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[paxchristi] Giornata di Colombo
- Subject: [paxchristi] Giornata di Colombo
- From: Alberto Vitali <webmaster at paxchristi.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Tue, 12 Oct 2004 03:12:09 +0100
Il 12 ottobre 2004 si celebrera' - per la prima volta in Italia - la "Giornata di Colombo". Anche il presidente Ciampi l'ha annunciata con toni enfatici: "Chissa' perche' abbiamo aspettato tanto!". A parte il fatto che in tanti avremmo invece continuato a farne volentieri a meno, vorrei ricordare similmente l'entusiasmo dei primi "beneficiari" (e discendenti) di quella "scoperta"; scoperta si...e reciproca, giacche' quel giorno anche i popoli indigeni "scoprirono" (amaramente) l'esistenza dell'Europa. 1. Anzi tutto il termine "colonialismo" venne coniato (in segno di gratitudine?) proprio dalla versione spagnola del nome del nostro illustre connazionale: Cristobal Colon... 2. Inoltre, quella che segue e' la ricostruzione che Gustavo Gutierrez* fa di quanto Bartolome' De Las Casas, primo vescovo del Chiapas e "amico di famiglia" pensasse di lui. La conoscenza che Bartolome' De Las Casas aveva di Colombo era diretta, poiche' le rispettive famiglie erano legate da vincoli di amicizia e suo padre, Pedro, accompagno' l'Ammiraglio nel secondo viaggio: "uno di quelli che hanno aiutato tali tirannie e' il mio stesso padre, anche se ormai ne e' fuori". Eccone tre brevi saggi: A) In una lettera del 1496 Colombo dice: “Di qui si possono inviare, con il nome della Santa Trinita’, tutti gli schiavi che e’ possibile vendere (...) di cui, se l'informazione in mio possesso e’ esatta, mi dicono se ne possano vendere quattromila, e che a dir poco varranno almeno venti cuentos [1 cuento = 1 milione]” (Bartolome’ De Las Casas, Historia de las Indias, c.110; I 397a). Las Casas commenta che ci si deve stupire che un uomo “buono per natura” sia stato “cosi cieco in una cosa cosi chiara” come l'ingiustizia dell'affare che aveva scoperto “nella deportazione di indios innocenti (avrebbe detto meglio nel loro sangue)”. Egli protesta per la schiavitu’ e la morte dei negri africani e dei canari (menzionati da Colombo nella stessa lettera) e osserva che l'Ammiraglio deve aver mutuato tale mentalita’ dai portoghesi (partecipo’ infatti ad alcune loro spedizioni) nella “esecrabilissima tirannia di Guinea” (ibid., I, 397b e 398a). Vale la pena segnalare che la questione della schiavitu’ degli indios compare gia’ fra i suoi progetti nella lettera a Santangel (cfr. C. Colombo, Textos y documentos completos, 145). Alcuni storici ritengono che le Indie si presentassero a Colombo - ossessionato dal riscatto dei luoghi santi di Gerusalemme - come il mezzo per ricavare il denaro necessario al finanziamento dell'impresa. B) Tuttavia, Colombo porta a termine alcune spedizioni militari “conducendo una guerra crudele contro tutti i re e i popoli che non si piegavano a obbedirgli” (H. I, c.l05; I 291a); assoggetta quindi gli indios ai lavori forzati, consentendo agli spagnoli dell'isola di obbligarli al proprio servizio. Per la verita’, Colombo ha sempre avuto degli indios una misera opinione: Las Casas trascrive parte di una lettera da lui inviata ai re di Spagna, nella quale dice che queste terre sono “di loro proprietà come lo e’ la Castiglia” e che i loro abitanti sono gente assai primitiva, “non hanno armi, e sono tutti nudi [...] assai paurosi [...] e dunque buoni da comandare e da far lavorare, seminare e qualsiasi altra cosa di cui ci sia necessita’”. C) Nei riguardi di Colombo, il testo più duro e’ forse un curioso testo di Las Casas; dopo averlo biasimato per le spedizioni militari contro gli indios e per averli sottoposti a schiavitu’, dice con crudele e dolorosa ironia - alludendo anche all'ultima tappa della vita dell'Ammiraglio che “la Divina Provvidenza aveva provveduto a togliere dalle mani dell’Ammiraglio (…) l’affare perché con tale violenta vendemmia non distruggesse in breve l’intera isola, ma rimanesse qualcosa perche’ finissero all’inferno molti altri carnefici di queste popolazioni, incappando in si deplorevole ostacolo” (H.I. III, c. 94; II 398b). Rimasero altri indios da opprimere e schiavizzare. Colombo, per altri aspetti cosi apprezzato da Las Casas (audacia, spirito d’avventura e conoscenze di navigatore; nota mia), e’ uno di questi carnefici e nella questione rischia la condanna eterna. La difesa della vita, e dei piu’ deboli, passa avanti alle simpatie personali. * Gustavo Gutierrez, Alla ricerca dei poveri di Gesu' Cristo. Il pensiero di Bartolome' De Las casas, Ed. Queriniana non mancano dunque i motivi per festeggiare... Alberto Vitali
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