[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Newsletter N. 16 del 26 Aprile 2004
- Subject: Newsletter N. 16 del 26 Aprile 2004
- From: newsletter at bbs.olografix.org (Newsletter)
- Date: Mon, 26 Apr 2004 14:09:55 +0200
...................................................................... ooooooooo ooooooooo oMMMMMMMMMM"MMMMMMMMMMM MMMMMMM" "MM" "MMM MM" "MM MMM MM "MM "MMo ooo "" "" "MMo MMMM" "MMMooooMMM" Ass.ne Cul.le Telematica MMMMMMMMMM "Metro Olografix" oMMM"" """MMo Newsletter 16 26/04/04"MMM" "MMM" ...................................................................... ...................................................................... .: INFO E SOMMARIO :. ...................................................................... Questa e` la Newsletter dell'Associazione Culturale Telematica "Metro Olografix" http://www.olografix.org/ Per avere ulteriori informazioni, e per gestire la tua iscrizione, leggi http://lists.olografix.org/cgi-bin/mailman/listinfo/newsletter Non rispondere direttamente alla lista, se hai bisogno di ulteriori informazioni, scrivimi ai seguenti indirizzi newsletter at bbs.olografix.org Per consultare i numeri arretrati della newsletter leggi: http://newsletter.olografix.org/ ............................ :: IN PRIMO PIANO :: ............................ Fbi su scala globale operazione internet GABRIELE DE PALMA ............................ :: RUBRICHE :: ............................ ... VOCI DALL'UNDERGROUND ... di Stefano "neuro" Chiccarelli ... DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO ... di Marco Trotta ............................ :: TEMI E APPROFONDIMENTI :: ............................ COPYRIGHT I guardiani delle major BENEDETTO VECCHI ............................ :: TECNOLOGIA&INTERNET :: ............................ News da Mytech, Punto Informatico, Zeusnews, Apogeonline, La Repubblica ............................ :: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE :: ............................ Le ultime novità dall'associazione Metro Olografix ............................ :: CREDITS :: ............................ ...................................................................... .: IN PRIMO PIANO :. ...................................................................... Fbi su scala globale operazione internet E' la più grande perquisizione contro la "pirateria" informatica, coinvolti non solo gli Usa ma anche stati europei e asiatici. La crociata dei colossi americani in nome del diritto d'autore GABRIELE DE PALMA E' scattata ieri la più grande operazione su scala mondiale contro la pirateria online, battezzata "Operation Fastlink". In ventiquattro ore gli agenti dell'Fbi hanno condotto 120 perquisizioni in ventisette stati Usa e in altre dieci nazioni (otto europee, tra i quali non figura l'Italia, e due asiatiche: Israele e Singapore). I federali hanno confiscato duecento computer, tra cui trenta server. L'obiettivo, dichiarato a posteriori, era sgominare i "warez" che a detta dell'Fbi sono il vertice della piramide della pirateria la cui base è rappresentata dai servizi di file-sharing illegale. I "warez" sono coloro che si premurano di trasformare i cd, i dvd e i software in file che vengono poi distribuiti indirettamente (passando prima attraverso dei server protetti) ai servizi di condivisione di file tipo Kazaa. Secondo quanto riportato nel comunicato stampa emesso dal Dipartimento di giustizia Usa i warez non piratano a scopo di lucro né per profitto personale, ma "guidati dal desiderio di destabilizzare il sistema e dall'orgoglio intellettuale di essere i primi ad aggirare le protezioni sui file". Il materiale trovato sui computer ispezionati comporterebbe un danno economico per l'industria di 50 milioni di dollari. L'operazione, che ha avuto inizio col il sequestro dei computer di un distretto scolastico in Arizona, ha portato all'identificazione di 100 presunti warez, anche se nessuno è ancora stato arrestato, e al ritrovamento in uno dei server sequestrati di 65.000 file pirata. Le condanne previste per chi si rivelasse effettivamente colpevole di distribuzione illegale e su vasta scala di materiale protetto da copyright sono assai severe: cinque anni di reclusione e 1500 dollari per ogni file. A detta del Bureau non sono stati identificati gli utenti finali che hanno usufruito dei file messi online. Le premesse per una operazione internazionale di tal portata, dall'Arizona a Singapore, sono da ricercarsi nell'istituzione di una task force per la difesa della proprietà intellettuale, frutto delle pressanti azioni di lobby delle industrie dell'entertainment e del software (Riaa, Mpaa e Bsa). Il 31 marzo scorso John Ashcroft, procuratore capo del Dipartimento di giustizia statunitense, annunciava il coinvolgimento dell'Fbi nella lotta alla pirateria online, e l'annuncio era solo l'ultima tappa di una corsa alla difesa a ogni costo della proprietà intellettuale che gli Stati uniti stanno conducendo ormai da alcuni anni. Nel 1998, data di scadenza del copyright su Mickey Mouse, è stato approvato il prolungamento della protezione garantita dal copyright da 70 a 90 anni. Questa decisione ha poi avuto ripercussioni sulle legislazioni del resto del mondo. Dagli Stati uniti al vecchio continente il passo è stato breve, e lo scorso anno in Commissione Europea è stata approvata una nuova legislazione, nota come Eudc, che non è altro che una riproposizione della legge americana. La difesa a oltranza della proprietà intellettuale è stato uno dei punti su cui gli Stati uniti si sono impuntati in occasione del vertice Wto a Cancun nel settembre scorso, vertice poi naufragato miseramente. Ciononostante l'amministrazione americana ha altri modi per far accettare a tutto il pianeta la propria idea di protezione delle opere dell'ingegno: primo fra tutti i Trade Related aspects of Intellectual Property Rights (Trips), che fanno parte degli accordi che tutti gli stati devono sottoscrivere e rispettare per poter far parte del Wto. Quindi chi vuole entrare a far parte dell'Organizzazione Mondiale del Commercio deve accondiscendere ai patti stabiliti dagli Stati uniti, anche quelli sulla proprietà intellettuale. E' grazie ai Trips che Cina e India perderanno presto alcuni privilegi che gli venivano garantiti dalle legislazioni nazionali. La seconda strategia per imporre la propria visione delle cose è più diretta e consiste nella ratifica di accordi bilaterali, generalmente chiamati Free Trade Agreement (Fta). In pratica funziona cosÏ: tu piccolo stato asiatico o africano puoi avere la possibilità di un rapporto privilegiato con la più potente economia mondiale, ma solo se accetti alcune clausole. In ogni Fta finora siglato dagli Stati uniti tra le clausole c'era sempre l'applicazione delle leggi statunitensi sulla proprietà intellettuale. Un ricatto ben congeniato, quello che ha reso possibile che Operation Fastlink non fosse limitata al solo territorio statunitense. http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/24-Aprile-2004/art70.html ...................................................................... .: RUBRICHE :. ...................................................................... VOCI DALL'UNDERGROUND ... di Stefano "neuro" Chiccarelli ........................................................ Antifork hackers research virtual lab Conosciuta nel finire degli anni '90 con il nome di disLESSici, questa comunità di ricercatori tutta italiana si eí fatta conoscere molto sia nellíunderground che fuori da esso, attraverso dei talk molto interessanti a Infosecurity 2002 e a SMAU 2001. Una delle comunitaí di ricerca indipendente piuí interessante del panorama italiano è sicuramente Antifork, questa comunitaí che eí la naturale prosecuzione del progetto Dislessici, vede riunita intorno a seí alcuni dei programmatori di maggior talento nellíambito networking e sicurezza che la nostra penisola abbia mai avuto. Anche in questo caso, non ci sembra che la ricerca sia finanziata da nessun ente ufficiale, e molti di loro praticano la ricerca come interesse personale e universitario. Per capire meglio quello che fanno ci affidiamo a Nicola 'awgn' Bonelli uno dei promotori di questa iniziativa . Awgn, come nasce antifork hackers research virtual lab? Antifork Research e' un laboratorio virtuale di ricerca costituito da un insieme di hackers/coders uniti per lo sviluppo di software opensource. Nasce come evoluzione del progetto Dislessici.org sul quale abbiamo lavorato intorno alla fine degli anni 90. Dislessici e' stato uno dei primi portali underground italiani dedicati a Linux e alla sicurezza informatica, ed ha portato avanti la visione classica del termine "hacking", cercando con i fatti di restituirgli il suo significato originario. Gestire un portale, tuttavia richiede un costante impegno giornaliero, ed avendo raggiunto un buon livello di visibilita', era diventato troppo oneroso e costava troppa fatica continuare a mantenerlo up-to-date. In un breve periodo di inattivita' il sito perse molti degli abituali visitatori, e la successiva decisione di abbandonare il progetto fu inevitabile.Antifork Research affonda quindi la sue radici nel terreno fertile lasciato dalla precedente esperienza. Alcuni membri sono rimasti gli stessi, gli altri hanno tutti gravitato attorno alla comunita' formatasi nel corso degli anni e sono entrati a far parte del gruppo in maniere differenti. Antifork Research vede l'hacking come ricerca e promuove tutti gli aspetti costruttivi di questa disciplina, che sono forse quelli meno conosciuti al pubblico. Rappresenta per noi un'evoluzione naturale, nella quale siamo passati da entusiasti smanettoni a ricercatori con cognizione di causa. Siamo legati al verbo "to hack" e onestamente atterriti di fronte al misunderstanding che ancora in italia continua ad attribuire questo termine alla figura del pirata informatico. Non siamo schierati politicamente, non abbiamo sponsor, e antifork non rappresenta per noi alcuna fonte di guadagno. Dobbiamo solo un granzie a "Cosmos Network" (www.cosmos.it) un provider di Firenze che da anni continua ad offrirci housing ed hardware gratuitamente. Quanti sono i ricercatori independenti che fanno parte di antifork e cosa fanno? Attualmente antifork conta 13 membri, e la varieta' delle persone che lo costituisce e' forse la cosa piu' interessante. Il gruppo e' composto da giovani studenti del liceo scientifico, studenti e laureati in scienze dell'informazione, un laureando in ingegneria delle telecomunicazioni, uno studente di medicina, un ingegnere elettronico attualmente impiegato come ricercatore nel laboratorio di telematica all'universita' di Bari, ed altri impiegati nel settore dell'ITsec. Ognuno ha mostrato nel corso degli anni spiccate qualita' personali nell'amibito della programmazione (gnu C e assembler i386) e ottime conoscenze sia dei sistemi operativi opensource Linux/BSD che dei protocolli di rete. Sul vostro CVS ci sono diversi progetti aperti, ce ne vuoi parlare? Il CVS e' il servizio piu' importante che offriamo in primis a noi stessi. Infatti ci consente di condividere i progetti sui quali lavoriamo in gruppo. Contemporaneamente rappresenta un'interfaccia tra il nostro laboratorio virtuale ed il mondo esterno, in quanto il repository e' accessibile in lettura sia all'utente cvs anonymous che dall'interfaccia cvsweb http://cvs.antifork.org/. Offriamo gratuitamente account a chi e' interessato ad avere uno spazio sul nostro cvs server compatibilmente con il tipo di progetto da questi sviluppato, anche se al momento non abbiamo interesse ad estendere il gruppo. La cosa che più affascina del nostro repository CVS è che esso non ha alcun tipo di ordine o regola. Ogni utente rilascia sul CVS quella che può essere la sua ispirazione del momento senza che ciò si configuri necessariamente in un progetto di carattere globale. Tutto ciò rende particolarmente stimolante l'insieme, non solo per chi ne usufruisce scaricando i sorgenti, ma anche per noi stessi. Riteniamo che il continuo scambio di input sia estremamente proficuo per la crescita culturale. Ognuno porta avanti i progetti instaurando collaborazioni con altri, pur mantenendo i propri punti di vista e le proprie convinzioni. Il tutto concorre a formare un crogiuolo di mentalita', argomenti e skills che altro non e' che stimolante.Per quanto riguarda i software che stiamo sviluppando, questi spaziano da tool di programmazione, debugging, analisi statistica di hash, tool di networking e proof-of-concept. Consiglio i lettori interessati a dare un'occhiata mediante l'interfaccia cvsweb e poi eventualmente scaricare i software con l'apposita utility. Avete diverse collaborazioni internazionali e siete mirror italiano ufficiale del sito Open Source e di nessus, ci parli un po' di questa esperienza? L'esperienza collaborativa e' votata al fatto che amiamo l'opensource e la ricerca informatica. Seguiamo l'OSI (Open Source Initiative) e il Security Scanner Nessus sin dai loro albori. Non sono certo gli unici progetti a sostegno del modello di sviluppo open-source (fortunatamente!), ma ci sentiamo particolarmente legati ad essi per motivi differenti: Opensource.org promuove la stessa immagine dell'hacker-ricercatore che anche noi sosteniamo, mentre si puo' dire che Antifork Research e Nessus siano progetti "coetanei", oltre che animati dallo stesso spirito.Personalmente ho un'ottima collaborazione ed amicizia con Philippe Bourcier, un ricercatore indipendente francese attualmente responsabile di vari progetti (http://www.sysctl.org) compatibili con il nostro modo di vivere l'informatica, e per il quale siamo mirror del progetto rootkid (http://rk.cyberabuse.org/). Vi siete schierati apertamente insieme a syctl Lab per difesa dell'idea della Full disclosure ci spieghi perche' secondo te e' un'idea valida? Informazione libera ed il piu' possibile open. La full disclosure rappresenta l'unica possibilità concreta di creare un substrato culturale degno di tale nome. Sinceramente non vedo come sia possibile realizzare lo stesso obiettivo in maniera diversa poichè credo nessuno possa obiettare sul fatto che la cultura, qualunque sia il settore cui essa si riferisce, è ottenibile soltanto tramite una condivisione delle conoscenze quanto più possibile aperta. In tale ottica non vedo alternative reali alla full disclosure, sia come politica generale, che nella fattispecie, come modalita' di distribuzione/pubblicazione degli exploit-0day di cui gia' tanto e' stato detto. Non e' certo nascondendo gli errori che si impara a non commetterne piu'. Quali sono i tuoi progetti personali per il futuro e quelli di antifork? Personalmente sono impegnato a concludere il progetto sul quale sto lavorando dallo scorso settembre per la tesi di laurea, prevista entro la fine di luglio. In particolare mi sto occupando di problematiche riguardanti lo sviluppo e l'integrazione di open-router su network processor IXP12EB intel, basati su architetture multiprocessore risc. Non ho particolari progetti per il futuro se non quello di continuare a fare quello che ho sempre fatto, della ricerca. Antifork, invece, continuera' a crescere visto che i nostri interessi sono comuni a molti giovani dell'underground... Queste persone stanno per finire il periodo di formazione accademico, o sono giaí inserite nel mondo del lavoro, ma hanno sentito líesigenza di crearsi una loro comunitaí di ricerca e sviluppo indipendente che collabora con realtaí europee e mondiali, percheí in italia non cíeí ancora la cultura della ricerca e dello sviluppo? Come mai realtaí come questa non sono supportate dallo stato o dagli enti preposti alla ricerca? Queste domande rimarranno sempre senza risposta e la pubblica amministrazione italiana e le aziende continueranno ad acquistare software 'critico' come quello dei prodotti di sicurezza allíestero e nessuno si staí occupando dei 'talenti' di casa nostra. Stefano Chiccarelli ITCSecurity giugno 2003 DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO ... di Marco Trotta ........................................................ Se non ci saranno sorprese martedÏ 20 Aprile andrà finalmente in discussione il DL Urbani per la definitiva conversione in legge. La relatrice Carlucci (eh sÏ, proprio Gabriella, la showgirl ora parlamentare azzurra) ha integrato nel testo tutte le modifiche proposte. Quindi la depenalizzazione del downloading ad uso personale, che però rimane un reato amministrativo con multe dal 154 al 1032 Euro (nel DL attualmente in vigore1500 Euro). Rimangono la confisca della strumentazione informativa e la pubblicazione dei provvedimenti su giornali a tiratura nazionale con tanto di nome e cognome, ma sparisce l'articolo che prevedeva multe anche solo per le iniziative "dirette a promuovere o incentivare" le condotte sanzionate: vale a dire la possibilità di criminalizzare perfino articoli dove si descriva come funziona un sistema di scambio files tra utenti. Rimane invece il ruolo ambiguo dei provider nella raccolta dati di utenti "sospettati" di usare questi sistemi. Per questo il sen. Cortiana ha chiesto il ritiro del decreto, pur sottolineando i molti passi avanti fatti. Infatti nelle settimane precedenti l'audizione in commissione di molte realtà del settore e della società civile, avevano portato molti elementi utili. Tra queste l'Associazione Software Libero che ha sottolineato, tra l'altro, l'uso improprio del termine "decreto pirateria" (più volte usato dallo stesso ministro). A difenderne il senso ci ha pensato anche l'on. Chiaromonte, DS, già sostenitrice dell'EUCD (Carta 9/03), a dimostrazione del fronte bipartisan in parlamento che rischia oltremodo di ostacolare un sistema grazie al quale, ogni giorno, milioni di persone mettono in pratica le possibilità migliori di una società dei saperi aperta e democratica. Links: DL in discussione http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stampati/pdf/14PDL0058180.pdf Cortiana: ritirare il DL Urbani http://punto-informatico.it/p.asp?i=47827 Intervento Assoli http://serverone.firenze.linux.it/pipermail/discussioni/2004-April/ 009747.html Speriamo che non sia un pesce d'aprile in ritardo. Con una nota del 2 aprile il ministro Urbani ha chiesto ai deputati che stanno discutendo il suo decreto legge che aggrava le sanzioni contro gli utenti che scaricano materiali audiovisivi in maniera "illegale" dai sistemi P2P (Carta 12/04 e 13/04), di cancellare quelle previste a carico del "download" per uso personale. Su questa decisione hanno sicuramente pesato le oltre 30000 firme raccolte on line (http://no-urbani.plugs.it), ma anche un fronte trasversale in parlamento che ha sollevato eccezioni rispetto alla costituzionalità, alla legge sulla privacy e alle normative europee in materia. Normative delle quali fa parte, dal 9 Marzo (qualche giorno prima del DDL Urbani) proprio con la "Intellectual Property Enforcement Directive", oggetto di molte polemiche visto che è l'ennesimo tentativo di "rinforzare" gli strumenti legislativi comunitari - dopo la EUCD - sulla proprietà intellettuale mischiando insieme questioni diverse come copyright, marchi, brevetti, ecc. E con una premessa per nulla di garanzia: la relatrice era Janelly Fourtou, moglie dell'amministratore delegato della Vivendi-Universal, la più grossa multinazionale europea sui contenuti digitali. In seguito a forti contrasti sono state attenuate le misure più repressive proprio contro lo scambio di contenuti per uso personale, ma rimangono le minacce alle libertà civili grazie al fatto che le major potrebbero cominciare a chiedere ai provider i dati di chi è sospettato di scambiare file "su scala commerciale" aprendo uno scenario simile agli USA. Per questo, secondo il sen. Cortiana, occorre continuare la pressione sul DDL Urbani perché non passi anche l'altro punto controverso: il ruolo di sorveglianza dei provider nei confronti dei loro utenti. Links: P2P, la retromarcia di Urbani http://punto-informatico.it/p.asp?i=47641 Proprietà intellettuale, la UE approva http://punto-informatico.it/p.asp?i=47327 Comunicato CODE su IPED http://www.ipjustice.org/CODE//release20040309_en.shtml Oltre 20.000 firme ed una dura presa di posizione dell'associazione degli Internet Service Provider (le imprese che forniscono la connessione a internet), non ha impedito, lo scorso 22 Marzo, al presidente Ciampi di firmare il DDL di Urbani (Carta 1204) che tra i vari provvedimenti presi inasprisce le pene nei confronti di chi scarica materiale audiovisivo attraverso i sistemi "peer-to-peer" (P2P, evoluzione di Napster). Il ministro era arrivato a minacciare le sue dimissioni se non fosse stato approvato ed è andato in diretta da Fazio, su "Che tempo che fa", a spiegare le sue ragioni. In questa maniera in Italia si rischia di arrivare alla situazione che vivono già ora molti utenti negli USA dove le multinazionali che detengono i diritti per contenuti audio e video, grazie a leggi che obbligano i providers a tenere traccia delle attività dei loro utenti e a comunicarle in questi casi, mandano lettere di diffida nei confronti degli utenti di cui si sospetta l'attività "illecita". In questa maniera, nelle settimane scorse, è diventato famoso il caso di una ragazza madre, Adelita Shule, che vive col sussidio di disoccupazione ed è stata citata in giudizio dalla RIIA. E' in corso una sottoscrizione per sostenere le cause legali, ma già a centinaia di altre persone sono arrivati provvedimenti simili. La cosa grave è che pare che le major USA abbiano cominciato a spedire simili lettere anche ai provider italiani e questo nonostante sia stata adottata di recente una direttiva europea, in aperto contrasto con il decreto Urbani, che pur con molti limiti lasciava alcuni diritti. Per chi vuole saperne di più su P2P e legislazione: http://www.newglobal.it/p2p Links Il dopo Urbani http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=2949&numero=479 Urbani tiene duro ma è assediato http://punto-informatico.it/p.asp?i=47484 ...................................................................... .: TEMI E APPROFONDIMENTI :. ...................................................................... COPYRIGHT I guardiani delle major BENEDETTO VECCHI L'ossessione per la sicurezza nazionale gioca brutti scherzi, perché porta a giudicare ogni comportamento secondo lo schema "amico-nemico". Se infatti viene applicato alla proprietà intellettuale, l'effetto è esilarante. Due funzionari statunitensi hanno cosÏ commentato l'operazione internazionale contro la duplicazione "illegale" di musica, video e software denominata Fastlink. Il primo, in forza alla Fbi, ha parlato di una specie di Spectre libertaria che opera nell'ombra per violare la legislazione sul copyright allo scopo di "destabilizzare" il sistema. Il secondo, stipendiato dalla Motion Picuture Association, ha parlato di ieri come "un buon giorno per il lavoro creativo e artistico". Al di là dell'ossessione "securitaria" che le anima, entrambe le dichiarazioni rivelano il pensiero mainstream sulla proprietà intellettuale. Il copyright, i brevetti e l'economia del logo non sono più un diritto individuale, ma sono proprietà dell'impresa ed è per questo motivo che sono elementi centrali nella produzione culturale. In altri termini, la proprietà intellettuale serve ad arricchire le corporations dell'intrattenimento, lasciando le briciole agli autori. Di conseguenza, il giorno dell'operazione Fastlink non aiuterà certo il lavoro creativo, ma rafforzerà il potere delle imprese su chi produce quei "manufatti artificiali". La proprietà intellettuale è dunque uno strumento giuridico per sfruttare meglio il lavoro creativo degli autori. L'operazione di polizia di ieri mette inoltre in evidenza che la costituzione di una task-force globale in difesa della proprietà intellettuale, che ha il corollario nei trattati bilaterali tra gli Stati uniti e altre nazioni o in quelli internazionali, non è più un ipotesi, ma una realtà operativa. L'operazione di ieri è quindi da considerare come una prova generale di quello che attende il cybernauta nel futuro: proibizionismo e raffinati strumenti di controllo e repressione dei comportamenti individuali. Fastlink istituzionalizza una verità oramai nota: la frontiera elettronica cessa di essere un territorio libero per diventare un territorio aspramente conteso tra chi considera l'accesso al divertimento un diritto inalienabile e chi quel diritto lo vuol farlo pagare a colpi di polizia e di denaro sonante. http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/24-Aprile-2004/art72.html ...................................................................... .: TECNOLOGIA&INTERNET :. ...................................................................... Rilasciata la nuova versione di MuSE Grazie al lavoro di dyne.org e FreakNet Medialab e' finalmente disponibile la versione 0.9 (COTURNIX) di MuSE (Multiple Streaming Engine), applicazione che permette di trasmettere in rete uno streaming audio e realizzare quindi un radio su internet. Le novita' introdotte da questa versione sono molte e di fondamentale importanza: e' adesso possibile usare come sorgenti audio file wav e altri formati non compressi, il supporto a codifica e decodofica dal formato ogg-vorbis e' stato notevolmente migliorato e ci sono significative ottimizzazioni nel cuore del sistema che rendono l'applicazione molto piu' performante (anche grazie ad un miglior supporto alla profilazione del programma). Altro importante passo avanti e' l'aggiornamento di alcune delle interfacce di gestione del programma, finalmente e' possibile avere il copia ed incolla sull'interfaccia grafica e sono disponibili le internazionalizzazioni, quindi anche i non anglofili potranno approfittare di questo gran programma. Per avere maggiori informazioni su questo programma, disponibile per svariate piattaforme unix-like, e per poterlo scaricare e' disponibile la pagina http://muse.dyne.org .: Punto Informatico :. DL Urbani, tra le sanzioni il carcere I provider respirano dopo il passaggio di un emendamento che cancella contestate disposizioni. Governo battuto in Aula ma ciò che passa, e preoccupa i giuristi, è la responsabilità penale per chi condivide file protetti http://punto-informatico.it/p.asp?i=47897 Il Grande Drago sputa fuoco sulla rete Gli artigli delle agenzie di controllo del regime stritolano sempre più la libertà di milioni d'utenti internet. Si inaspriscono la censura e il controllo cinesi. Shangai nel mirino http://punto-informatico.it/p.asp?i=47904 Fibra belga sotto controllo Assomiglia al Carnivore americano il nuovo sistemino intercetta-tutto che verrà sperimentato dal 25 aprile in poi in Belgio. La polizia assicura: per ora il test soltanto su nostre linee internet http://punto-informatico.it/p.asp?i=47910 Crollano i cartelli del warez Mega-operazione della polizia americana. Il Dipartimento di Giustizia corona una lunga indagine contro le più agguerrite bande del mondo del software sprotetto http://punto-informatico.it/p.asp?i=47905 Docenti tra web e firma elettronica Il nuovo programma per l'aggiornamento delle graduatorie ministeriali per i docenti non di ruolo mette a disposizione una interfaccia web oltre al possibile utilizzo di una firma elettronica monouso http://punto-informatico.it/p.asp?i=47909 Processori, la UE interpella l'Italia La Commissione intende capire se è vero che nel nostro paese, come anche in Germania, Francia, Austria, Olanda e Finlandia, gli acquisti del settore pubblico favoriscano i chip di Intel http://punto-informatico.it/p.asp?i=47908 Microsoft, i perché della decisione UE In un rapporto di circa 300 pagine vengono spiegate le motivazioni che hanno portato alla scelta dell'Antitrust europeo di imporre a Microsoft un nuovo Windows e una multa stellare http://punto-informatico.it/p.asp?i=47911 AMD entra nel tempio di Linux L'OSDL può contare ora fra i suoi membri anche il chipmaker di Sunnyvale, impegnato nell'accelerare grazie anche alla comunità Linux la diffusione di applicazioni ottimizzate per Opteron http://punto-informatico.it/p.asp?i=47900 .: Zeusnews :. Appello per il software libero L'Associazione Software Libero fa circolare in Rete una bozza di appello ai candidati per le Europee e le Amministrative perché sostengano e favoriscano il software libero e le libertà digitali. http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=3017&numero=999 Governo battuto sul decreto Urbani La Camera ha approvato un emendamento dell'opposizione. http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=3012&numero=999 Carta d'identità elettronica solo su Windows La Free Software Foundation Europe contesta il progetto italiano di Carta d'Identità Elettronica: i programmi per accedere alla carta sarebbero proprietari e resi disponibili solo su sistema operativo Microsoft. http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=3004&numero=999 Linux rimpiazza Windows nel Comune di Roma Seguendo le orme di molte altre città europee e non, Roma ha deciso di affidarsi al software libero. http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=2989&numero=999 .: La Repubblica :. L'ha scoperta un ricercatore di Milwaukee, sarà resa nota domani Può bloccare le macchine che gestiscono il traffico della Rete Falla nel cuore di Internet I governi corrono ai ripari di ALESSIO BALBI http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/scienza_e_tecnologia/vulne/ vulne/vulne.html L'ex monopolista denuncia attacchi al database dei clienti Le aggressioni avvenute sfruttando una vulnerabilità ora risolta Hacker nel sito Telecom 187.it A rischio la privacy degli utenti Il problema, segnalato da una società esterna è durato dal 10 marzo al 5 aprile. Una "falla piuttosto comune" di ALESSIO BALBI http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/scienza_e_tecnologia/telecomhack/ telecomhack/telecomhack.html Nella Dilnqnet-list indicati i nomi dei contribuenti "infedeli" e le somme che l'amministrazione ha accertato Usa, gogna web per gli evasori Liste pubblicate su Internet L'iniziativa segnalata in Italia dalla rivista dell'Agenzia delle entrate http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/scienza_e_tecnologia/gognaweb/ gognaweb/gognaweb.html .: Apogeonline :. Problema di sicurezza per i prodotti wireless di Cisco di Dario D'Elia L'azienda californiana, specializzata nel networking, consiglia ai suoi clienti di aggiornare i software di alcuni prodotti per WLAN e servizi e-business http://www.apogeonline.com/webzine/2004/04/16/01/200404160101 .: Il Manifesto :. In Cina la Rete è sotto sorveglianza In Cina navigare in Internet non è pratica agevole. L'ultima notizia sulle restrizioni della Rete arriva da Shanghai. La municipalità locale ha infatti deciso di dotare gli internet-cafe di microcamere di sorveglianza e software specialistici per controllare l'afflusso di pubblico e monitorare i loro movimenti informatici. Inoltre gli avventori che intendono collegarsi a internet, prima di mettersi davanti al computer, dovranno prima identificarsi. Per i cinesi l'obbligo è di registrarsi con il loro numero di carta di identità, mentre agli stranieri sarà richiesta la registrazione del passaporto. La direttiva, approvata dall'amministrazione Cultura, radio, cinema e televisione della più grande metropoli cinese, pretende con questo provvedimento di impedire l'accesso ai siti vietati dal governo. Chi infatti oserà navigare in acque proibite sarà immediatamente identificato grazie a un messaggio inviato a un centro di supervisione preposto ai controlli. Ma per il governo cinese quali sono le pagine web da bollare col marchio X? La campagna è partita ufficialmente contro i siti pornografici o "superstiziosi" (bandite le pagine web dei Falun gong), ma in realtà si estende anche alle pagine on-line della Bbc e di Amnesty International. http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/24-Aprile-2004/art68.html ...................................................................... .: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE :. ...................................................................... Ogni lunedÏ sera la sede dell'associazione resterà aperta dalle ore 21,30 per incontrarsi, conoscersi, discutere, smanettare. Per chi vuole passare un po' di tempo con noi, l'appuntamento è in via Nazionale Adriatica Nord, 92 - Pescara Riferimenti utili alla pagina http://metro.olografix.org/sede.html Associazione Culturale Telematica "Metro Olografix" http://www.olografix.org :: info at olografix.org ...................................................................... .: CREDITS :. ...................................................................... a cura di Loris "snail" D'Emilio http://www.olografix.org/loris/ Hanno collaborato a questo numero: Stefano "neuro" Chiccarelli http://www.olografix.org/neuro Nicola "djbatman" Di Battista http://www.olografix.org/djbatman Marco Trotta matro at bbs.olografix.org ...................................................................... ...................................................................... Ø UNREGISTERED Version of PostMan for Wildcat 5.x
- Prev by Date: Del Mondo Kurdo n10
- Next by Date: si puo' manifestare per la pace sotto ricatto?
- Previous by thread: Del Mondo Kurdo n10
- Next by thread: si puo' manifestare per la pace sotto ricatto?
- Indice: