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A Roma continua l'iniziativa del Comitato immigrati in Italia
- Subject: A Roma continua l'iniziativa del Comitato immigrati in Italia
- From: "Daniele Barbieri" <pkdick at fastmail.it>
- Date: Wed, 6 Oct 2004 09:46:17 +0200
dal sitro <http://www.migranews.it>www.migranews.it CRONACA/Permesso di soggiorno Fame di rinnovi. A Roma continua l'iniziativa del Comitato immigrati in Italia di Paula Baudet Vivanco 05/10/04 Roma, ore 9.00. Sotto un gazebo bianco alcuni corpi si intuiscono tra le coperte, stesi su dei cartoni in balìa delle temperature mattutine, ai lati due macchine con qualcuno dentro già sveglio, intento alla lettura dei giornali. Un tavolino pieno di volantini in più lingue, e come sfondo una serie di striscioni firmati da diverse organizzazioni di cittadini stranieri. Scenario della mattinata di oggi in piazza della Repubblica, a due passi dalla Stazione Termini, ad un tiro di schioppo da Piazza Venezia. Hanno trascorso anche questa notte nel centro di Roma i tre cittadini stranieri del Comitato immigrati in Italia (Cii), oggi al quinto giorno di sciopero della fame per protestare contro le politiche italiane in materia di immigrazione e in particolare rispetto all'emergenza dei permessi di soggiorno. Si tratta di Siddique Nure Alam, Vladimir Kosturi e Chabab Belkacem, ai quali si è aggiunto da ieri il tunisino Hamadi Zribi di Rifondazione comunista. I quattro scioperanti stanno assumendo solo liquidi, e infatti in giro si vedono solo bottiglie di succhi di frutta e bicchieri di plastica con resti di caffè, cappuccini e latte macchiati. Il più provato per ora è Vladimir Kosturi, pressione alta e male ai reni, portato l'altro giorno al Policlinico e ora di nuovo in Piazza della Repubblica. «La situazione dei rinnovi dei permessi di soggiorno è impossibile in tutta Italia» spiega Siddique Nure Alam «Attualmente solo a Roma ci sono 67.000 pds scaduti che diventeranno 150.000 tra un mese. Ben 45.000 cittadini stranieri di questa città aspettano da più di un anno il rinnovo». Gli scioperanti chiedono l'adozione di un timbro della durata di 6 mesi da applicare sul pds scaduto, che proroghi la validita' in attesa che si assolvano le lungaggini burocratiche e le istruttorie di polizia previste per il rinnovo. Per il Cii si tratterebbe di una soluzione ai ritardi, già praticata con successo da alcune questure, a cominciare da quella di Pavia. «Per mettere un timbro ci vogliono 10 secondi, per un rinnovo si può aspettare anche un anno e mezzo» spiega Siddique Nure Alam che ci racconta anche uno dei casi più eclatanti dell'odissea dei pds: il commissariato Flaminio Nuovo di Roma ha fissato, ad una cittadina latinoamericana, l'appuntamento per presentare la semplice richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno per la fine di dicembre 2005. I membri del Cii lamentano che mentre i cittadini stranieri sono praticamente sequestrati in Italia, le istituzioni si rimpallano le competenze: il ministro degli interni afferma che la legge stabilisce che il rinnovo debba avvenire entro 20 giorni lavorativi e che, se la questura di Roma è in grave ritardo, il problema è locale e di conseguenza deve essere il prefetto ad intervenire con provvedimenti risolutivi; a sua volta, il prefetto di Roma, Achille Serra, nell'incontro avvenuto il 28 settembre con i rappresentanti delle comunità immigrate, si è deresponsabilizzato riguardo alle competenze in merito, affermando che la difficile situazione riguarda il territorio nazionale e di conseguenza rimandando al Governo la risoluzione del problema. Intanto, dal Quirinale hanno confermato al Cii che la lettera inviata al Presidente della Repubblica Ciampi, affinché incontri una delegazione di cittadini stranieri, si sta valutando con carattere di emergenza, protocollata con il numero 94213. Nella lettera ad Azeglio Ciampi, spedita il 30 settembre, si parla delle difficoltà a vivere come semplici cittadini se si è in attesa di rinnovo: «non possiamo accedere ai pubblici servizi, stipulare alcuna forma di contratto, di casa e lavoro, stipulare atti privati, avviare i ricongiungimenti familiari, ritirare la tessera sanitaria, iscrivere al nido i propri figli, rinnovare la carta d´identità, la patente o la tessera sanitaria, richiedere un finanziamento». E, altro punto dolente, non si può neanche uscire e rientrare legalmente in Italia. Intanto, con la prefettura di Roma procede il dialogo rispetto ad alcuni punti specifici. Edgar Galiano del Cii, anche lui questa mattina in piazza della Repubblica a sostenere i manifestanti, spiega che «la prefettura di Roma si sta ora impegnando a venirci incontro su tre punti, tre impegni che noi stiamo verificando e per i quali ci piacerebbe venisse emanata una circolare interna: il riesame delle 17.000 richieste di pds della sanatoria del 2002 rigettate, consentire la richiesta di ricongiungimento familiare con il cedolino del rinnovo e accettare l'autocertificazione del domicilio per il rinnovo». Intanto in altre città gli immigrati stanno preparando iniziative in appoggio allo sciopero per la fame di rinnovi. Sono confermati i presidi davanti alle prefetture di Venezia per domani, di Napoli, Firenze e Milano per giovedì prossimo. A Roma domenica 10 ottobre si terrà una manifestazione che partirà alle ore 16.00 proprio da Piazza della Repubblica, dove ogni sera, a partire dalle ore 20.00, si stanno svolgendo assemblee pubbliche. Info: <mailto:comitatoimmigrati at libero.it>comitatoimmigrati at libero.it
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