COCACOLA: BOICOTTAGGIO, CAROVANA IN COLOMBIA E AZIONI DI PROTESTA A ROMA



COCACOLA: BOICOTTAGGIO, CAROVANA IN COLOMBIA E AZIONI
DI PROTESTA A ROMA

ROMA, 21 GIU 2004 - Si è tenuto questa mattina presso
la Provincia di Roma l'incontro per illustrare alla
stampa l'iniziativa della Carovana Internazionale per
la vita delle lavoratrici e dei lavoratori colombiani,
promossa dalla Confederazione Unitaria dei Lavoratori
(CUT) colombiana per sottoporre all'attenzione
dell'opinione pubblica mondiale la difficile
situazione del sindacalismo in Colombia, paese in cui
dal 1991 al 2003 sono stati assassinati 2015
sindacalisti, cioè l'80% dei sindacalisti uccisi in
tutto il mondo.

All'incontro, nel corso del quale è stato presentato
un dossier sulle violazioni dei diritti umani a danno
dei sindacalisti colombiani, erano presenti il Sen.
Francesco Martone, Presidente della Commissione
Diritti Umani del Senato, Nando Simeone,
vicepresidente del Consiglio della Provincia di Roma e
Gianluca Peciola, Assessore del Municipio Roma XI,
che, insieme all'Assessore al Lavoro del Comune di
Roma Luigi Nieri e ad altri parlamentari, sostengono e
seguono l'iniziativa.

La Carovana è partita questa mattina da Bogotà, con la
partecipazione di 61 persone in rappresentanza di
associazioni, sindacati e partiti politici di 10
paesi. In particolare la delegazione italiana è
composta da 7 persone in rappresentanza di FIM CISL,
NEXUS CGIL, Confederazione COBAS, Rete Italiana
Boicottaggio Coca-Cola e Radio Città Aperta.

"Il 29 Giugno - dichiara Patrizio Massucci della REBOC
- la nostra delegazione che sta partecipando alla
Carovana sarà a Bogotà per consegnare alla Coca-Cola
colombiana 7500 firme di adesione al boicottaggio
raccolte in Italia.
Secondo Amnesty International, il 70% degli omicidi di
sindacalisti colombiani avvengono nel corso di
trattative sindacali. Questo dimostra che le
multinazionali che impiantano le loro produzioni in
Colombia non possono più affermare di essere
casualmente coinvolte in un conflitto civile a cui
sono estranee. Esse sono mandanti e beneficiarie
dell'attività degli squadroni della morte, che ne
agevolano i profitti annientando le rappresentanze
sindacali".

"Per questo motivo - prosegue il rappresentante della
REBOC - appoggiamo il boicottaggio promosso dal
SINALTRAINAL, sindacato dei lavoratori Coca-Cola,
ritenendo che anche i consumatori possano avere un
ruolo attivo nella promozione dei diritti umani nel
mondo e in particolare in un positivo sviluppo della
vicenda colombiana, non acquistando i prodotti di
quelle aziende che, come Coca-Cola, sono coinvolte con
i paramilitari".

"Il 28 Giugno - conclude Massucci - in occasione del
passaggio della fiaccola olimpica a Roma, promuoveremo
un presidio di protesta, per chiedere al Comitato
Olimpico Internazionale e al CONI di valutare con
maggiore attenzione gli sponsor olimpici, non solo in
base ai soldi che sono disposti a sborsare, ma anche
ai loro comportamenti, come sta facendo il Comune di
Roma che, a quanto sappiamo, ha deciso di non
concedere il suo patrocinio all'evento proprio per la
presenza della Coca-Cola tra gli sponsor. Se con il
passaggio della fiaccola olimpica si vuole unire
idealmente il mondo sotto gli ideali di pace e
giustizia, la Coca-Cola è senz'altro lo sponsor meno
indicato, visto che, ovunque passa, diffonde lo
sfruttamento dell'uomo, come in Colombia, e
dell'ambiente, come in India dove prosciuga e inquina
le falde acquifere nello Stato del Kerala.".


per altre info www.nococacola.info -
no_cocacola_it at yahoo.it - Gabriella Pascalicchio
338/4944241


Salva la vita ai sindacalisti colombiani - BOICOTTA
COCA COLA
Dal 21 giugno al 27 giugno carovana internazionale per
la vita dei lavoratori e delle lavoratrici colombiane
-
http://www.nococacola.info per le informazioni



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Ufficio stampa nodo di Roma Rete di Lilliput
http://nodi.retelilliput.org/roma/stampa.htm

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