medicine e rispetto dei diritti umani per fermare l'AIDS



Medicine e rispetto dei diritti umani per fermare l'AIDS
Evento: Bangkok, 12-17 luglio 2004 - XV Conferenza Internazionale sull'Aids

Milano 9 luglio 2004 - Si apre lunedì a Bangkok la XV Conferenza
Internazionale sull'AIDS. ActionAid International sarà presente con una
delegazione internazionale per portare all'attenzione dei governi asiatici e
delle istituzioni internazionali i risultati del rapporto "Il momento di
agire, l'HIV/AIDS in Asia". Il rapporto  si basa sull'esperienza di anni di
lavoro sul campo a fianco delle comunità più colpite, e suggerisce ai
governi della regione le strategie possibili per combattere l’epidemia

Le ultime stime di UNAIDS riportano che in Asia oggi vivono 7,4 milioni di
sieropositivi. Nella sola Cina, entro il 2010, si conteranno 10 milioni di
ammalati e in India i sieropositivi sono già oltre 5 milioni, il numero più
alto dopo il Sudafrica.

 "Il momento di agire, l'HIV/AIDS in Asia" sottolinea come per contrastare
l'epidemia sia urgente affiancare agli interventi sanitari, la
pianificazione e lo sviluppo di politiche di assistenza che tengano conto
dei contesti sociali, politici e culturali dei paesi e delle persone più
colpite. Il rapporto evidenzia le cause della rapida diffusione dell’
epidemia all'interno di alcune categorie sociali, quali le prostitute e le
donne che vivono nelle aree rurali. L'inefficienza e la cattiva gestione
delle politiche socio sanitarie da parte dei governi asiatici, la continua
violazione dei diritti umani,  l'estrema povertà della popolazione rurale e
la diffusione di conflitti etnici e religiosi sono tra le cause della crisi.

Paola Giuliani di ActionAid International dichiara da Bangkok: "L'HIV/AIDS
si sta diffondendo rapidamente e migliaia di persone muoiono per mancanza di
assistenza e cure. Eppure, nei paesi ricchi esistono terapie
anti-retrovirali che attenuano gli effetti del virus. La realtà è che con
l'HIV/AIDS si può vivere se si è cittadini di un paese ricco, si muore
invece nel giro di pochi mesi in Africa e in Asia. L'epidemia, in questi
paesi, si nutre di povertà e di esclusione sociale. Per questo non possiamo
concentrarci unicamente sugli aspetti scientifici della lotta all'HIV/AIDS.
Dobbiamo dare priorità al diritto all'assistenza delle persone povere, e
chiedere alle nazioni ricche di rispettare le promesse fatte e di agire
concretamente."

La risposta all'epidemia deve contemplare un intervento che vada oltre il
livello medico sanitario. Quello che chiedono le popolazioni vulnerabili
all'HIV/AIDS è l'accesso ai test, alla prevenzione e agli antiretrovirali a
basso prezzo, oltre che al miglioramento della l'alimentazione e la
possibilità di avere un lavoro e un reddito che permetta di vivere ai malati
e alle loro famiglie. L'HIV/AIDS, in Asia come in Africa, è causa e
conseguenza della povertà e delle violazioni dei diritti umani.



ActionAid International presenta alla XV Conferenza Internazionale sull'AIDS
cinque rapporti che analizzano gli ambiti di lavoro dell'organizzazione e
propongono precise raccomandazioni.
§       3by 5 - L'iniziativa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e di
UNAIDS per permettere a tre milioni di persone che vivono nei paesi più
poveri del mondo l'accesso alla terapia antiretrovirale.
§       Il ruolo dei paesi donatori e delle istituzioni multilaterali nel
finanziare i programmi contro l'HIV/AIDS.
§       Brevetti, prezzi delle medicine e accesso alle cure.
§       La risposta del continente africano all'HIV/AIDS.
§       I bisogni e i suggerimenti delle comunità colpite dall'HIV/AIDS in
Asia e in Africa.

Per  informazioni, contattare:

Luca De Fraia, 347 9484005

e da lunedì Chiara Guerzoni, ufficio stampa ActionAid International - tel:
02 74200244- email: c.guerzoni at actionaidinternational.it

I rapporti di ActionAid International sono disponibili all'indirizzo:
http://www.azioneaiuto.it/site/box.jsp?id=427


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Chiara Guerzoni

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