[comunicati_lilliput] Olimpiadi, cosa si nasconde dietro i brand globali?



Comunicato Stampa Rete Lilliput/Campagna "Play fair at the Olympics"
Pietro Raitano - 02/47770858 - pietro at altreconomia.it

Olimpiadi, cosa si nasconde dietro i brand globali?
Un rapporto denuncia: dietro ai marchi prestigiosi come Nike, Adidas, Puma,
ma anche Lotto e Kappa, condizioni di lavoro che violano le convenzioni
internazionali emanate dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Al via anche in Italia la Campagna "Play fair at the Olympics" (Gioca
pulito alle Olimpiadi) lanciata da Oxfam, Clean Clothes Campaign e Global
Unions per chiedere più responsabilità nella scelta degli sponsor olimpici.
Nel mese di agosto atleti provenienti da tutto il mondo si riuniranno ad
Atene per disputare l'edizione estiva dei Giochi Olimpici. Le grandi
imprese delle calzature e dell'abbigliamento sportivo spenderanno un'enorme
quantità di denao per associare il loro nome all'ideale olimpico. Ma chi
pensava che la violazione dei diritti dei lavoratori appartenesse al
passato, deve ricredersi.
Le testimonianze raccolte nel rapporto "Gioca pulito alle Olimpiadi", ora
disponibile nella traduzione in italiano, confermano le drammatiche
condizioni di lavoro dell'industria dell'abbigliamento sportivo e
denunciano la complicità del mondo sportivo con le imprese. Per chiedere
alle imprese, al Comitato olimpico nazionale e internazionale comportamenti
piu' responsabili ,prende il via la campagna "Gioca pulito alle Olimpiadi",
lanciata in Italia dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo e dalla Campagna
Abiti Puliti.
  
Per partecipare alla campagna di pressione, si possono visitare questi siti:
http://www.fairolympics.org, http://www.cleanclothes.org,
http://www.lilliputmilano.org/lab/consumocritico.html, link "Abiti Puliti"

"Gioca pulito alle olimpiadi", 48 pagine, è in vendita a 1,50 euro.
Il rapporto si trova presso le botteghe del commercio equo e solidale che
vendono il mensile Altreconomia
(l'elenco è su http://www.altreconomia.it/Main/botteghe.html)

I giornalisti che desiderano una copia del rapporto o l'immagine di
copertina ad alta risoluzione possono farne richiesta a Pietro Raitano -
Altreconomia, tel. 02.47.77.08.58, pietro at altreconomia.it. Copia digitale
del rapporto è scaricabile dal sito http://www.altreconomia.it.

Gli Autori del Rapporto:
La Clean Clothes Campaign (CCC) è una rete internazionale di associazioni
di consumatori, organizzazioni sindacali, ricercatori, gruppi per la difesa
dei diritti umani, militanti di base, organizzazioni di immigrati, di
lavoratori a domicilio e donne lavoratrici, botteghe del commercio equo e
solidale, e di molte altre realtà, che si propone di migliorare le
condizioni di lavoro nell'industria mondiale dell'abbigliamento. La Clean
Clohtes Campaign è presente in 11 Paesi europei, conta circa 250
organizzazioni aderenti e opera in stretto contatto con organizzazioni
partner in molti paesi produttori (http://www.cleanclothes.org)
È rappresentata in Italia dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo (per
iscriversi alla lista delle Azioni Urgenti: ersilia.monti at mclink.it).

Oxfam è una confederazione di organizzazioni associate operanti in più di
100 Paesi il cui obiettivo è ricercare soluzioni durature alla povertà e
all'ingiustizia. Le realtà collegate a Oxfam collaborano in alleanza con
altri soggetti alla costruzione di un movimento mondiale di cittadini
impegnati nella difesa dei diritti economici e sociali. Oxfam è convinta
che la crescita economica debba essere accompagnata dall'equità sociale per
realizzare un mondo più giusto e sostenibile. Partecipano alla Campagna
Play Fair at the Olympics: Oxfam America, Oxfam-in-Belgium, Oxfam Canada,
Oxfam Community Aid Abroad (Australia), Oxfam GB, Intermón Oxfam (Spagna),
Oxfam Ireland, Novib Oxfam Netherlands, Oxfam New Zealand, Oxfam Quebec e
Oxfam Germany (http://www.maketradefair.com
http://www.oxfaminternational.org)

Global Unions: con questo nome vengono identificati i principali organismi
del movimento sindacale internazionale. Le Global Unions comprendono:
L'International Confederation of Free Trade Unions (Icftu) che rappresenta
la maggior parte delle centrali sindacali nazionali. L'Icftu raggruppa 233
organizzazioni sindacali di 152 Paesi nei cinque continenti, in
rappresentanza di 151 milioni di lavoratrici e lavoratori iscritti. Le
singole sigle sindacali vi aderiscono in prevalenza attraverso le proprie
centrali sindacali nazionali. Le dieci Global Union Federations (Gufs),
organismi internazionali rappresentativi di sindacati che organizzano
specifici settori industriali o categorie professionali. Trovate i nomi per
esteso nel sito: http://www.global-unions.org). Il Trade Union Advisory
Committee presso l'Ocse (Tuac) Un particolare sindacato derisce solitamente
a una centrale sindacale nazionale nel proprio paese, che a sua volta è
associata a un organismo internazionale, per esempio l'Icftu. Lo stesso
sindacato si associa normalmente anche al Guf competente per il settore
industriale in cui operano i suoi iscritti. L'Icftu e l'Itglwf
(International Textile, Garment and Leather Workers' Federation) sono gli
organismi delle Global Unions maggiormente coinvolti a livello
internazionale nella campagna sulle Olimpiadi.

Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, coordinato da Francesco Gesualdi, si
occupa di consumo critico e globalizzazione. La sede è a Vecchiano (Pisa).
Pubblica ogni anno la "Guida al consumo critico" (Emi).
Per contatti: tel. 050.82.63.54, coord at cnms.it

http://www.fairolympics.org

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