati commerciali che rischiano di mettere in ginocchio le economie fragili dei paesi piu' poveri del Pianeta. Come Tradewatch, rappresentato a Londra da delegati di CRBM, ROBA dell'Altro Mondo, Mani Tese all'interno della Rete Lilliput e delle piattaforme europee come Seattle to Brussels e mondiali come la federazione del commercio equo Ifat e il network anti-Wto Our World is Not For Sale, crediamo sia importante promuovere e sostenere le mobilitazioni prossime venture che si pongono l'obiettivo di una drastica revisione dei fondamentali di questa globalizzazione economica. Global Week of Action dal 10 al 16 aprile, incontro interministeriale del Wto ad Hong Kong nel 2005 e, soprattutto, gli Accordi di Partnership Economica (EPAs) che si stanno negoziando tra UE e Paesi ACP sono le tappe fondamentali della nostra corsa per fermare il commercio ingiusto e la politica oppressiva dell'UE. Vi inviamo di seguito l'appello "FERMA GLI EPA" lanciato a Londra e da sottoscrivere quanto prima, invitandovi a leggere (e, ancor meglio, linkare sul vostro sito) http://tradewatch.splinder.com , l'Osservatorio sul Commercio Internazionale promosso da Mani Tese, Crocevia, CRBM, Rete Lilliput e ROBA dell'Altro Mondo, sul quale troverete tutti gli aggiornamenti sia sullo stato dei negoziati che delle mobilitazioni. Tutte le oltre 50 citta' che si sono mobilitate nel settembre 2003 per fermare la Wto a Cancun sono invitate a mettersi nuovamente in moto, a contattarci e a proporre sul proprio territorio incontri, seminari, iniziative di sensibizzazione e mobilitazione. Al piu' presto come Tradewatch produrremo i primi materiali di supporto al lavoro di informazione e mobilitazione. STOP WTO, STOP EPA Per ulteriori informazioni: Monica Di Sisto - ROBA dell'Altro Mondo/Rete Lilliput moni.disisto at iol.it Andrea Baranes - CRBM/Rete Lilliput abaranes at crbm.org Se i lavori della WTO e tutti i negoziati multilaterali sono più facilmente sotto i riflettori dei media e dell'opinione pubblica, ci sono altre trattative che invece si stanno svolgendo più discretamente, e delle quali la maggior parte dei cittadini resta all'oscuro. Dal 2002 l'Unione Europea e i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, (definiti gruppo ACP), stanno negoziando Accordi di Partnership Economica (Economic Partnership Agreements, o più brevemente EPAs), come tappe dell'Accordo di Cotonou, trattato di cooperazione politica ed economica che nel 2000 ha raccolto l'eredità della prima convenzione di cooperazione (Convenzione di Yaoundé) sottoscritta nel 1964 e proseguita con le quattro convenzioni di Lomé, l'ultima delle quali è scaduta il 29 febbraio 2000. L'obiettivo degli EPAs è di stabilire "nuovi aggiustamenti negli scambi, compatibili con le regole della WTO, che rimuovano progressivamente le barriere agli scambi tra Unione Europea e Paesi ACP", e che dovrebbero costruire "iniziative di integrazione regionale tra I Paesi ACP" e promuovere "sviluppo sostenibile contribuendo in quegli stessi Paesi allo sradicamento della povertà". Gli Accordi di Partnership Economica attualmente in discussione sono essenzialmente accordi di libero scambio. L'Unione Europea ha spinto perché questi accordi fossero fondati su una rigida interpretazione delle regole della WTO, prevedendo l'eliminazione di tutte le barriere commerciali su più del 90% degli scambi tra Europa e Paesi ACP, e nel più breve tempo possibile. Per di più l'Europa sta chiedendo di aprire nuovi negoziati in tema di investimenti, concorrenza, facilitazioni commerciali, commesse governative, protezione dei dati e servizi. I negoziati sui primi quattro tra questi temi in sono stati respinti ambito WTO dai Paesi ACP per il loro impatto negativo sullo sviluppo. Dietro la maschera di una "cooperazione per lo sviluppo" l'Unione Europea sta, di fatto, riproponendo attraverso gli EPA la propria agenda liberista sostenuta in ambito WTO. Nonostante la forte riluttanza manifestata dai Paesi ACP, la Commissione Europea ha fatto pesanti pressioni politiche ed economiche per affrettare gli accordi di libero scambio senza un sufficiente approfondimento. Tutte le voci che si sono levate in Europa e nei Paesi ACP per indurre la Commissione a considerare altre opzioni sono state ignorate. Per colpa di una pesante dipendenza dagli aiuti internazionali, i Paesi ACP hanno poche possibilità di resistere alla richiesta dell'Unione di aprire i loro mercati alle merci ed ai servizi europei. L'enfasi schiacciante posta sulla liberalizzazione nei negoziati EPA prova che il loro obiettivo è quello di ampliare l'accesso dell'Europa ai mercati ACP, piuttosto che l'accesso dei Paesi ACP allo sviluppo. I tentativi di realizzare un'integrazione regionale sono centrali nelle strategie di sviluppo dei Paesi ACP. Gli Accordi di Partnership Economica con l'Europa mettono in pericolo il fragile processo di integrazione regionale ed espongono i produttori di quei Paesi a un'impari concorrenza con l'Europa nei mercati interni e dell'area. Il risultato sarà una disoccupazione più forte, la perdita di mezzi di sostentamento, l'insicurezza alimentare e la disuguaglianza sociale. I Governi dei Paesi ACP si troveranno a dover affrontare perdite significanti nelle entrate pubbliche a causa dell'eliminazione delle tasse sulle importazioni e continueranno a subire il problema della volatilità dei capitali che si accompagna alla liberalizzazione. Mentre la Commissione Europea sostiene quindi che gli EPA sono strumenti di sviluppo, tutte le analisi indicano che il peso dei cambiamenti introdotti dagli EPA sarà scaricato esclusivamente sulle spalle dei Paesi di Africa, Carabi e Pacifico, inclusi i Paesi meno sviluppati (LDC). L'Unione Europea ha ridotto gli obiettivi di Cotonou, che puntavano allo sradicamento della povertà e allo sviluppo sostenibile, a un'agenda di investimenti e liberalizzazioni a proprio uso e consumo. Gli Accordi di Partnership Economica aumenteranno il predominio e la concentrazione di società, beni e servizi europei. Così come sono, gli EPA aggraveranno e prolungheranno il declino socio-economico e la fragilità politica che caratterizza molti dei Paesi ACP. Degli Accordi di Partnership Economica basati su trattati di reciprocità commerciale non hanno senso per i Paesi ACP sia da un punto di vista economico che di sviluppo. E' per queste ragioni che rigettiamo questi "Accordi di Partnership Economica" così come si prospettano al momento. Chiediamo una verifica ed una revisione della politica estera commerciale neoliberale dell'Unione Europea, particolarmente rispetto ai Paesi in via di sviluppo. Chiediamo che la cooperazione commerciale tra Unione Europea e Paesi di Africa Carabi e Pacifico si fondi su un approccio che sia · Basato su un principio di non reciprocità, come previsto in ambito Wto rispetto ai prodotti di particolare interesse (GSP) e al trattamento speciale e differenziale; · Che protegga i produttori dei Paesi ACP, i loro mercati interni e regionali; · Che inverta la pressione verso la liberalizzazione degli scambi e dei mercati; · Che consenta il necessario spazio politico e aiuti i Paesi ACP a perseguire le proprie strategie di sviluppo Sottoscrivi l'appello al sito internet www.stopepa.org Per ulteriori aggiornamenti http://tradewatch.splinder.com ____________________________________________________________ Libero ADSL: navighi gratis a 1.2 Mega, senza canone e costi di attivazione. Abbonati subito su http://www.libero.it Moderiamoci: no reply alla lista, messaggi personali alle persone, no flames. Gli attachment sono stati disabilitati. 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