Amnesty Italia al governo: non consegnate più alle forze della Coalizione le persone arrestate in Iraq in assenza di garanzie che non saranno torturati



   Gent.mi tutti,

   vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International:

AMNESTY ITALIA AL GOVERNO: NON CONSEGNATE PIU' ALLE FORZE DELLA COALIZIONE
LE PERSONE ARRESTATE IN IRAQ IN ASSENZA DI GARANZIE CHE NON SARANNO
TORTURATI

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   Amnesty International Ufficio Stampa
   Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it

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COMUNICATO STAMPA
CS56-2004

AMNESTY ITALIA AL GOVERNO: NON CONSEGNATE PIU' ALLE FORZE DELLA COALIZIONE
LE PERSONE ARRESTATE IN IRAQ IN ASSENZA DI GARANZIE CHE NON SARANNO
TORTURATI

In una lettera inviata oggi al presidente Berlusconi e ai ministri della
Difesa e degli Esteri, Martino e Frattini, la Sezione Italiana di Amnesty
International ha chiesto quali passi fossero stati intrapresi, durante
l'occupazione dell'Iraq, per assicurarsi che gli Stati cui venivano
consegnate le persone arrestate dai militari italiani rispettassero le
norme internazionali sui diritti umani.

'Chiediamo formalmente' - prosegue la lettera, firmata dal presidente di
Amnesty Italia, Marco Bertotto - 'che, in assenza di tali garanzie, le
Forze Armate italiane non consegnino piu' persone da loro arrestate alle
forze della Coalizione responsabili per gli interrogatori e i centri di
detenzione. Se cosi' non fosse, l'Italia si rendera' responsabile di una
violazione del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto
umanitario dei conflitti armati'.

Per Bertotto, le parole di condanna del governo italiano nei confronti
della tortura non risulteranno sufficienti in assenza di 'rigorose garanzie
sulla tutela dell'integrita' fisica e psicologica di ogni persona arrestata
in territorio iracheno'.

Ulteriori informazioni

Il diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario dei
conflitti armati contengono principi che affidano tali persone alla
responsabilita' dello Stato che li prende in custodia e li detiene.

Per quanto concerne il diritto internazionale dei diritti umani,
l'interpretazione consolidata della Convenzione europea dei diritti umani
e' nel senso che:
a) la situazione in cui si trovano le forze italiane nei confronti della
popolazione del territorio che amministrano e' tale da rendere applicabile
ai loro comportamenti la Convenzione europea;
b) l'esecuzione di un provvedimento con cui si trasferisce una persona alle
autorita' di un altro Stato, se comporta un rischio elevato che questa sia
soggetta a torture o altre violazioni dei diritti umani costituisce una
violazione della Convenzione da parte dello Stato che ha attuato il
trasferimento.

Riguardo al diritto umanitario dei conflitti armati, sono rilevanti in
particolare le norme della III e della IV Convenzione di Ginevra, secondo
cui i prigionieri di guerra e i civili possono essere trasferiti a un'altra
Potenza solo nel caso in cui la Potenza detentrice si sia accertata che la
prima voglia e possa rispettare le Convenzioni di Ginevra. Nel caso in cui
non le applichi, la Potenza che ha proceduto al trasferimento deve prendere
misure efficaci per rimediare alla situazione o chiedere che le persone
protette le siano rinviate.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 11 maggio 2004

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(See attached file: 040511_italia.rtf)



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Paola Nigrelli
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