ancora scontri a Gaza, uccise due bambine



fonte: La repubblica on line

Violenta e prolungata incursione dei militari a Beit Lahya. Nel pomeriggio
ucciso ragazzo di 16 anni. Sedici i morti in tre giorni
Gaza, l'esercito israeliano uccide due bambine palestinesi


Scontri nella Striscia di Gaza

GAZA - Due bambine palestinesi, una di 4 e l'altra di 9 anni, più un ragazzo
di 16 anni sono le ultime vittime di una lunga, (tre giorni) sanguinosa
incursione dell'esercito israeliano a Beit Lahya, nel nord della Striscia di
Gaza.

I soldati israeliani erano entrati a Beit Lahya per rappresaglia a dei colpi
di razzi Qassam sparati contro dei coloni ebrei provenienti, per l'esercito
di Israele, dalla cittadina. L'ingresso dei mezzi corazzati ha scatenato la
reazione palestinese e per tre giorni si sono susseguiti violenti scontri.
Oggi, nel pomeriggio, le truppe corazzate dell'esercito israeliano hanno
iniziato a ritirarsi e sono state attaccate a colpi di pietra dai
palestinesi. Durante uno di questi scontri i militari hanno sparato
uccidendo un ragazzo di sedici anni.

Poi, sempre nel corso del ritiro delle truppe i soldati hanno sparato ancora
facendo le due piccole vittime. La più piccola delle due bambine, Asma Abu
Kleyk, è morta soffocata per aver respirato i gas lacrimogeni lanciati dai
soldati e finiti dentro la sua cameretta mentre la più grandicella, Mona Abu
Tabak, è stata mortalmente colpita da un proiettile al torace. Due morti che
portano a sedici il numero complessivo delle vittime durante l'incursione a
Beit Lahya.

Le truppe che si sono ritirate da Beit Lahiya sono poi entrate nel sobborgo
di al-Nada dove hanno distrutto alcune ettari di coltivazioni e fatto
saltare in aria un centro di assistenza per disabili e un'abitazione. Altri
dieci edifici, tra cui un asilo nido e una scuola, sono stati danneggiati.
Un portavoce dell'esercito ha detto che il centro per disabili è stato raso
al suolo perché "più volte utilizzato da terroristi per sparare" contro le
forze israeliane.