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La Maddalena, approvata la mozione del governo Nuovo sì alla base Usa
- Subject: La Maddalena, approvata la mozione del governo Nuovo sì alla base Usa
- From: "giuseppe scano" <giuseppe_scano at hotmail.com>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Fri, 27 Feb 2004 15:42:46 +0100
dalla nuova sardegna del 27\2\2004 Sì all'ampliamento della base la Camera approva la mozione Dure le reazioni dell'opposizione. Ermete Realacci parla di «decisione arrogante e subalterna» Giacomo Sanna: «Un insulto all'autonomia dell'isola» ROMA. Il centrodestra che sostiene il governo Berlusconi ieri alla Camera ha detto sì all'ampliamento da 52mila metri cubi della base per sommergibili nucleari di Santo Stefano. Né l'incidente dell'Hartford né la denuncia sulla presenza in mare di torio 234 in misura 400 volte superiore ai valori normali hanno fatto cambiare parere alla maggioranza. I deputati hanno dunque approvato (a maggioranza) la mozione sulla destinazione della base militare della Maddalena. Approvate anche alcune parti delle altre tre mozioni presentate dalle opposizioni, votate per parti separate. Dure le reazioni dell'opposizione. Ermete Realacci parla di «decisione arrogante e subalterna». «Un atto di una gravità senza precedenti», ha aggiunto Mauro Bulgarelli, deputato dei Verdi. Giudizi pesanti anche in Sardegna: «È un insulto all'autonomia della Sardegna - ha commentato Giacomo Sanna, capogruppo sardista in consiglio regionale - la subalternità politica del centrodestra isolano non ha limiti». Il governo, che tramite il ministro per la Difesa Antonio Martino ha avallato il progetto di ristrutturazione e ampliamento della base proposto dal comando Usa, non dovrà cambiare atteggiamento. Il documento del centrodestra lo vincola «a mantenere gli impegni sottoscritti dall'Italia con gli Stati Uniti, nell'ambito della storica alleanza fra i due paesi, anche nel quadro della Nato». Il governo dovrà quindi «portare avanti la realizzazione della riqualificazione del punto di appoggio logistico dell'isola di Santo Stefano secondo il progetto già approvato». Con il parere favorevole del sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi, sono sono state approvate anche alcune parti delle tre mozioni delle opposizioni a firma Violante, Deiana, Mastella. Sono le seguenti. La Camera impegna il governo a «mantenere i livelli occupazionali già garantiti al personale civile dell'arsenale militare e ad assicurare la piena fruibilità e conservazione paesaggistico-naturale del parco nazionale dell'arcipelago della Maddalena». Il governo dovrà inoltre impegnarsi ad «adottare iniziative dirette a tutelare gli interessi e il diritto alla salute della popolazione locale» e a «predisporre e rendere pubblico un completo piano di emergenza e un conseguente piano di evacuazione specificamente adatti alle condizioni di un 'isola». Le reazioni negative al voto del centrodestra non si sono fatte attendere e puntuali hanno criticato pesantemente il voto della Camera. «La situazione è già critica - attacca Ermete Realacci, presidente di Legambiente e deputato della Margherita - La presenza di una base nucleare come quella di Santo Stefano è assolutamente incompatibile con il luogo in cui si trova: il Parco nazionale rappresenta una risorsa e un patrimonio preziosissimo in uno dei tratti di mare più belli e frequentati del Tirreno, per non dire della popolazione che abita l'arcipelago. Ogni volta che un sottomarino si muove espone l'area ad altissimi rischi. E l'incidente di qualche mese fa lo dimostra in modo lampante. Da queste premesse il governo, sostenuto dalla maggioranza, trae come illogica conseguenza l'ampliamento della base. E lo fa rincorrendo l'approvazione degli Stati Uniti e svilendo al ruolo di sudditi i sardi». «Giusto sabato scorso - ricorda a proposito Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna - c'è stata un'imponente manifestazione della società civile a Cagliari per chiedere la chiusura della base. Per non dire della vigorosa protesta del Consiglio regionale che è arrivato a chiedere addirittura le dimissioni del ministro Martino». (r.o.)
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