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rassegna del 2\3\2004
- Subject: rassegna del 2\3\2004
- From: "giuseppe scano" <useppescano at virgilio.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Wed, 03 Mar 2004 17:55:36 +0100
dalla nuova del 2\3\2004 cronaca di Olbia Incontro tra la Regione, il ministero dell?Ambiente e i tecnici delle Asl: via ai controlli Radioattività, oggi giorno decisivo Alla Maddalena un vertice sui rischi della presenza nucleare -------------------------------------------------------------------------------- LA MADDALENA. Oggi è il giorno della verità. Almeno si spera. Oggi, alla Maddalena arriveranno, a mezzogiorno, il presidente della Regione Italo Masala (foto a sinistra), l?assessore all?Ambiente Emilio Pani (foto a destra), l?assessore alla Sanità Roberto Capelli. Insieme a loro, il direttore generale del ministero dell?Ambiente Cosentino, i rappresentanti dell?Apat (Agenzia problemi ambiente servizi tecnici), dell?Icram (Istituto cultura ricerche scientifiche tecnologiche applicate al mare) e dell?Arpas (Agenzia Regionale protezione ambiente Sardegna). In più, il presidente del Parco Cualbu e rappresentanti della Marina italiana. e Politici e funzionari regionali e statali che incontreranno, per un vertice tecnico, i responsabili delle Asl. Obbiettivo: fare il punto sullo stato della salute delle acque e dell?ariadella Maddalena; capire come sarà possibile accertare eventuali rischi radioattivi,
dopo gli allarmi seguiti all?incidente al sottomarino americano Hartford, dopo i prelievi dell?istituto francese che aveva denunciato la presenza in quantità fuori dalla norma del Torio. (a.n.) __________________________________________________________________ dall'unione sarda del 2\3\2004 cronaca Gallura La Maddalena. Posizione controcorrente espressa dal rappresentante di Forza Italia a Palazzo Sciuti «Un atto di disprezzo verso la popolazione» Mozione del consigliere provinciale Giudice per dire no al raddoppio della base Alla vigilia del vertice con il presidente Masala, convocato per dare risposte sulla reale situazione in materia di radioattività, si rafforzano le iniziative contro il raddoppio della base statunitense nell?isola di Santo Stefano. La più significativa è quella assunta dal consigliere provinciale Giulio Giudice, maddalenino, eletto in una lista di Forza Italia, che ha presentato una mozione contro il raddoppio delle strutture e delle superfici a favore della Marina militare degli Stati Uniti. Secondo il progetto è prevista la realizzazione complessiva di opere per oltre 52mila metri cubi. Giudice, che parla anche a nome della commissione provinciale all?ambiente e ai lavori pubblici, da lui presieduta, esprime gravissima preoccupazione per il comportamento tenuto dall?amministrazione comunale maddalenina e da quella regionale e dal Governo. E denuncia lo stato di pericolo e di allarme creato dal presunto aumento di malattie di tipo tumorale e di altre gravi patologie riscontrate nella popolazione di La Maddalena e delle aree limitrofe. Il consigliere provinciale maddalenino va giù pesante e non esita a porre in evidenza «l?insipienza, l?omertà e l?ottusità, anche sul piano formale, dimostrata da rappresentanti politici che hanno evitato di prendere posizione, nei termini giuridicamente corretti, in Consiglio regionale contro un vero e proprio abuso in materia di diritto internazionale». Secondo Giudice «la base Usa non fa parte degli accordi Nato ed è, comunque, estranea agli accordi di difesa dell?Unione europea, come pure agli accordi assunti dal Consiglio e dal Parlamento europei in ordine ai principi di difesa comune». Proseguendo nella proposta di ordine del giorno, il consigliere provinciale afferma che la realizzazione del progetto riguardante la base Usa «è un vero e proprio atto di sopruso, di offesa e di disprezzo nei confronti delle popolazioni residenti, che hanno espresso una volontà del tutto contraria». Secondo Giudice, del caso dovrebbe occuparsi la Corte di giustizia della Comunità europea «su richiesta della Regione Sardegna e, in particolare, del Comitato europeo delle regioni, che ha dimostrato di essere molto attivo, come è accaduto in occasione dell?inquinamento delle coste della Galizia». La mozione si chiude con la richiesta di un ordine del giorno, con il quale il consiglio provinciale di Sassari decida di attuare iniziative connotate da reale incisività ed in grado di scuotere l?opinione pubblica. Piero Bardanzellu La Maddalena Pdci e Wwf «Cualbu ha perso l?occasione per tacere» La segreteria cittadina del Partito dei Comunisti Italiani ha diffuso uncomunicato molto critico nei confronti del presidente dell?Ente Parco, Gianfranco
Cualbu. Lo spunto è dato dalla risposta che quest?ultimo ha dato al presidente gallurese del Wwf reo di aver prelevato dei campioni di alga nelle acque del Parco. La segreteria del Pdci ritiene vergognoso che «oggi il signor Cualbu, in nome della legge e del regolamento del Parco, come lui tienea precisare, bacchetta e vuole addirittura denunciare l?associazione ambientalista
per essersi occupata della salute pubblica dei maddalenini, dei galluresi e dei sardi tutti». La nota sottolinea ancora che quando «un sommergibile a propulsione nucleare si schianta sugli scogli, porta via pezzi di roccia, lascia sul posto vernice e materiale ferroso, si registra presenza di sostanze radioattive nelle acque antistanti la base Usa di Santo Stefano» all?Ente Parco tutti tacciono. Se però il Wwf «effettua un prelievo di pochi grammi di alga rossa, e segnala l?inquietante innalzamento dei valori radioattivi assistiamo alle vergognose dichiarazioni di un signore che, messo sulla poltrona di presidente del Parco nazionale dell?Arcipelago da un ministro molto distratto, vuole far sentire la sua voce. Sarebbe stato più apprezzato un intervento sul problema della radioattività, sull?ampliamento delle strutture di Santo Stefano e sul potenziamento della base Usa». La conclusione del commento dei Comunisti italiani è che «su tutto questo noi sappiamo interpretare il suo silenzio: ha taciuto allora, avrebbe fatto bene a tacere adesso. Una grande occasione perduta per stare zitto. Quei campionamenti avrebbe dovuto commissionarli lui per rispettare la carica che, visti i risultati, gli è stata immeritatamente conferita». (f. n.)
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