caccia in deroga: lo scandalo dei numeri nascosti dalla regione.



Comunicato del 20 maggio 2004

SULLA CACCIA IN DEROGA DI UCCELLI PROTETTI LA REGIONE NASCONDE I NUMERI
SCOMODI DEI CARNIERI COMUNICATI DALLíISTITUTO NAZIONALE FAUNA SELVATICA.

La regione Veneto con il progetto di legge 477 (consultabile sui siti
www.faunalibera.it e www.lacveneto.it), relatore del quale Ë líAssessore
alla Caccia Massimo Giorgetti di AN, vuole far cacciare in tutta la
regione, senza controlli specifici a tutti i 60.000 cacciatori veneti,
alcune specie di uccelli migratori protetti per le cosiddette ìcacce in
derogaî, cacce previste dalla Direttiva comunitaria ìUccelliî solo in casi
eccezionali, solo per piccole quantitý, solo in modo selettivo e solo in
condizioni rigidamente controllate.
Per determinare il numero delle ìpiccole quantitýî degli uccelli cacciabili
la regione si Ë rivolta allíIstituto Nazionale Fauna Selvatica che ha
puntualmente risposto (Circolare n.1352/T-A61) dando i valori massimi di
ogni specie cacciabile relativamente al territorio italiano.
Dalla Conferenza stato/regioni, svoltasi pochi giorni fa a Roma, risulta
che il Veneto Ë líunica regione italiana che ha chiesto di cacciare le
specie Pispola, Prispolone e Frosone e quindi avrý a disposizione il totale
della quota disponibile di questi piccoli e rari uccelli migratori
insettivori.
Qualcuno perÚ ha pensato di nascondere ai Consiglieri Regionali le quantitý
indicate dallíINFS, e la ragione di ciÚ risulta evidente se si confrontano
i valori indicati da questo istituto con quelli che il PDL 477 andrý ad
autorizzare.
Per il Prispolone (Anthus trivialis) líINFS ha indicato come piccola
quantitý un valore medio di 192.000 uccelli mentre la regione Veneto invece
ben 1.826.370; per la Pispola (Anthus pratensis) líINFS prevede 72.000
uccelli, la regione 1.826.370, infine per il Frosone (Coccothraustes
coccothraustes) líINFS prevede 12.000 uccelli mentre la regione ben
1.826.370.
Questi numeri parlano da soli e indicano che il progetto di legge della
regione segue logiche esclusivamente politiche calpestando sia le leggi sia
le direttive tecnico scientifiche in materia.
La LAC e il Coordinamento Protezionista Veneto da tempo si sono attivati
per evitare che il PDL venga approvato anche con líinvio di appelli ai
Consiglieri regionali il testo dei quali Ë scaricabile dai siti
www.faunalibera.it e www.lacveneto.it.
ìQuesto episodio chiarisce ancora di pi˜ perchÈ la regione vuole eliminare
líIstituto Nazionale Fauna Selvatica sostituendolo con un istituto locale
di nomina politica facilmente addomesticabile per assecondare le pretese
pi˜ estremiste dei cacciatoriî sono queste le parole del Presidente della
LAC del Veneto e portavoce del CPV, Coordinamento Protezionista Veneto,
Andrea Zanoni in merito allo scandalo delle cifre nascoste.
Zanoni rincara la dose: ìRisulta evidente che qualcuno sta effettuando la
propria campagna elettorale per le europee sulla pelle di uccelli ormai
rari, in disprezzo delle vigenti normative e di chiari principi tecnico
scientifici, e alla faccia di tutti i cittadini visto che la fauna
selvatica Ë un bene ti tutta la collettivitý. I primi a essere presi in
giro sono comunque proprio i cacciatori perchÈ queste cacce non potranno
mai essere considerate legaliî.

Coordinamento Protezionista Veneto - Info: 347/9385856

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associazioni, parenti, consiglieri comunali, provinciali, regionali,
deputati.

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