Lettera da Claudia a peacelink.it



Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

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Alla Spettabile Attenzione del Peacelink

Gli eventi che si stanno susseguendo davvero terribili e dolenti, ci portano a riflettere che se vogliamo che tutto quest'odio, che tutto questo male abbia finalmente fine, dobbiamo farci forti nell'amore che vive nel cuore d'ogni uomo e nella dottrina della non violenza. L'errore più grave che si sta commettendo e che si è sempre commesso, è quello di ritenere che la violenza, elemento degenerante che guasta la vita degli uomini, si possa combattere con altra violenza. Forza e coercizione sono solo principi di dolore, ad essi è possibile opporsi solo con amore e rispetto verso i singoli individui e dei popoli per intero. Lo Stato, ogni Stato per esempio si basa sempre sulla violenza e sull'ingiustizia, come rapporto tra ineguali, tra governanti e governati. Non esiste uno Stato migliore di un altro, e per questo si deve fare di tutto per combattere le occupazioni che si prodigano in altri Stati che hanno diritto quanto i nostri, d'essere liberi ed indipendenti. E per fare questo si deve rifiutare anzi opporsi in ogni modo per principio assoluto di non violenza, di collaborare con gli strumenti negativi di cui tutti gli Stati fanno uso, e cioè abolendo gli eserciti, braccio armato che vige in tutti gli Stati, così solo si potrà costituire la pace radicale in tutto il mondo e per tanto si condanna la guerra, che non ha merito alcuno di chi sia il vincitore e chi la vittima. Noi chiediamo che si fermino tutte le guerre e che siano soppressi cominciando dalla nostra Italia gli eserciti, perchè finchè vige l'uno non si potrà avere mai la pace, perchè esso è sinonimo d'odio tra fratelli, che contrariamente vorrebbero amarsi e riavvicinarsi dimentichi del male che c'è stato e che v'è. Ma poichè i governi desiderano che tutte queste incomprensioni proseguano, che tutte queste atrocità non abbiano fine, per una questione di potere e di ricchezze, calpestando l'umanità ed i sentimenti d'amore che animano le genti del popolo. Si mascherano dietro false parole e promesse che sono meschine menzogne, che nè pagano le conseguenze solo i più deboli e cioè tutti noi. Noi chiediamo espressamente non solo che si ritirino gli eserciti dalle Nazioni occupate come l'Iraq, l'Afganistan o la Cecenia ma che siano aboliti del tutto, anzi alcuno dovrebbe non solo, non prendere parte alle spedizioni, ma non svolgere assolutamente il servizio militare. Perché finchè si costruiranno armi, vi sarà odio, sangue e dolore..E noi invece adesso sentiamo solo la necessità d'appacificarsi e di chiedere perdono a chi ha subito tanta sofferenza, e parlo di tutti i nostri fratelli che sono considerati inferiori e perciò sono sottomessi e schiacciati dal tacco dello straniero. Noi chiediamo col cuore agli Stati Uniti e alle Nazioni Unite di accelerare i tempi perchè si ricostruisca uno Stato dell'Iraq libero e indipendente, e che quanto prima si conclude l'inumana guerra cui siamo stati tutti vittime, altrettanto si chiede alla Federazione Russa di fare con la Cecenia che è davvero vergognoso come quei poveri figli debbano pagare ingiustamente per l'indifferenza nostra e per l'ambizione crudele di chi li opprime. Chiudiamo definitivamente questo periodo di terrore, ma per farlo assumiamoci le nostre responsabilità, condannando chi fa una politica egoistica ed ipocrite, che istiga violenza velando il tutto dietro false bontà, e facendo apparire solo colpevoli chi se utilizza metodi efferati, lo è per disperazione e perché ispirati da chi vuole comandare dimentichi della fraternità che lega l'Occidente all'Islam, di cui siamo una sola cosa, un unico mondo ove si deve convivere con amorevolezza..Ci appelliamo ai governi perché si abbia un'uguaglianza pari con tutti i popoli, e perché si costituisca una vera pace priva di menzogne e di violenze, quindi che s'impegnino a liberare l'Iraq, la Cecenia, la Palestina e tutte le Nazioni che sono retrocesse e oppresse, che non si pensi mai che si abbia qualche rancore sui nostri a noi tanto cari fratelli.
Distinti Saluti
Claudia Conti