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Scorie Nucleari e Basi Militari - Comunicato stampa
- Subject: Scorie Nucleari e Basi Militari - Comunicato stampa
- From: "La Pergamena" <lapergamena at tiscali.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Sun, 21 Mar 2004 01:36:14 +0100
COMUNICATO STAMPA A tutti i mezzi di informazione, con preghiera di massima diffusione. Referendum su Scorie Nucleari e Basi Militari in Sardegna - Raccolta firme Il Comitato Oristanese per i Referendum contro le scorie nucleari e le basi militari comunica che dalle ore 17,00 di lunedì 22 marzo nella Piazza Eleonora di Oristano sarà allestito un banchetto per la raccolta di firme contro le scorie nucleari e sulle basi militari in Sardegna. Il primo "Firma po firmai is scorias" chiede se si vuole abrogare la legge regionale n. 8 del 19 giugno 2001 che, in pratica, permette di equiparare le scorie nucleari ad un qualsiasi altro normale rifiuto ".di origine extraregionale da utilizzarsi esclusivamente quali materie prime." . Con la firma proposta dal referendum sarà possibile impedire che in Sardegna arrivino migliaia di tonnellate di scorie altamente inquinanti e pericolose costituite dai residui dei fumi delle acciaierie. Con la scusa di estrarre da essi piccole quantità di materiali utili vengono smaltiti rifiuti di cui altri si disfano e lasciano nel nostro territorio migliaia di tonnellate di residui tossici con il loro contenuto di metalli pesanti, estremamente nocivi per il territorio e per gli esseri viventi, dei quali possono modificarne addirittura il Dna. Il secondo, invece, "Firma po firmai sa bomba" chiede di esprimersi sulla presenza di basi militari straniere con armamento nucleare in Sardegna. E' chiaramente un invito ai Sardi a firmare contro la presenza della Base Militare Usa per "sommergibili atomici" a La Maddalena, che agisce fuori dal quadro Nato e da qualsiasi controllo dell'Italia. Chiama i Sardi a decidere sul proprio territorio e a mobilitarsi per impedire che la Sardegna sia costretta ad assumersi il doppio ruolo di complice e vittima di decisioni imposte "dall'alto". Complice perché la Base di La Maddalena fa parte di quell' ".insostituibile meccanismo per l'esercizio della leadership Usa (.) e per la proiezione della potenza e dell'influenza americana attraverso l'Atlantico e oltre." (come afferma il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti nel suo Rapporto al Congresso del 1998 riguardo alle politiche Nato), confermando, suo malgrado, la nostra come isola aggressiva e minacciosa, perno strategico per il controllo armato dell'area mediterranea da cui partono anche incursioni di guerra (vedi la guerra all'Iraq) al completo sostegno di politiche economiche funzionali ad interessi che non ci appartengono e ci penalizzano. Vittima perché le Basi Militari, oltre quella de La Maddalena, con l'espropriazione delle sue aree più belle e il suo asservimento alle esigenze della "monocultura di guerra", condannano l'Isola a subire crimini ininterrotti contro il suo ambiente e attentati continui alla sicurezza del suo popolo e della salute dei suoi abitanti (vedi uranio impoverito). La presenza di tali Basi ha un impatto estremamente negativo anche sull'economia locale perché rubano terre da coltivare, pascolo per gli allevamenti, mare per i pescatori e coste e aree di grande importanza naturalistica per il turismo. "A un anno di distanza in Iraq la guerra continua a mietere vittime". "A un anno di distanza in Medio Oriente la pace è più lontana che mai". "A un anno di distanza il mondo è un luogo meno sicuro e più ingiusto". Così recita il documento diffuso dal Comitato Nazionale "Fermiamo la guerra" nell'aderire all'appello dei pacifisti statunitensi per l'oceanica manifestazione tenutasi (ieri/oggi) in tutto il mondo contro la guerra. E noi, con le parole del "Comitato Sardo Gettiamo Le Basi", diciamo che "Costruire la pace significa anche smantellare le basi della guerra, l'industria della guerra, i poligoni degli eserciti". Informazioni presso Libreria "La Pergamena" di Oristano - 0783.75058 - la pergamena at tiscali.it
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