[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Sul carcere di Busto Arsizio: una testimonianza
- Subject: Sul carcere di Busto Arsizio: una testimonianza
- From: "Ecumenici" <ecumenici at aliceposta.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Thu, 07 Oct 2004 16:04:18 +0100
Riceviamo e diffondiamo: Caro dottore Benazzi premetto che mi fa molto piacere trovare un "contatto" che forse mi potrà dare una mano sul tema "carceri"; è scontato che cercherò di dare a mia volta tutta la disponibilità che potrò. A parte questi preamboli, scontati ma doverosi, eccomi a raccontarle quello che so sul tema. Prima mi presento: sono Antonio Corrado, consigliere comunale e capogruppo di Rifondazione comunista al comune di Busto Arsizio, dove siamo purtroppo all'opposizione. Innanzitutto, le dico che ho recuperato dati e notizie, in modo solo verbale, dai contatti avuti con i detenuti (mia visita del 01/05/04, in occasione di una raccolta firme) e con alcune guardie carcerarie, che ho poi incontrato in varie occasioni anche fuori dal penitenziario di Busto. Le voci sono brutte: l'attuale direttrice è stata più volte segnalata per atti avvenuti con modalità repressiva nei confronti di detenuti e dipendenti. Esempi: - alcuni medicinali, utili per detenuti tossicodipendenti, sono stati vietati - si lamentano casi di posta e pacchi violati - la responsabile sanitaria si è dimessa, questa estate, denunciando per mobbing la direttrice - raccolte di firme di detenuti denunciano gravi inadempienze che non elenco ora, per motivi di privacy In effetti la direttrice, troppo rigida sul regolamento, è stata rimossa tempo fa; al suo posto è arrivato un direttore con ben altra sensibilità e si stavano già ponendo le basi per una collaborazione diversa. Poi la signora ha vinto un ricorso ed è stata reintegrata nel suo ruolo, il direttore "illuminato" è ora distaccato a Monza (carcere femminile). Mi risulta che sia stata anche disposta, dal ministero, un’ ispezione interna, nel luglio scorso. Questa, a grandi linee, è la situazione mi spiace non avere dati ulteriori ma so per certo che il consigliere regionale del prc giovanni martina ha recentemente denunciato alla procura, per i gravi atti che ho sopra descritto, la direttrice. I progetti: io e il consigliere regionale di cui sopra, stiamo predisponendo una serie di passaggi i quali passaggi potranno però essere messi in campo solo e soltanto quando la direttrice sarà stata rimossa per ovvi motivi - si pensava di riproporre, sulla base del progetto già attuato a Pisa, la costituzione di una cooperativa di semi-liberi (con pena inferiore ai 2 anni, credo) che possa ricevere appalti dal comune - si pensava di proporre una quadrangolare di calcio con detenuti, forze dell'ordine, guardie carcerarie e amministratori comunali - si pensava di sensibilizzare la cittadinanza sul problema del reinserimento Per ora, io ho presentato in comune a Busto Arsizio una risoluzione, che spero verrà discussa già nel consiglio comunale del 12/10/04, nella quale, spiegando a grandi linee la situazione e visto che il sindaco è il massimo responsabile sanitario della città, si chiede di prendere in mano la situazione e, per prima cosa, fare una visita nella casa circondariale di Busto per capire lo stato delle cose. Attendo sue riflessioni su quanto ho scritto e la saluto Antonio Corrado ------------------------------------------ Scheda di approfondimento Questa la fotografia della Casa Circondariale sotto il profilo della popolazione detenuta: * 400 detenuti, più del doppio della tollerabilità , valutata ufficialmente in 160 unità; * 150 i detenuti definitivi, di cui almeno la metà con pene superiori agli 8 anni. Per quanto l’istituto si presenti come una Casa Circondariale vi sono ospitati anche alcuni ergastolani; * 40 gli appellanti, in attesa ciò della conclusione definitiva del loro iter giudiziario; * 100 gli extracomunitari ( il 25 % ), con provenienze in particolare dalla Colombia e dal nord Africa. I problemi che in particolare sono emersi riguardano: * il sovraffollamento della sezione destinata ai tossicodipendenti ( più di 70 detenuti, divisi su tre piani ) va ben oltre tutti i limiti che possono consentire la vivibilità minima. Diverse le celle ( tutte quelle del primo piano ) composte da sei detenuti. E' qui che si concentrano i problemi principali del carcere, all'origine anche recentemente di lamentele e proteste; * carenza cronica di un numero adeguato minimo di infermieri per garantire i trattamenti ai detenuti tossicodipendenti. In questa condizione spesso saltano i turni per la somministrazione stessa delle medicine; * carenza di educatori rispetto la pianta organica prevista: due sui cinque; * mancanza di almeno 80 agenti di Polizia Penitenziaria per consentire l’organizzazione del lavoro su tre turni giornalieri e non quattro.
- Prev by Date: Zanotelli al Convivio dei Popoli
- Next by Date: DA OGGI IN RETE E' A RISCHIO LA LIBERTA' DI TUTTI
- Previous by thread: Zanotelli al Convivio dei Popoli
- Next by thread: DA OGGI IN RETE E' A RISCHIO LA LIBERTA' DI TUTTI
- Indice: