La Maddalena, difetti di credibilità delle indagini uf ficiali




Comitato Gettiamo le Basi



OGGETTO: La Maddalena, difetti di credibilità delle "Indagini straordinarie di monitoraggio della radioattività nell'arcipelago di La Maddalena. Rapporto Intermedio di Attività"



Non depongono a favore della trasparenza e della credibilità dell'indagine le reazioni scomposte suscitate dalle informazioni dello scienziato del Cnr, Francesco Polcaro, sull'uso di torio 234 come combustibile del reattore nucleare dei sommergibili statunitensi, rese note dal comitato Gettiamo le Basi.

Asl 1 e Presidenza della Regione rigettano con acredine l'ipotesi di ricerca avanzata dallo scienziato evitando di entrare nel merito e adducendo motivazioni di stampo pignolescamente burocratico e di preoccupante matrice antidemocratica.

Secondo il presidente Masala - il presidente che ha scelto di non ascoltare le forze politiche di opposizione e, tanto meno, la società civile, come dimostrato nell'incontro blindato a La Maddalena del 2 marzo scorso - il contributo dell'ingegner Polcaro è da respingere in quanto non è stato presentato nelle "sedi opportune" che avrebbero provveduto a "soppesarlo" e a filtralo ma direttamente alla stampa, per natura incline a "a travisare e strumentalizzare. Il presidente non dice quali mai sarebbero "le sedi opportune" a "soppesare". Inoltre, la segnalazione è stata avanzata fuori tempo massimo, dopo che la questione è stata "già ampiamente elaborata e approfondita", cioè dopo che l'indagine è stata chiusa e sepolta. Secondo l'Asl 1, al contrario, lo scienziato è intervenuto "prima che i dati siano resi pubblici" e con piglio degno della Santa Inquisizione minaccia di perseguirlo per vie legali dando così gambe all'antico frastimu: "Anku ddu currat sa giustizia".

Eppure un'indagine complessa e di enorme rilevanza per la salute pubblica dovrebbe fondarsi sul confronto tra "campane diverse", da ricercare e da ascoltare, sul controllo incrociato di dati e interpretazioni di dati, come peraltro ripetutamente promesso. La conoscenza della tipologia e dei sistemi di funzionamento del reattore nucleare dovrebbe costituire la base di una ricerca tesa ad individuare le cause dell'enorme concentrazione di torio 234, rilevata anche dagli enti incaricati delle "Indagini Straordinarie".

Non depongono a favore della credibilità delle indagini i tentativi in atto d'imporre per vie burocratico-legali la fideistica e muta accettazione delle "verità di Stato" e tacitare chi indica vie di ricerca che sono state trascurate.

Non depone a favore della credibilità delle indagini la fretta sospetta del Presidente di voler archiviare il caso scottante dell'impatto ambientale della base atomica statunitense ancor prima che sia redatto il rapporto definitivo .

Sappiamo bene che la teoria delle alghe vampiro che succhiano il torio dei graniti sardi, propugnata dalla Asl 1 a partire dal momento sospetto in cui sono state rese note le analisi della CRIIRAD, è stata accolta con "viva soddisfazione" dal presidente Masala e perfino dal sottosegretario Cicu. Però questo non basta per convincere anche la cittadinanza. La sottoscrizione popolare per finanziare indagini serie da affidare a centri di ricerca non italiani è un chiaro segnale del grado zero di credibilità toccato dalle nostre istituzioni. In un sistema che si dice democratico dovrebbe pur contare qualcosa la sfiducia generalizzata e il forte scarto tra volontà popolare di andare a fondo e volontà delle istituzioni di archiviare velocemente.



Oltre le reazioni scomposte provocate dal contributo alla ricerca apportato dall'ingegnere Polcaro, ci sono altri aspetti formali che minano la credibilità del "Rapporto Intermedio di Attività".



Non offre garanzie di serietà una ricerca affidata all'ARPAS, un ente inesistente o creato ad hoc all'ultimo minuto riciclando l'Asl 1 e l'Asl 8 (l'Asl impegnata da circa tre anni nel fallimentare tentativo di dimostrare la connessione, sconosciuta in letteratura medica, tra arsenico e tumori al sistema emolinfatico nelle zone del poligono della morte Salto di Quirra). L'Azienda Sanitaria di Sassari, per quanto affiancata dalla "consorella" di Cagliari, non può che riconfermare la bontà delle sue ventennali misurazioni e analisi radiometriche e ribadire le già note valutazioni e le già note teorie sulle alghe Dracula.


E' viziata in partenza un'indagine che, come scritto nel Rapporto, si propone l'obiettivo di "conferma dell'assenza di contaminazione radioattiva associabile all'evento incidentale verificatosi al sottomarino Hartford nell'autunno 2003". Obiettivi preconcetti sono incompatibili con la metodologia scientifica


Non offre garanzie di serietà una ricerca affidata ad esperti che sostengono l'assenza di rischi di trasmissione e accumulo di torio 234 nella catena alimentare in quanto - come l'equipe ha affermato al momento della presentazione/chiusura ufficiale delle "Indagini straordinarie" (20-4-04) - bisognerebbe mangiare sessanta chili di alghe all'anno. Fin dai banchi delle elementari abbiamo dovuto apprendere le nozioni base sulla catena alimentare e abbiamo imparato che basta mangiare quel pesciolino che quell'alga mangiò. Nel caso concreto, senza mettere in discussione misure e livelli indicati dall'equipe dei ricercatori, per superare la soglia di rischio sarebbe più che sufficiente un giorno alla settimana di "dieta" a base di prodotti del mare. L'ipotesi non tranquillizza.



Auspichiamo che gli enti preposti alla tutela della salute pubblica si aprano all'ascolto di voci non investite dal crisma di "ufficialità" e diano risposte convincenti alle ansie della popolazione.

Auspichiamo che il presidente Masala utilizzi il poco tempo che rimane del suo mandato per assolvere il dovere istituzionale di rendere operativa la volontà espressa dal Consiglio regionale: la base Usa deve essere smantellata.



Comitato Gettiamo le Basi
per il comitato: Mariella Cao
Tel 070823498 3386132753