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Iraq: Amnesty International condanna la decapitazione di un civile statunitense e chiede il rilascio di tutti gli ostaggi
- Subject: Iraq: Amnesty International condanna la decapitazione di un civile statunitense e chiede il rilascio di tutti gli ostaggi
- From: press at amnesty.it
- Date: Fri, 14 May 2004 11:09:45 +0200
Gent.mi tutti, vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International: IRAQ: AMNESTY INTERNATIONAL CONDANNA LA DECAPITAZIONE DI UN CIVILE STATUNITENSE E CHIEDE IL RILASCIO DI TUTTI GLI OSTAGGI Grazie per la cortese attenzione Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International Ufficio Stampa Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it ------------------------ COMUNICATO STAMPA CS60-2004 IRAQ: AMNESTY INTERNATIONAL CONDANNA LA DECAPITAZIONE DI UN CIVILE STATUNITENSE E CHIEDE IL RILASCIO DI TUTTI GLI OSTAGGI Amnesty International ha condannato nel modo piu' assoluto il sequestro e la decapitazione di un civile statunitense, il 26enne Nick Berg, da parte del gruppo armato Muntada al-Ansar. L'organizzazione si e' dichiarata ulteriormente sconcertata per la diffusione delle immagini dell'esecuzione. L'uccisione di prigionieri e' uno dei piu' gravi crimini previsti dal diritto internazionale. E' un crimine di guerra e, se perpetrato nel contesto di un attacco deliberato e sistematico contro la popolazione civile, costituisce anche un crimine contro l'umanita'. 'Questi atti non trovano giustificazione in alcuna circostanza e costituiscono un grave crimine di diritto internazionale' - ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. 'I responsabili devono essere processati nel rispetto del diritto internazionale'. 'I gruppi armati' - ha proseguito Bertotto - 'devono rilasciare immediatamente e senza alcuna precondizione tutti gli ostaggi e devono cessare di compiere deliberati attacchi, sequestri e uccisioni di civili'. I leader politici e religiosi in Iraq dovrebbero esercitare la propria influenza per garantire la fine delle catture e uccisioni di ostaggi. Centinaia di civili, sia iracheni che stranieri, sono stati assassinati da gruppi o individui armati in Iraq. Amnesty International ritiene che il ciclo della violenza potra' essere interrotto solo se tutte le parti coinvolte mostreranno pieno rispetto per gli standard internazionali sui diritti umani. FINE DEL COMUNICATO Roma, 12 maggio 2004 Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - 348 6974361, e-mail: press at amnesty.it (See attached file: 040512_iraq.rtf) *************************************************************************** Paola Nigrelli Ufficio Stampa Amnesty International - Sezione Italiana Via G.B. de Rossi, 10 - 00161 ROMA Tel. 06 44.90.224 fax 06 44.90.222 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it Internet: www.amnesty.it MAI PIU' VIOLENZA SULLE DONNE. Sostieni la campagna di Amnesty per i diritti delle donne su www.amnesty.it ************************************************************************** Content-type: application/rtf; name="=?UTF-8?B?MDQwNTEyX2lyYXEucnRm?=" Content-Disposition: attachment; filename="=?UTF-8?B?MDQwNTEyX2lyYXEucnRm?="
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