Iraq: Amnesty International condanna la decapitazione di un civile statunitense e chiede il rilascio di tutti gli ostaggi



   Gent.mi tutti,

   vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International:


IRAQ: AMNESTY INTERNATIONAL CONDANNA LA DECAPITAZIONE DI UN CIVILE
STATUNITENSE E CHIEDE IL RILASCIO DI TUTTI GLI OSTAGGI


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COMUNICATO STAMPA
CS60-2004

IRAQ: AMNESTY INTERNATIONAL CONDANNA LA DECAPITAZIONE DI UN CIVILE
STATUNITENSE E CHIEDE IL RILASCIO DI TUTTI GLI OSTAGGI

Amnesty International ha condannato nel modo piu' assoluto il sequestro e
la decapitazione di un civile statunitense, il 26enne Nick Berg, da parte
del gruppo armato Muntada al-Ansar. L'organizzazione si e' dichiarata
ulteriormente sconcertata per la diffusione delle immagini dell'esecuzione.

L'uccisione di prigionieri e' uno dei piu' gravi crimini previsti dal
diritto internazionale. E' un crimine di guerra e, se perpetrato nel
contesto di un attacco deliberato e sistematico contro la popolazione
civile, costituisce anche un crimine contro l'umanita'.

'Questi atti non trovano giustificazione in alcuna circostanza e
costituiscono un grave crimine di diritto internazionale' - ha dichiarato
Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.
'I responsabili devono essere processati nel rispetto del diritto
internazionale'.

'I gruppi armati' - ha proseguito Bertotto - 'devono rilasciare
immediatamente e senza alcuna precondizione tutti gli ostaggi e devono
cessare di compiere deliberati attacchi, sequestri e uccisioni di civili'.

I leader politici e religiosi in Iraq dovrebbero esercitare la propria
influenza per garantire la fine delle catture e uccisioni di ostaggi.

Centinaia di civili, sia iracheni che stranieri, sono stati assassinati da
gruppi o individui armati in Iraq.

Amnesty International ritiene che il ciclo della violenza potra' essere
interrotto solo se tutte le parti coinvolte mostreranno pieno rispetto per
gli standard internazionali sui diritti umani.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 12 maggio 2004

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(See attached file: 040512_iraq.rtf)

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Paola Nigrelli
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