Nono anniversario del massacro di Srebrenica: ancora impunità per i principali responsabili. Iniziativa di Amnesty ad Ancona per non dimenticare



Gent.mi tutti,

vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International:


NONO ANNIVERSARIO DEL MASSACRO DI SREBRENICA: ANCORA IMPUNITA' PER I
PRINCIPALI RESPONSABILI. INIZIATIVA DI AMNESTY AD ANCONA PER NON
DIMENTICARE


Grazie per la cortese attenzione.

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Ufficio stampa
Tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it

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COMUNICATO STAMPA
CS92-2004

NONO ANNIVERSARIO DEL MASSACRO DI SREBRENICA: ANCORA IMPUNITA' PER I
PRINCIPALI RESPONSABILI. INIZIATIVA DI AMNESTY AD ANCONA PER NON
DIMENTICARE

Il 9 luglio 1995 le truppe serbo bosniache comandate dal generale Mladic
entrarono nell'enclave musulmana di Srebrenica, zona dichiarata protetta
dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L'11 luglio vennero uccisi
migliaia di civili. Un massacro che rimane tuttora largamente impunito
(sono latitanti i due principali leader serbo bosniaci incriminati dalla
Corte internazionale dell'Aia, Karadzic e Mladic) e di cui resta incompleto
l'elenco delle vittime, che si stima siano state circa 7000.

'Ricordare Srebrenica continua ad essere, anno dopo anno, un monito per non
desistere dal combattere l'impunita' e ridare dignita' alle vittime, i due
obiettivi principali che hanno guidato e continuano a guidare l'azione di
Amnesty International' - ha dichiarato Paolo Pignocchi, responsabile del
Coordinamento Europa Orientale di Amnesty Italia.

'Srebrenica, per i familiari delle vittime, non e' solo una tragedia ma una
vera e propria 'sindrome', come stabilito nel 2001 durante le udienze del
processo Kristic presso la Corte penale internazionale per l' ex
Jugoslavia' - ha sottolineato Pignocchi. 'Non possono piangere i loro
parenti e gli affetti piu' cari in nessun luogo simbolico, non possono
definirli morti nel loro cuore. Sono fantasmi che ritornano ogni giorno e
ogni notte. Vite mutilate negli affetti piu' cari'.

Per non dimenticare Srebrenica, domenica 11 luglio ad Ancona verra'
rappresentato 'A come Srebrenica'. Nella suggestiva cornice del Parco del
Cardeto (nella zona antistante il vecchio faro), lo spettacolo teatrale
ripercorrera', attraverso la sapiente regia di Simona Gonella e l'intensa
interpretazione di Roberta Biagiarelli, il dramma di quei giorni del luglio
1995, dalla lotta quotidiana alla sopravvivenza all'enorme colpa di una
comunita' internazionale che non seppe evitare il massacro. L'inizio dello
spettacolo, a ingresso libero, e' previsto alle ore 21.15. L'iniziativa e'
organizzata dalla Circoscrizione Marche di Amnesty International, in
collaborazione con il Comune di Ancona.

Ulteriori informazioni

La Corte penale internazionale per l'ex Jugoslavia (Corte dell'Aja) ha
processato e condannato in appello a 35 anni il generale serbo Radislav
Kristic. Nel dicembre 2003 sono stati condannati altri due militari serbo
bosniaci, Momir Nikolic (a 27 anni) e Dragan Obrenovic (a 17 anni), mentre
sono ancora in corso i processi nei confronti di Vidoje Blagojevic e Dragan
Jokic. In questo periodo anche l'ex presidente serbo Slobodan Milosevic
viene interrogato dalla Corte dell'Aja sui fatti di Srebrenica. Illustri
impuniti restano Karadzic e Mladic.

Al di la' dei procedimenti giudiziari, vanno ricordati il tardivo
pentimento dell'Onu per il suo totale e colpevole fallimento nelle
operazioni bosniache dei Caschi blu; il rapporto del governo olandese che
ha portato nel 2002 a un'inchiesta sul comportamento delle forze Onu
olandesi che spiano' la strada al massacro; il rapporto del Parlamento
francese sull'operato del generale Morillon dell'Unprofor, su cui
iniziativa nel 1993 venne istituita la 'zona protetta' di Srebrenica.

Grazie alle forti pressioni internazionali e delle stesse famiglie degli
'scomparsi', il 15 dicembre 2003 il governo della Repubblica Serba di
Bosnia (RS) ha istituito una 'Commissione sui fatti di Srebrenica e
dintorni accaduti fra il 10 e il 19 luglio del 1995'. La Commissione si e'
occupata della sorte dei bosniaci musulmani di Srebrenica e dintorni oltre
che di Potocari, delle fosse comuni e di chiarire le identita' degli
scomparsi e la loro sorte ed ha presentato il suo rapporto l'11 giugno.
Cio' nonostante, la collaborazione delle autorita' della RS con la Corte
dell'Aja rimane scarsa tanto da aver indotto l'Alto rappresentante Paddy
Ashdown a rimuovere, il 30 giugno scorso, 60 tra politici e funzionari
serbo bosniaci.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 9 luglio 2004

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