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[Carta.org] No news speciale: "Le due Simone"
- Subject: [Carta.org] No news speciale: "Le due Simone"
- From: carta <carta at carta.org>
- Date: Fri, 24 Sep 2004 11:46:50 +0200
La no-news-letter di Carta Speciale 23 settembre 2004 Due "rivendicazioni", una che annunciava l'uccisione delle due Simone [nulla sui due iracheni sequestrati con loro] e l'altra, questa mattina, secondo la quale un video avrebbe provato l'omicidio. Ambedue sono da tutti considerate poco attendibili, "terrorismo mediatico", ha detto il governo. Ma ogni minuto le notizie, o le false notizie, si susseguono. Il sito di Carta ne offre un buon numero, quelle secondo noi essenziali. Un ponte per, la Ong delle due Simone, invita a fare tutto il possibile per testimoniare la vicinanza alle famiglie e alle due ragazze sequestrate. Lo stesso fa il Comitato Fermiamo la guerra. In particolare, secondo noi, si tratta di premere sul governo perché chieda una tregua nei bombardamenti sulla città assediata di Falluja. Un nostro commento su questo, se volete leggerlo. http://ww2.carta.org/notizieinmovimento/ http://www.carta.org/cantieri/Simone/index.htm 1. Altalena 2. Due margherite 3. Visibilità mondiale 4. La posta in gioco *** 1. Altalena *** Stanotte una, stamattina un'altra. Le "rivendicazioni" del sequestro e, ora, dell'assassinio delle due Simone [e dei loro colleghi iracheni?] cadono come sassi, precipitando tutti noi in una altalena angosciosa. Vogliamo credere, fin qui [sono le primissime ore del pomeriggio di giovedì], che si tratti di "sciacalli", come scrive sulla Repubblica Giuseppe D'Avanzo, che ogni giorno tenta di dare un senso a segnali, mezze parole e indizi. Da quel lato, oltre alle parole degli ulema sunniti, alle impressioni di chi l'Iraq ha conosciuto [prima di tutto i compagni delle Simone, chiusi nella sede di Un ponte per da settimane], alle opinioni di osservatori come i giornalisti di Al Jazeera, le dichiarazioni di responsabili del "governo provvisorio" [un ufficiale della polizia avrebbe detto che "entro il pomeriggio sapremo di più"], possiamo aggrapparci a ben poco. Si aspetta, più che altro, contando che chi ha una responsabilità istituzionale - ed è stata la richiesta di Un ponte per fin dal primo giorno - faccia il suo dovere, tanto più che ha scelto di partecipare all'occupazione dell'Ioraq e, dunque, si presume che ne debba sapere qualcosa. È invece da questo lato, le nostre città e le nostre istituzioni, che possiamo fare molto. Prima di tutto dicendoci che c'è ancora tempo, che la vicenda del sequestro più "anomalo" è destinata a durare a lungo. Non sappiamo se è così e se saremo smentiti tra cinque minuti, ma crederlo aiuta a fare. A fare che cosa? Tralasciamo le polemiche idiote sulla consistenza e sulla "combattività" delle manifestazioni, Non aiuta. Sta di fatto che centinaia di migliaia di persone in modo attivo e nelle forme più diverse, anche minime ma, nel loro ambiente, utili, e milioni di persone in modo passivo, informandosi e discutendone, stanno partecipando della preoccupazione, e del tentativo di dare un senso a questo avvenimento. Chiunque possa fare qualcosa in più di quel che ha fatto, e chiunque possa fare qualcosa che finora non ha fatto, sappia che è così che si crea il clima che può davvero agevolare una soluzione positiva: mostrando che la nostra gente ama la pace e rifiuta la guerra, e l'occupazione dell'Iraq, e lo fa per un motivo molto più nobile di quel che gli attribuiscono i polemisti e i politici della destra, cioà la resa o l'essere "pilateschi". Al contrario, si vuole la pace per fare la pace, per dialogare con l'Islam e gli arabi, per aiutarli, per quanto possibile, a trovare la loro strada fuori dalla macelleria, dai bombardamenti e dai sequestri. Il ricatto non c'entra niente: il solo ricatto che subiamo è quello di chi vuole spingerci a scegliere tra la violenza e la violenza. In secondo luogo, è solo questo clima che può spingere le istituzioni, rette non importa da quale maggioranza politica, a comportarsi come dovrebbero: da difensori dell'integrità e della vita dei cittadini. Noi non possiamo sapere, oggi, se il governo e le sue appendici stiano lavorando, se lo stiano facendo bene e che cosa stiano ottenendo. L'impressione che forniscono, a parte una certa discrezione [rotta purtroppo dai comizi fascisteggianti del vicepresidente Fini], è che ministri, diplomazia e servizi segreti siano in balia degli eventi. Prima le "informazioni utili" di Frattini, poi "il canale" annunciato dai servizi segreti [ma non dovrebbero essere, appunto, segreti, specie in una situazione come questa?], ottimismo sparso con parsimonia ma con costanza: tutto questo non è affatto tranquillizzante, c'è da pensare che il governo italiano, proprio perché ha voluto essere parte dell'occupazione, non possa più dialogare e muoversi nell'Iraq in guerra. Speriamo sia solo un'impressione. Ma una cosa la potrebbe fare subito, il governo, senza costo alcuno dal punto di vista politico e del rapporto subalterno nei confronti degli Usa: chiedere la sospensione dei bombardamenti su Falluja, per ragioni umanitarie che chiunque comprende, considerata la contabilità mortale di ogni giorno: numero dei bambini, delle donne, dei civili uccisi in nome della caccia ai "terroristi". Lo dovrebbe fare comunque, un governo assennato, lo può fare tanto più ora. Bush e i suoi generali non daranno retta, ma almeno Berlusconi avrà dimostrato un briciolo di umanità e un pizzico di indipendenza. http://www.carta.org/ http://ww2.carta.org/notizieinmovimento/ http://www.carta.org/cantieri/Simone/index.htm *** 2. Due margherite *** La settimana scorsa abbiamo proposto nella copertina del settimanale - ne avevano parlato i familiari di Simona Pari - un modo simbolico e pratico di non permettere a noi stessi, e a quelli che incontriamo ogni giorno, di dimenticare che le due Simone, Sa'ad e Mahnaz restano sequestrati, nelle mani di chissà chi, in Iraq. Due fiori, due margherite, da portare all'occhiello, sullo zaino, da mettere sul tavolo di lavoro, ovunque. Nel sito di Carta, e nel nuovo numero del settimanale, un disegno di Pablo Echaurren: da internet è "scaricabile", per diffonderlo. http://www.carta.org/rivista/settimanale/2004/35/sommario.htm http://www.carta.org/cantieri/Simone/040922DueMargherite.htm http://www.carta.org/cantieri/Simone/index.htm *** 3. Visibilità globale per la cultura delle due Simone *** Articolo di Enzo Mazzi, pubblicato sulla rivista Adista. http://www.carta.org/cantieri/Simone/040922Mazzi.htm *** 4. La posta in gioco *** Articolo di Raffaele K. Salinari sulle trasformazioni dell'aiuto umanitario. http://ww2.carta.org/articoli/articles/art_1164.html -- Newsletter di Carta dei Cantieri Sociali - http://www.carta.org Iscrizione: nonews-subscribe at liste.carta.org Cancellazione: nonews-unsubscribe at liste.carta.org
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