Appello per Falluja



FERMIAMO IL MASSACRO DI FALLUJIA

470  morti
1200 feriti, di cui 243 donne e 200 bambini
Questa la prima stima al ribasso degli attacchi

10 Aprile 2004, da Baghdad occupata

Dall'inizio dell'escalation della violenza il popolo iracheno, specialmente
a Fallujia, sta vivendo un disastro umanitario. Le forze di occupazione
hanno messo sotto assedio la citta'. Piu' di 470 morti e 1200 feriti.

Fallujia e' stata bombardata con aerei da combattimento F-16 ed elicotteri
armati con bombe a grappolo e mortai.

Ambulanze sono state prese di mira dai cecchini americani. Molti aiuti
umanitari,
destinati soprattutto agli ospedali, sono stati bloccati dalle truppe di
occupazione. Altre macchine cariche di medicinali hanno dovuto aggirare
i blocchi passando per strade secondarie. Una volta entrati in Fallujia
i volontari si sono trovati sotto il fuoco incrociato.

Nessun corridoio umanitario e' stato concesso.

Un cessate il fuoco e' stato annunciato e la popolazione ha cominciato ad
abbandonare la citta', ma improvvisamente il fuoco e' ricominciato e molti
sono rimasti allo scoperto intrappolati nella citta'. Gli sfollati ? una
colonna di 10 km con molte donne e bambini - si sono visti chiuse le strade
per raggiungere i villaggi vicini ed in centinaia hanno passato la notte
nel deserto.

Le migliaia di famiglie che sono rimaste intrappolate in Fallujia sono alle
prese con la mancanza d'acqua, cibo e medicinali. Gli operatori sanitari
continuano a lanciare appelli per avere accesso ad ossigeno, anestetici,
antibiotici e sangue.

La comunita' internazionale, le Nazioni Unite, la Comunita' Europea non
possono rimanere semplici spettatori del massacro di Fallujia e della
repressione
 che sta terrorizzando la popolazione irachena.

La comunita' internazionale deve prendere una posizione ferma e chiedere
con forza e determinazione di fermare il massacro in Fallujia e di
rispettare
le convenzioni internazionali esigendo l'immediata apertura di un corridoio
umanitario che permetta l'entrata dei soccorsi, l'evaquazione dei feriti
e la fuoriuscita della popolazione.



Un Ponte Per
Consorzio Italiano di Solidarita'
CCIPP  Francia
Iraqi Solidarity Project - Canada
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