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[Metamorfosi] Terra Futura
- Subject: [Metamorfosi] Terra Futura
- From: Agenzia Metamorfosi <agenzia at metamorfosi.info>
- Date: Sun, 4 Apr 2004 22:40:11 +0200
Inviamo i comunicati stampa di domenica 4 aprile, giorno di chiusura di Terra Futura. Questi gli argomenti: Piu' di 35mila visitatori, appuntamento al 2005 Guido Bertolaso su protezione civile e cittadinanza attiva Dal movimento piu' impegno sul limite del pianeta. Interventi di Giulietto Chiesa, Wolfgang Sachs, Vandana Shiva, Tonio Dell'Olio La moneta per non comprare e il supermercato "etico" Grazie per l'attenzione. ------------------------------------- TERRA FUTURA: PIU' DI 35MILA VISITATORI, APPUNTAMENTO AL 2005 Biggeri (Fondaz. Responsabilità Etica): Insieme, nelle città, nella società civile, nelle imprese e nelle istituzioni, è possibile rendere concreto un futuro sostenibile. Più di 35 mila visitatori nelle quattro giornate di manifestazione, oltre 50 appuntamenti culturali, tra convegni, dibattiti, seminari e 400 i relatori intervenuti; più di 250 gli stand dell'area espositiva. Grande frequentazione dei convegni e folla vivace tra gli stand e gli spazi di animazione all'aperto per questa prima edizione di Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità che si chiude oggi alla Fortezza da Basso di Firenze. Ecoefficienza, chimica verde, agricoltura biologica, mobilità: queste le sfide da vincere per imprese ed istituzioni. A Terra Futura si sono confrontate con le reti del consumo critico, il commercio equo, i gruppi d'acquisto e tutte le pratiche dal basso che cercano di ripensare il nostro stile di vita quotidiano. Ugo Biggeri, presidente della Fondazione Responsabilità Etica e tra gli organizzatori di Terra Futura, individua uno dei principali meriti dell'iniziativa di Firenze proprio "nella contaminazione tra le diverse esperienze di sostenibilità sociale ed ambientale. In questi quattro giorni abbiamo dimostrato che vivere bene e con meno risorse è possibile a cominciare da noi stessi, come cittadini, consumatori, imprenditori, amministratori. Abbiamo il compito di lavorare insieme per costruire un modello di sviluppo che metta al centro la persona e l'ambiente, coniugando scelte personali, politiche e di investimento, con la qualità della produzione e dei rapporti sociali all'interno e all'esterno del ciclo economico". Terra Futura è stato anche uno spazio aperto alle buone pratiche: sono stati 3000 i chili di farina di Libera venduti ai visitatori di Terra Futura al posto del biglietto d'ingresso: una farina prodotta a Corleone, con frumento coltivato in terreni confiscati alla mafia dalla cooperativa Lavoro e non solo, socia di Arci di Libera e di Banca Etica. Il ricavato servirà a finanziare il lavoro di trebbiatura della prossima estate. Appuntamento alla primavera 2005. A TERRA FUTURA -Guido Bertolaso: « La protezione civile lavora dentro la società civile e si riconosce in essa. Basta con le decisioni calate dall'alto: bisogna sporcarsi le mani, incontrare la gente e spiegare i progetti» Valorizzare il rapporto diretto con i cittadini, l'impegno della protezione civile e delle associazioni di volontariato, per costruire politiche e interventi dal basso, partendo dalle reali esigenze delle persone: questi i temi trattati a Terra Futura - Fortezza da Basso, Firenze, nel convegno "La Cittadinanza attiva per la protezione civile", a cura dell'Arci. «La protezione civile è sbilanciata verso la cittadinanza attiva, verso l'impegno concreto, piuttosto che verso la politica: è questo che dà fastidio alla classe dirigente, così critica per il fatto che "tanto potere sia affidato a un tecnico" - da questa riflessione parte l'intervento di Guido Bertolaso, capo del Dipartimento della Protezione civile italiana». «La protezione civile lavora dentro la società civile e si riconosce in essa, collabora e dipende dai sindaci - continua Bertolaso - ma va al di là del colore politico di ciascuno, è presente dove serve, dove c'è bisogno; ad altri spetta il compito di risolvere i problemi e di progettare politiche di prevenzione. Noi lavoriamo con i fatti, per riuscire a fare chiarezza». E soffermandosi sull'attuale questione dello smaltimento dei rifiuti in Campania: «La gente protesta perché nessuno li ha informati su come s'intendeva risolvere un problema così ordinario. Non è più il tempo di imporre le cose dall'alto, bisogna incontrare le persone e spiegare le politiche in programma, bisogna sporcarsi le mani, prendere impegni e rispettarli. In Campania lo Stato è assente, perché ha perso di credibilità. Compito di chi è a servizio dello Stato è, quindi, cercare di ricostruire questa credibilità e spiegare come funziona. lavorando in squadra con le istituzioni, i sindaci, i prefetti e le regioni, per un impegno che parta dal basso e arrivi fino ai vertici, dove si fanno le leggi». «Firenze ha 21 associazioni di protezione civile, con 250 volontari permanenti e 2500 da mobilitare in caso di emergenza, ma non tutti i Comuni italiani hanno questa situazione. - ha sottolineato Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell'Anci nazionale- Spesso le calamità naturali avvengono nei comuni più piccoli, dove non ci sono volontari per le emergenze. E' necessario, quindi, intervenire qui. Il volontariato, l'associazionismo, l'impegno sociale sono indispensabili ma guai se pensassimo che possono sostituire le istituzioni: queste realtà sono forti solo se anche le istituzioni pubbliche sono forti». TERRA FUTURA: DAL MOVIMENTO PIU' IMPEGNO SUL LIMITE DEL PIANETA Giulietto Chiesa, Wolfgang Sachs, Vandana Shiva, Tonio Dell'Olio: gli interventi dei membri del Comitato di garanzia di Terra Futura concludono il programma culturale della quattro giorni "Penso che Terra Futura rappresenti un tentativo di uscire dalla crisi presente, e di risolvere la contraddizione per cui le risorse sono limitate e i bisogni artificialmente dilatati» Giulietto Chiesa, introducendo la tavola rotonda degli esperti che hanno garantito i contenuti culturali dell'evento, definisce così la prima mostra convegno internazionale dedicata alle buone pratiche di sostenibilità: «Forse l'informazione non parla abbastanza di manifestazioni come queste, ma sono convinto che le cose importanti non emergano subito, ci vuole del tempo». Tonio Dell'Olio, presidente di Pax Christi, sceglie un personaggio del Vangelo come immagine della crisi presente: "Il cieco Bartimeo, nascosto dalla calca, gridava lungo la strada perché Gesù, passando, si accorgesse di lui. Le stesse persone che lo schiacciavano lo sgridavano per quel vociare. Anche i Paesi del Sud del Mondo gridano, e i Paesi ricchi, che li opprimono con il Wto, li armano fino ai denti e non rimettono i loro debiti, li sgridano quando il livello del conflitto esplode. Terra Futura insegna a mettersi in ascolto del grido: dobbiamo farlo, altrimenti non saremo tanto diversi da chi intende esportare la "democrazia" in tutto il mondo». Anche il movimento new global, però, deve fare un passo in avanti e imporre ai primi posti della propria agenda d'azione il problema della sopravvivenza del pianeta: ne è convinto Wolfgang Sachs del Wuppertal Institut e presidente del Comitato di garanzia di Terra Futura, che interviene con una vena polemica: «L'assenza di questo tema rischia di far regredire il movimento agli anni Settanta, parlando di giustizia senza coniugare nel contempo la finitezza della terra». E, secondo Sachs, non esiste più distinzione politica tra destra e sinistra: «La vera differenza è tra chi ha ormai realizzato la limitatezza delle risorse e chi vive ancora nel far west dell'utopia». Gandhi, il padre della non-violenza, diceva che «la terra può produrre a sufficienza per soddisfare i bisogni di tutti, ma non tanto per saziare l'ingordigia di alcuni». Lo evoca Vandana Shiva, direttore della Fondazione indiana per la Scienza, tecnologia ed ecologia, attaccando la voracia delle multinazionali che stanno alimentando un indebitamento di 2 triliardi di dollari a carico del popolo indiano: «Nessuno parla della guerra nascosta che, negli ultimi 3 anni, ha visto 25mila contadini suicidi per i debiti contratti con l'acquisto di prodotti industriali brevettati per la coltivazione dei campi». E ancora denuncia un governo che raccoglie voti sbandierando la propria fedeltà alla religione hindu, ma, sviluppando la nuova rete autostradale, «oggi ammazza le vacche sacre che "intasano" le strade da riempire con le auto sacre». Se per i paesi del nord del mondo lo sviluppo sostenibile è possibile, Shiva avverte: «Per i paesi del Sud lo sviluppo è un lusso che non possiamo permetterci. I finanziamenti internazionali vogliono privatizzare l'economia indiana, l'acqua dei nostri fiumi e dei nostri laghi, ma la madre Gange non è in vendita!». Vandana Shiva da Terra Futura lancia un appello per combattere la demagogia degli interessi nascosti dietro alla produzione di Ogm: «Non è questo cibo che risolverà i problemi della fame nel mondo». TERRA FUTURA - LA MONETA PER NON COMPRARE E IL SUPERMERCATO "ETICO" Firenze, 4 aprile - "La legge non punisce gli spacciatori di monete inesistenti": si chiama Zeuro (= zero euro) ed è una moneta di cartone, in tutto simile a 10 euro. Si mette nel portafogli, al posto delle vere banconote , e quando si apre il portafogli serve a far riflettere: ho bisogno davvero di ciò che sto comperando? Il mio acquisto è sostenibile? A Terra Futura le pratiche di consumo critico passano di tasca in tasca, e la Campagna Bilanci di Giustizia - Rete Lilliput regala il suo Zeuro, la "non moneta per la giornata del non acquisto", che si celebra ogni anno in novembre in più di 65 Paesi del mondo, una vera e propria "moratoria delle compere" per prendere coscienza del proprio livello di abitudine al consumismo. Ma se l'acquisto è davvero indispensabile, a breve, i consumatori sensibili alla sostenibilità dei propri stili di vita avranno una possibilità di scelta in più. Dopo l'estate si apriranno i cantieri del primo Supermercato Arcobaleno, macro-aree espositive e commerciali di grandi dimensioni, che verranno aperti a cominciare dalle grandi città, e nelle quali si potranno trovare tutti i progetti e i prodotti più avanzati del settore bio e a basso impatto: dagli alimentari ai pannelli solari, dai vestiti con fibre ecologiche agli abiti riciclati, dalla macchina a idrogeno fino alla bio-architettura. Il progetto, voluto da Banca Etica, una decina di organizzazioni no profit che hanno progetti commerciali ad alto potenziale etico ed eco-efficiente, tra le quali Ecor, Bds e Lush. Prima apertura: Milano.
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