PAX CHRISTI - non bombe sulle moschee ma gesti di riconciliazione



 Pax Christi Italia



No alle bombe sulle moschee, sì alla riconciliazione

Venerdì santo, proponiamo gesti di amicizia in tutte le moschee italiane





Chi ha deciso questa guerra, ne risponderà alla propria coscienza, a Dio e
all'umanità. Chi ha deciso che perfino i luoghi di preghiera sono obiettivi
strategici, chi ha deciso di bombardare anche una moschea in Iraq per
uccidere coloro che vi si sono rifugiati ha definitivamente deciso che non
esistono santuari di pace, spazi di riconciliazione, luoghi di intima
ricomposizione, di sofferta invocazione, di coraggiosa e profetica verifica
del nostro agire. L'uomo non ha più dove rifugiarsi, non ha più dove essere
accolto, non ha più dove riconoscere gli errori e ricominciare, l'uomo non
ha più dove sognare e progettare, l'uomo non ha più dove ascoltare il
proprio Dio e abbracciarlo. All'uomo resta solo la fuga, la paura, la rabbia
e il desiderio di vendetta. Non possiamo più permettere che siano solo le
armi a risolvere le crisi. Non possiamo più permetterci di calpestare la
proposta evangelica della nonviolenza e del perdono.



Ecco perché oggi venerdì santo, giorno della passione di Gesù, guardando al
crocifisso denunciamo un divario, evidente e insormontabile, fra chi, nella
propria debolezza, vive ed esercita la forza dell'amore per gli uomini e per
Dio, e chi nello spiegamento della propria forza militare e mortale vuole
rendere gli altri deboli, e in definitiva, vuole eliminare anche Dio. C'è
una distanza incolmabile fra chi è disposto a spendere la vita per il bene
di ogni uomo e di ogni donna e in questo rintraccia il senso della propria
esistenza su questa terra e chi è pronto a immolare la vita (propria e degli

altri) sull'altare degli interessi, dell'economia, del potere, della
supremazia.



Questo vogliamo testimoniare ai nostri fratelli mussulmani e crsitiani,
nient'altro che il vangelo di Gesù. Non è possibile questo ripetersi
continuo di ingiustizia e di morte, per noi cristiani questo è il tempo
della speranza,  la Pasqua è simbolo concreto di pacificazione tra l'uomo e
Dio, la  passione di Cristo in queste giornate così cariche di violenza è
oggi ancora una volta la passione dei popoli che vivono il terrore della
guerra .



Facciamo un invito alle comunità cristiane: offrite un gesto di solidarietà
e vicinanza ai fratelli musulmani portando alle loro moschee, oggi venerdì
santo un segno di riconciliazione, un ramo di ulivo e una bandiera con i
colori della pace, primavera dell'uomo. Unitevi a loro nell'invocare la pace
e la giustizia.



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