Processo Genova G8 - Quinta udienza



Quinta udienza del processo ai 26 manifestanti accusati di devastazione e
saccheggio per i fatti relativi alle contestazioni al G8 del luglio 2001.
L'udienza si è aperta con le questioni di ammissibilità delle prove
dell'accusa (ossia i tre dvd) da parte di 12 avvocati della difesa. Le
eccezioni poste, anche se varie ed articolate, hanno preso in esame
sostanzialmente alcuni elementi: il fatto che i tre dvd siano in realtà
un'insieme di clip anche di pochi secondi estratte arbitrariamente da
documenti più ampi; dei quali non è possibile reperire la fonte in quanto
molti risultano donazioni di anonimi ai R.O.S.; che il montaggio di queste
clip, da parte del pool diretto dall'ispettore della Polizia Municipale
Vincenzo Corda, sia stato operato secondo una "traccia" promossa dalla
Procura; che il montaggio preveda sottotitoli fin troppo espliciti del
tentativo di ricostruire una versione dei fatti non aderente alla realtà ma
solo funzionale a provare la pesantissima accusa di devastazione e saccheggio.
E' in base a questi elementi che, secondo le difese, questo materiale non
può essere considerato documento probatorio, ma semmai un atto del
procedimento.
La corte sceglie di rigettare tutte le eccezioni presentate, tranne quella
riguardante i sottotitoli che non verranno presi in considerazione quali
prove.
Successivamente è iniziata la visione "in silenzio" dei primi due dvd.
Alle ore 15:00 la corte si è aggiornata a martedì 13 aprile quando verrà
mostrato in aula il terzo dvd, finirà l'esame da parte dei p.m. del primo
teste Vittorio Corda e si passerà al controesame da parte della difesa,
contestualmente i tre dvd verranno riguardati e commentati in aula.

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