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RossoNotizieNet n. 48 - 20 febbraio 2004
- Subject: RossoNotizieNet n. 48 - 20 febbraio 2004
- From: "associazione culturale punto rosso" <puntorosso at puntorosso.it>
- Date: Sat, 21 Feb 2004 00:32:18 +0100
ROSSONotizieNet numero 48 - 20 febbraio 2004 _____ periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso _____ Sommario Iniziative - Si è costituito il Comitato Fermiamo la Guerra nazionale per organizzare la manifestazione del 20 marzo - Milano: prossime iniziative del Comitato Fermiamo la Guerra di Milano - Milano: spettacolo su Genova 2001 e incontro con Haidi Giuliani (19-22 febbraio) - Milano: dibattito sul crack Parmalat (6 marzo) - Pavia: dibattito verso il 20 marzo (26 febbraio) - Vimodrone: dibattito in vista del 20 marzo (3 marzo) - Magenta: dibattito sul dopo Mumbai (10 marzo) Libera Università Popolare - Prossimi corsi, primo semestre 2004 Materiali - Chiapas: dieci anni dopo di Emilio Molinari Novità Edizioni Punto Rosso _____ Si è costituito il Comitato FERMIAMO LA GUERRA Il 20 marzo una grande manifestazione nazionale a Roma Rispondendo all'appello dei pacifisti americani, fatto proprio dal Forum di Bombay, per fare del 20 marzo prossimo - ad un anno dall'invasione dell'Iraq - una giornata di mobilitazione mondiale contro la guerra, per la fine dell'occupazione e il ritiro delle truppe occupanti, per la pace in Medio Oriente, anche in Italia si è cominciato a lavorare all'organizzazione di questa giornata. Si è costituito ieri, sulla base di appelli convergenti, il comitato organizzatore nazionale che raccoglie le tante sigle che diedero vita al grande 15 febbraio di un anno fa e che come allora si chiamerà "Comitato fermiamo la guerra". Il Comitato ha deciso di promuovere il 20 marzo una manifestazione nazionale a Roma che partirà alle 14 da Piazza della Repubblica per concludersi a Piazza San Giovanni. La giornata sarà preparata da 3 carovane della pace che partiranno il 28 febbraio - 2 dal Nord e 1 dal Sud - che attraversando l'Italia raggiungeranno Roma confluendo nel corteo. Negli stessi giorni 4 carovane, con partecipanti italiani ed europei, raggiungeranno Iran, Iraq, Turchia/Kurdistan, Palestina/Israele. Il Comitato Organizzatore invita le organizzazioni, le reti, i movimenti, i gruppi spontanei, i cittadini e le cittadine a costruire insieme, in tutta Italia, la partecipazione di massa al corteo del 20 marzo e di segnalare la propria partecipazione mandando la propria adesione a: <mailto:adesioni at fermiamolaguerra.it> adesioni at fermiamolaguerra.it Ad oggi hanno aderito al comitato organizzatore: Altragricoltura; Arci; Ass. Aprile; Ass. Cult. Punto Rosso; Ass. Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli; Ass. Obiettori Nonviolenti; Attac - Italia; Beati i costruttori di pace; Brescia Social Forum; Campagna Sdebitarsi; Carta; Casa dei Popoli di Roma; Cgil; Collettivo Vagabondi di Pace; Comitato di Solidarietà con Cuba; Comitato Salaam ragazzi dell'olivo -MI; Comitato contro le guerre Conegliano; Comunità San Benedetto al Porto -GE; Confederazione Cobas; CUB; Convenzione permanente donne contro la guerra; Democrazia Popolare; Federazione dei Verdi; Fiom; Firenze Social Forum; Fondazione Cinema nel Presente; Fondazione Culturale Responsabilità Etica; Forum Ambientalista; Forum Contro la Guerra; Fondazione Culturale Responsabilità Etica; Fondazione Cinema nel Presente; Forum Mondiale Alternative; Forum donne Prc; Gazzella Onlus; Giovani Comunisti; Gruppo Abele; ICS; il manifesto; Legambiente; Liberazione; Libera; Manitese; Marcia Mondiale delle Donne; Movimento delle e dei Disobbedienti; Movimento Internazionale della Riconciliazione; Movimento Palestinese per la Cultura e la Democrazia; Partito della Rifondazione Comunista; Rete Lilliput; Rete Ebrei Contro l'Occupazione; Rivista Alternative; Rivista Erre; Rivista Guerra&Pace; SinCobas; Sinistra Ds per il Socialismo; Sinistra Giovanile Nazionale; Tavola della pace (di cui fanno parte: Cisl, Agesci, Acli, Pax Christi, Arci, Cgil, Emmaus Italia, Cipsi, Coord, naz. Enti locali per la pace, Focsiv, ManiTese, Legambiente, Lega per i diritti dei popoli, Francescani del Sacro Convento di Assisi, Centro per la pace Forlì/Cesena, Fivol, Ics, Banca Etica, Ass. per la pace, Peacelink, Sdebitarsi, Beati i costruttori di pace, Mfe, Cnca, Associazione delle Ong, Forum del Terzo Settore); Tavolo Bastaguerra; Tavolo Cultura Sociale ed Arte; Tavolo Migranti dei Social Forum; Terre des Hommes; Trasform! Italia; Unione degli Studenti; Unione degli Universitari; Un ponte per; Wilpf. E' in funzione una segreteria organizzativa che risponde ai numeri 0641609228 - 0641609217 email info at fermiamolaguerra.it Per adesioni: adesioni at fermiamolaguerra.it Per sottoscrizioni: C/C n. 511640 presso Banca Etica, Abi 05018 Cab 12100, intestato a Arci N.A. - Comitato Fermiamo La Guerra, causale "Manifestazione 20 marzo" Appelli, documenti, adesioni e informazioni disponibili su: www.fermiamolaguerra.it Roma, 18 febbraio 2004 _____ Fermiamo la Guerra di Milano Nelle prossime settimane - in vista della manifestazione del 20 marzo e per rilanciare l'impegno per il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq e contro il "muro dell'apartheid" in Palestina - ci saranno diverse iniziative del Comitato Fermiamo la Guerra di Milano (a cui Punto Rosso partecipa) che ci sembra importante segnalare. In ogni caso segnaleremo le singole iniziative volta per volta. * MARTEDI' 24 FEBBRAIO dalle ore 17.00 alle 20.00 PRESIDIO DI INFORMAZIONE E PROTESTA CONTRO IL MURO DELL'APARTEHEID Largo Cairoli/via Dante - Milano * LUNEDI' 1 MARZO alle ore 18.00 PRESIDIO-MANIFESTAZIONE PER IL RITIRO DEI SOLDATI ITALIANI DALL'IRAQ (da definire) * LUNEDI' 1 MARZO alle ore 21.00 TAVOLA ROTONDA con le forze politiche sul ritiro dei soldati e la manifestazione del 20 marzo (da definire) * VENERDI' 12 MARZO alle ore 21.00 (data da definire) Incontro pubblico con una esponente del movimento statunitense contro la guerra e con un'irachena dell'associazione delle donne *LUNEDI' 15 MARZO dalle ore 20.00 c/o PalaSesto - Sesto S.Giovanni "PAROLE E MUSICA CONTRO LA GUERRA" - 2° EDIZIONE (programma ancora in definizione) _____ TeatrodellaCooperativa dal 19 al 22 febbraio 2004 Associazione Teatrale Pistoiese presenta GENOVA 01 di Fausto Paravidino con Simone Galdolfo, Nicola Pannelli, Antonia Truppo regia Filippo Dini "Luglio 2001, Genova, il G8: i fatti, le speranze, la paura, la rabbia. Fausto Paravidino - uno dei più interessanti giovani drammaturghi della scena italiana - racconta uno degli episodi più tragici della nostra storia recente: Metafora e tragedia. Il teatro è il luogo della metafora, il palcoscenico è la metafora della terra, gli attori sono la metafora degli uomini, una commedia è una metafora della storia. Quella di Genova 01 non è una scrittura ma una trascrizione. Genova è la fine del melodramma e l'inizio della tragedia. Non nella realtà, nella percezione della realtà. Noi siamo tra quelli che hanno percepito la tragedia con Genova. Percepire la tragedia vuol dire farla finita con le cazzate, mettersi nell'ottica di farla finita. Non vuol dire diventare migliori, ma volerlo sì. La differenza tra la tragedia e il melodramma è che alla fine della tragedia non cambi canale perché la tragedia sei tu. Continua dentro di te. Noi facciamo apologia di tragedia, proselitismo tragico, non so se è reato, spero di no. Se fosse non mi stupirei, si cerca di diventare grandi. " (Fausto Paravidino) domenica 22 febbraio 2004 al termine dello spettacolo incontro con HAIDI GIULIANI Ingresso Intero ¤ 12,00 Ridotto ¤ 8,00 Orari: giovedì - sabato ore 21.00 / domenica ore 16.30 (durata: 80 min.) Per informazioni e prenotazioni: Teatro della Cooperativa - Via Hermada 8 Milano Tel 02.6420761 02.64749997 _____ CRACK PARMALAT: UNA STORIA DI ORDINARIO NEOLIBERISMO, TRA DECLINO INDUSTRIALE E FINANZIARIZZAZIONE DELL'ECONOMIA Il crack Parmalat, dopo quello Enron, Worldcom e Cirio, ripropone all'attenzione di tutti la crisi del modello neoliberista e la necessità di contrastare la finanziarizzazione dell'economia, che sottrae risorse produttive collettive consegnandole alla speculazione finanziaria. Occorre ridare primato alla politica sull'economia, attraverso forme pubbliche di controllo e tassazione della circolazione monetaria e finanziaria, attraverso la lotta ai paradisi fiscali. Ma è in campo anche la necessità di una ridefinizione della politica industriale del nostro Paese per approfondire l'idea di una nuova economia pubblica e partecipata. MILANO - SABATO 6 MARZO 2004 - ORE 14-19 CAMERA DEL LAVORO DI MILANO, CORSO DI PORTA VITTORIA 43 Ne discutiamo con : MARIO AGOSTINELLI Forum Mondiale delle Alternative RICCARDO BELLOFIORE Docente di Economia Università di Bergamo ANTONIO LARENO Segr. Camera del Lavoro di Milano ROBERT DENIS Giornalista francese, esperto di paradisi fiscali ANDREA GRECO Giornalista economico di "Repubblica" MARCO BERSANI ATTAC Italia Organizza : ATTAC Milano in collaborazione con LavoroSocietà (area programmatica Cgil Milano), Associazione Culturale Punto Rosso-Forum Mondiale delle Alternative e altri in via definizione _____ La federazione provinciale del P.R.C di Pavia organizza un pubblico dibattito dal titolo: Dal World Social Forum di Mumbai: 20 MARZO 2004: LA NOSTRA LOTTA PER UN ALTRO MONDO POSSIBILE. RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE DALL' IRAQ! Giovedì 26 febbraio - ore 21 - Presso la Camera del Lavoro - Via D. Chiesa - Pavia Presenta Giuseppe Abbà - Segr.Prov.P.R.C. di Pavia Interverranno: Mario Agostinelli - Forum Mondiale delle Alternative Mario Santini - Segr.Gen.Camera del Lavoro di PV Nicoletta Pirotta - Forum sociale delle donne Gianni Vaggi - Doc. Ec. dello sviluppo Univ. di Pavia nel corso dell'iniziativa sarà proiettato un video inedito sul forum mondiale di Mumbai _____ MERCOLEDI 3 MARZO 2004 PRESSO LA SALA "C.PORTA" DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI VIA C. BATTISTI 56 A VIMODRONE ORE 20.45 - VIDEO DEL FORUM SOCIALE MONDIALE - MUMBAI 2004 ORE 21.15 - DIBATTITO PUBBLICO "Le ragioni della giornata di mobilitazione globale contro la guerra del 20 marzo" Presiede: Enzo GALATIOTO - Coordinatore PUNTO ROSSO Vimodrone interventi di: Vittorio AGNOLETTO - Cons. Int. FSM Luigi VERDERIO - Assessore Servizi Sociali Vimodrone Roberto MAPELLI - ATTAC Italia Marco MESSINEO - Consigliere Comunale P.R.C. Vimodrone organizza: Associazione Culturale PUNTO ROSSO di Vimodrone <mailto:ass.puntorosso.vimo at email.it> ass.puntorosso.vimo at email.it _____ La Libera Università Popolare di Magenta organizza il 10 marzo 2004 - ore 21,00 Presso sala Convegni IDEAL - Vle Piemonte 10 - Magenta Una pubblica serata sul tema: DOPO IL FORUM SOCIALE MONDIALE DI MUMBAI DEL 2004 Una riflessione alla presenza di due testimoni diretti: *Giorgio RIOLO dell'Associazione Culturale Punto Rosso di Milano *Mario PORTANOVA Giornalista del DIARIO Nella serata è prevista anche la proiezione di un video che porterà anche noi dentro il Forum di Mumbai C o o r d i n a n o *Filomena Battipaglia *un rappresentante del M.o.s.f. LUP - Libera Università popolare di Magenta Con la collaborazione del Milano Ovest Social Forum Come contributo alle spese organizzative, si potrà offrire 1 euro. _____ LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE _____ La Lup - Libera Università Popolare - è completamente autofinanziata. Per partecipare ai corsi, oltre alla quota di iscrizione singola, occorre fare la tessera annuale che costa 3 Euro. Tutti i nostri relatori (dai giovani studiosi ai professori universitari) insegnano gratuitamente, fatto salvo il rimborso delle spese. Per questo i corsi, riservati agli associati hanno una minima quota di iscrizione (10-20 Euro per i blocchi da 4 lezioni; 25-35 Euro per i blocchi da otto lezioni). è comunque nostra ferma intenzione non respingere nessuno per motivi economici. Ci appelliamo alla responsabilità etica di ognuno in merito alla propria quota: chi è impossibilitato a pagare potrà comunque seguire i corsi. La Lup è ospitata dall'Associazione Culturale Punto Rosso Prossimi Corsi - Primo semestre 2004 Qui di seguito trovate i prossimi corsi della Lup in ordine di data per quanto riguarda i corsi monografici sulla crisi del liberismo e sulle sue alternative. In ultimo trovate un corso speciale a dieci anni dalla morte di Franco Fortini Dipartimenti "Ernst Bloch", "Patrice Lumumba", "Rosa Luxenburg". Corsi monografici sulla crisi del liberismo e sulle sue alternative. Politica, Economia, Società, Movimenti. LA CRISI DEL LIBERISMO E DELLA GLOBALIZZIONE Durata: 8 incontri. Luogo: Punto Rosso Orario: 18.30-20.30. Quota di partecipazione: 25 euro Giovedì 4 Marzo. La recessione mondiale in atto dal 2000. Le cause. Relatore: Christian Marazzi (Univrsita' di Bellinzona) Mercoledi' 10 Marzo. La caduta della domanda mondiale. Relatore: Andrea Fumagalli (Universita' di Pavia) Mercoledì 17 Marzo. Il declino dell'egemonia economica americana. Relatore: Andrea Fumagalli (Università di Pavia) Mercoledì 24 Marzo. I nuovi assetti della divisione internazionale del lavoro Relatore: Christian Marazzi (Università di Bellinzona) Mercoledì 31 marzo. Crisi del liberismo? Che cosa non regge da un punto di vista strettamente economico. Relatore: Mario Deaglio (Università di Torino) Mercoledì 7 Aprile. La guerra globale. Il rapporto tra guerra e crisi del liberismo. Relatore: Andrea Fumagalli Mercoledì 14 Aprile. Gli esiti possibili della crisi. Relatore: da definire Mercoledì 21 Aprile. Esiti "alternativi". Le chances di un economia mondiale multipolare. Relatore: Alessandro Santoro (Università di Milano) Gli USA: CARATTERISTICHE DI UNA LEADERSHIP Durata: 4 incontri. Luogo: Punto Rosso Orario: 18.30-20.30. Quota di partecipazione: 10 euro Relatore: Fabrizio Eva Giovedì 11 Marzo. Gli USA come leader politici e militari mondiali. Giovedì 18 Marzo Gli USA come locomotiva economica mondiale. Giovedì 25 marzo Il modello sociale USA. Giovedì 1 Aprile. L'esportazione del modello sociale USA. Il tutto con confronti con la società europea e con altre impostazioni culturali (Cina, Giappone, Africa, India, America Latina). Inoltre saranno ampiamente utilizzato materiali visivi. IL MOVIMENTO E LA POLITICA Durata: 5 incontri. Orario: 18.30-20.30. Luogo: Punto Rosso. Quota di partecipazione: 15 euro Lunedì 15 Marzo I movimenti sociali di fronte alla crisi della globalizzazione e del liberismo. Relatori: Emilio Molinari (Punto Rosso - Fma), Roberto Biorcio (Università di Milano) Lunedì 22 Marzo I movimenti e la politica alla vigilia delle elezioni europee. Relatore: Vittorio Agnoletto (cons. int. FSM) Lunedì 29 marzo Oltre l'evento. I progetti per una riforma del Forum Sociale Mondiale e dei Forum continentali e regionali. Realtori: Josè Luiz Del Roio (Punto Rosso - Fma), Lisa Clark (Beati costruttori di pace) Lunedì 5 aprile I rapporti tra il movimento dei movimenti e gli altri grandi soggetti sociali. Relatori. Angelo Pedrini (Cub), Alberto Vitali (Pax Christi) Lunedì 19 Aprile Il problema dei "risultati". Quali possibilità per i movimenti di essere realmente incidenti ed efficaci? Relatori: Mimmo Porcaro (Saggista), Donatella Della Porta (Università di Firenze), Marco Bersani (Attac) ECONOMIE ALTERNATIVE E PRATICHE DI DEMOCRAZIA DAL BASSO Durata: 6 incontri. Orario: 18.30-20.30. Luogo: Punto Rosso. Quota di partecipazione: 20 euro Venerdì 2 Aprile. Le reti di economia solidale. Relatore: Josè Luiz Del Roio (Punto Rosso- Fma) Venerdì 9 Aprile. Il commercio equo e solidale. Relatori: Stefano Magnoni (Ctm), Federico Ceratti (Acea) Venerdì 16 Aprile. La finanza etica in Europa e in Italia. Relatrice: Sabina Siniscalchi (Fondazione Culturale Banca Etica) Venerdì 23 Aprile. I gruppi di acquisto solidale e le Banche del tempo. Relatori: Mario Vitiello (Attac), Maurizio Bardi (Banca del tempo). Venerdì 30 Aprile. Pratiche di democrazia partecipativa. Relatori: Salvatore Amura (Rete Nuovo Municipio), Giorgio Ferraresi (Politecnico di Milano, da confermare) Venerdì 7 Maggio. Pratiche di autorganizzazione nel mondo del lavoro. Relatori: Oscar Marchisio (Università di Bologna), Andrea Fumagalli (Università di Pavia). STORIA DEL PENSIERO POLITICO. LA TEORIA POLITICA DELLO STATO NEL NOVECENTO. Durata: 4 incontri. Orario: 18.30-20.30. Luogo: Punto Rosso. Quota di partecipazione: 10 euro Giovedì 8 Aprile Max Weber e la teoria politica dello stato. Relatore: Fulvio Papi (Università di Pavia) Giovedì 15 Aprile Hans Kelsen e la teoria giuridica dello stato. Relatrice: Ilaria Dal Canton (Università di Pavia) Giovedì 22 Aprile Carl Schmitt e Walter Benjamin: lo stato d'eccezione. Relatore: Augusto Illuminati (Università di Urbino) Giovedì 29 Aprile H. Arendt e la filosofia politica dello stato moderno. Relatrice: Laura Boella (Università di Milano) LA CRISI DEL SISTEMA SOCIALE Durata: 6 incontri. Luogo: Punto Rosso. Orario: 18.30-20.30. Quota di partecipazione: 20 euro Martedì 20 Aprile. La dissociazione tra razionalità tecnico-economica e culture: si può ancora parlare di "società"? Relatore: Roberto Biorcio (Università di Milano) Martedì 27 Aprile. Inadeguati a che cosa? Fenomenologia della vergogna. Relatrice: Silvia Vegetti Finzi (Università di Milano) Martedì 4 Maggio. Gli effetti di lungo periodo del neoliberismo e delle nuove forme di lavoro. Relatrice: Giovanna Procacci (Università di Milano) Martedì 11 Maggio. Dalle tecniche "orizzontali" del controllo sociale ad un ritorno a forme di coercizione e repressione più tradizionali attraverso gli apparati dello stato Relatore: Salvatore Palidda (Università di Milano) Martedì 18 Maggio. Il supporto culturale di questo ritorno a forme "hobbesiane" di controllo sociale. Relatrice: Oscar Marchisio (Università di Bologna) Martedì 25 Maggio. Le possibilità oggettive dell'autonomia e dell'autorganizzazione. Relatrice: Giovanna Procacci (Università di Milano) STORIA DEL PENSIERO POLITICO. TEORIE POLITICHE DELL' ALTERNATIVA: IL DIBATTITO CONTEMPORANEO Durata: 5 incontri. Orario: 18.30-20.30. Luogo: Punto Rosso. Quota di partecipazione: 15 euro Giovedì 13 Maggio John Rawls e la teoria della giustizia. Relatore: Giuseppe Pirola (gesuita, docente filosofia Aloisianum) Giovedì 20 Maggio Antonio Negri e il potere costituente. Relatore: Vittorio Morfino (Università di Milano) Giovedì 27 Maggio Il dibattito tra Niklas Luhman e Jurgen Habermas. Relatore: Giancarlo Pizzi (Università di Parigi) Giovedì 3 Giugno Jurgen Habermas ed Etienne Balibar: l'idea di Europa Relatrice: Teresa Pullano (Università di Parigi) Giovedì 10 Giugno Slavoj Zizek e l'idea di rivoluzione. Relatore: Federico Rahola (traduttore) Dipartimento di Storia della Filosofia "Ernst Bloch" LA FILOSOFIA ATTRAVERSO LE GRANDI OPERE: Quattro grandi opere del marxismo occidentale Durata: 4 incontri. Luogo: Punto Rosso. Orario: 18.30. Quota di partecipazione: 15 Euro Martedì 1 giugno Storia e coscienza di classe di G. Lukacs Relatori: Mapelli Roberto e Giorgio Riolo Martedì 8 giugno Dialettica dell'illuminismo di Adorno e Horkeimer Relatore: Giorgio Giovannetti Martedì 15 giugno Il principio speranza di E. Bloch Relatore: Giuseppe Pirola Martedì 22 giugno Leggere il capitale di L. Althusser Relatore: Vittorio Morfino Dipartimento di Letteratura "Franco Fortini" "Se tu vorrai sapere..." - Franco Fortini 1994-2004 Un ciclo di incontri sulla figura di Franco Fortini, a dieci anni dalla morte, si giustifica innanzi tutto con la volontà di riaffermare l'importanza, anzi la centralità della sua opera nella cultura - italiana e non solo - contemporanea. Fortini è un intellettuale che sentiamo attuale, anche se (o soprattutto perché) il dibattito ideologico d'oggi sembra allontanarsi dalle tematiche dei suoi scritti. Più specificamente, ci sembra poi necessario mettere a fuoco i contenuti puntuali di una sterminata attività "in pubblico" la cui ricchezza si presta alle più arbitrarie forzature e deformazioni. Vorremmo cioè, abbastanza modestamente, illustrare "che cosa ha detto veramente" Franco Fortini, senza eccessive ambizioni interpretative, limitandoci a fare il punto sulla fisionomia generale del personaggio. La struttura dialogica degli incontri (lezioni di un esperto coordinate da un discussant) si incaricherà del resto di far maturare il momento problematico attraverso la pratica del dibattito. Durata: 6 incontri. Luogo: Punto Rosso. Orario: 18.30-20.30. Quota di partecipazione: 20 euro Mercoledì 28 Aprile Fortini poeta Relatrice: Elisa Gambaro (ricercatrice) Mercoledì 5 Maggio Fortini educatore. Relatore: Luigi Carosso (insegnante) Mercoledì 12 Maggio Fortini, la guerra, la pace Relatore: Ennio Abate (scrittore e saggista) Mercoledì 19 Maggio Fortini intellettuale Relatore: Gianni Turchetta (Università di Milano) Mercoledì 26 Maggio Fortini politico Relatore: da definire Mercoledì 9 Giugno Tavola rotonda ore 21 Sono invitati: D'Elia, Raboni, Luperini, Rossanda, Brioschi. Coordina gli incontri: Paolo Giovannetti (Università di Milano) _____ MATERIALI _____ Chiapas 10 anni dopo. (E tante, tantissime domande in sospeso) di Emilio Molinari Sono tornato in Chiapas dopo una assenza di tre anni dedicati a Porto Alegre e al Movimento. Sono tornato per il 1°Gennaio 2004, cioè per i 10 anni dall'insurrezione zapatista del 1994 che tutti consideriamo l'inizio del Movimento stesso. Sono tornato con il ricordo di quel lontano 1994 quando in quattro, primi ed unici parlamentari, ( il sottoscritto, Giovanni Russo Spena, Nichi Vendola, Claudio Fava ) sbarcammo a S. Cristobal de las Casas occupata dall'esercito messicano e con la memoria dei successivi viaggi da osservatore di un laboratorio di nuove idee: la violenza, la lotta armata, la critica al potere, l'uniformità dei pensieri unici (capitalista o comunista), l'identità, la fine del soggetto unico rivoluzionario, il territorio e i municipi autonomi, i progetti di cooperazione, un impianto politico vivo che mi ha permesso e con me a molti compagni, di ritrovare le ragioni di una nuova militanza, di cogliere con anticipo i mutamenti di fase che portarono a Seattle e a Porto Alegre. Un ritorno non celebrativo e nemmeno teso a ripercorrere o rinverdire la storia e le idee zapatiste. Queste le conosco bene, sono ormai nel pensiero politico del Movimento, nella storia, nei libri, nel mito collettivo. No! Sono tornato con Michele Nardelli, un altro inquieto viaggiatore di strade balcaniche, mossi entrambi dal bisogno di vedere oggi, nei fatti, nella realtà dei villaggi indigeni cosa è diventata l'esperienza Zapatista, come si sono concretizzati i "loro" e "nostri" assunti, in che contesto materiale si collocano le nuove prospettive delle "Caracoles", cosa possiamo fare per loro e cosa possiamo raccogliere da loro, noi, come Movimento. Ma, molto probabilmente, sono tornato per capire cose che da tempo non capisco, alle quali nessuno finora ha saputo darmi risposte convincenti: - Perché dopo aver dato l'input decisivo al Movimento, gli zapatisti (ma anche la sinistra messicana) sono sostanzialmente spariti dalla scena internazionale? - Perché si sono chiusi nella dimensione locale, estraniandosi dalla dinamica costitutiva dei Forum Sociali Mondiali che hanno catalizzato migliaia di giovani e messo in moto forze, intelligenze e passioni sorprendenti? - Quanto questa estraneità al Movimento ha favorito o ha invece limitato la crescita dello Zapatismo, e anche della sinistra messicana (pensiamo al Brasile e a Lula )? - Quanto il volontario "silenzio della selva" ha favorito o abbia invece "confinato" la stessa la stessa questione locale? - Perché dopo tanto "silenzio", mentre si sviluppavano movimenti e Forum Mondiali, Marcos riprende a parlare al mondoŠ.. ma della questione basca e del magistrato Garzon????.... - Quale è il senso di questo, per me clamoroso ed inspiegabile, scollamento dalla sensibilità, dalla realtà del mondo e dall'Europa in particolare? - perché sui muri di S. Cristobal dominano le scritte dell'Eta e di Batasuna? - che senso ha tracciare paralleli tra la condizione indigena nel Chiapas e quella dei baschi in Europa? - Come si può pensare alla questione basca come la grande ferita aperta dell'Europa, quando sono ancora accesi i fuochi e i dolori delle guerre balcaniche e la sponda sud del mediterraneo rischia di incendiare il mondo? - Con quali occhi e quali orecchie la "selva zapatista" ha guardato e sentito in questi ultimi anni, ciò che succedeva nel mondo e in Europa?.... - Chi sono stati gli interlocutori e gli informatori privilegiati degli zapatisti? - Non c'è stato per caso, un monopolio esclusivo dell'interlocuzione e della rappresentanza nel mondo, da parte dell'area della cosiddetta Disobbedienza? E questa unica rappresentanza non è forse stata limitante sia per presentare lo zapatismo nel mondo, sia per ricevere dal mondo informazioni adeguate sulla realtà? - ed infine sono esistite, per movimenti diversi dalla Disobbedienza, le possibilità e le modalità di poter discutere con gli zapatistiŠ.. di confrontarsiŠ. di dire, comunicare,Š. e non solo ascoltare? Sono solo domandeŠ.certamente presuntuoseŠ.Che però, io mi pongo da tanto tempoŠ.e dopo 10 anni di rispettoso impegno per il Chiapas forseŠ.. Basta, mi fermo qui, perché una cosa va detta subito. Dieci anni sono tanti, tantissimi se trascorsi in resistenza, nelle condizioni di miseria, di militarizzazione, di aggressioni paramilitari e di ricatto economico, di isolamento, in cui hanno vissuto e vivono tutt'ora i "poblitos" indigeni del Chiapas. Dieci anni sono tanti e siccome gli Zapatisti sono ancora li, vivi, attivi, attaccati ai loro territori, ai loro villaggi, capaci di progettare percorsi, mobilitare migliaia di persone e comunicare emozioni, dice padre Pablo Romo: "è già di per sé, una vittoria, un miracolo". E' verissimo, eppure sento che non basta. Giro nei villaggi e nei municipi, ascolto i dirigenti delle giunte del buon governo, parlo con compagne e compagni che da anni impegnano parte della loro vita lavorando ad Oventic o alla Realidad ed emerge una realtà molto complessa e molto contraddittoria. Il governo autonomo delle Caracoles attrae. Nelle comunità il modo zapatista di distribuire il poco che si produce, di fare scuola, sanità o di amministrare "giustizia ed onore", è un esempio di onestà ed equità che dà risultati, sposta consenso, conquista anche i non zapatisti. E questo è un elemento forte, visibile. D'altro canto però, dopo 10 anni, la situazione nei territori zapatisti è durissima. I tempi delle Caracoles sono lunghi, il formarsi di una economia alternativa è incerto, il costituirsi di un "personale" politico, civile ed amministrativo indigeno ed autonomo, richiede tempi altrettanto lunghi. Mentre la povertà incalza ed è sempre più pesante, portata con grande dignità, ma pesante, così come insopportabilmente pesante e il ricatto dei finanziamenti governativi, accompagnato dalle minacce dei paramilitari, dei militanti dei partiti ufficiali e dall'ormai onnipresente esercito, stabilmente e organicamente insediato nel Chiapas, non solo in funzione antizapatista. Alla fine, l'unità della comunità si logora, si divide, molti accettano i soldi del governo e si staccano dallo zapatismo, si rendono neutrali, altri, spesso i giovani, si allontanano dai villaggi, vanno altrove a lavorare, alcuni cercano addirittura di emigrare negli USA. Così, mi risulta troppo facile per noi disquisire sul valore universale delle Caracoles, delle giunte del buon governo, del rifiuto dei finanziamenti governativi e mi sembra una operazione tutta intellettuale il teorizzare di territori liberati, di spazi autogovernati, di comunità e municipi autonomiŠ..( o in altri contesti di "nuovi municipi" ecc.), c'è il rischio che ci inventiamo semplicemente un linguaggioŠ. delle rappresentazioni virtualiŠ.senza mai misurarsi con le sfide reali. E quindi mi si accumulano ancor più stringenti domande: - come si possono realizzare le ipotesi politiche di cui tanto parliamo e scriviamo, proprio dove le stanno sperimentando? - quale "economia autonoma" può sorreggere la vita della gente nei villaggi zapatisti? - Può vivere una comunità producendo solo il proprio fabbisogno? - Opzioni autonome di questa natura implicano ripiegamenti nel locale o invece chiedono più forti proiezioni internazionali e collocazioni organiche dentro al Movimento Alternativo Mondiale? Far vivere una simile esperienza è una sfida rivolta anche al Movimento? I cambiamenti sono rapidi e consistenti, mancavo dal Messico da tre anni e l'ho trovato profondamente cambiato, più americano, più uniforme, ho la sensazione che il Nafta abbia lavorato in profondità nelle coscienze di molti giovani messicani, il cui sogno è andare negli USA e parlare inglese. La nostra tensione attorno al Chiapas è calata d'intensità e oggi questa realtà mi sembra più lontana di prima. Il presidente Fox e il governatore Salazar non sono dei fascisti, non sono nemmeno dei Berlusconi, sono solo chiusi nella gabbia neoliberista, hanno perciò tradito ogni aspettativa, lasciando marcire le cose, così che: - i paramilitari non sono stati disarmati, l'esercito non è stato ritirato ma reso stabile, lo sfruttamento delle risorse della selva, come il legname, si è sviluppato senza ostacoli da parte delle autorità ed incentivato dalla miseria, il danaro pubblico è stato profuso al solo scopo di rompere le solidarietà delle comunità. E intanto sullo sfondo prende corpo la vera prospettiva che si riserva al Chiapas, agli indigeni e ai loro territori. La prospettiva del Plan Puebla Panama, ovvero quella di diventare una zona militarizzata e industrializzata senza vincoli fiscali, sindacali, ambientali, un area di libero profitto, in grado di fermare in Messico la migrazione del sud america verso gli USA: una maquilladora. Fermare la gente con le armi e con l'offerta di un lavoro in luogo, sottopagato, senza tutele e diritti sindacali ed umani, una zona nella quale si può disporre di ingenti risorse di acqua, di petrolio, legname, di strade e manodopera locale per le industrie tessili e di assemblaggio. Una zona dove già si sostiene dovrà vincere la concorrenza delle maquilladoras cinesi. Dove le abili mani delle tessitrici indie potranno trovare finalmente un moderno impiego, dove con il lavoro si realizzerà l'integrazione e l'emancipazione, liberando finalmente i territori per lo sfruttamento delle ricchezze naturali, nell'interesse superiore dello sviluppo. Una soluzione "definitiva" per i Maya del Chiapas e del Guatemala Basta guardareŠ. E vedrete che questa prospettiva, terribile nella conclusione, è già in atto e si prefigura come una vera e propria seconda colonizzazione, con la rapina dei territori indiani e l'immissione di questi ultimi in forme di lavoro schiavizzato. E guardate che questa non è una soluzione perseguita dalla sola destra messicana o dagli USA, è perseguita anche da settori di una certa sinistra, da una certa idea di sviluppo e di progresso, è soprattutto praticata dall'Unione Europea in virtù dei trattati commerciali con il Messico e dagli accordi intrapresi dai governi dei maggiori paesi europei.. Tutto ciò riguarda anche noi? Ecco, in questo mie considerazioni sul Chiapas ho continuato a porre più che altro delle domande, sopratutto al movimento e agli zapatisti, ma anche a quanti hanno operato in questi anni in Chiapas senza visibilità, domande alle quali non posso e non voglio dare risposte se non appunto a questa ultima. Sì, cosa succederà al Chiapas, alle Caracoles, ai municipi Autonomi e allo zapatismo è cosa che riguarda anche noi, riguarda tutto il movimento in tutte le sue espressioni. Se questo esperimento concreto, non teorico, di autogoverno dei territori dovesse fallire sotto il peso di mille difficoltà, sarebbe una sconfitta per tutto il Movimento dei Movimenti. Da molto tempo sono convinto che questo nostro Movimento è in crisi, soffre di viscerale autoreferenzialità in alcune sue componenti, di protagonismo, soffre di incapacità nel formulare obbiettivi ed articolarsi sul territorio, ha un estremo bisogno di aprire delle vertenze globali e locali, concrete, ha bisogno di ottenere dei risultati positivi visibili, ha bisogno di sperimentare da qualche parte del mondo la fattibilità delle cose che dice, sostiene e teorizza. Ha bisogno di provare a far convergere tutte le forze di cui dispone, le diverse esperienze e componenti associative, cooperative, politiche, istituzionali. Moltiplicare le sinergie, metterle alla prova su di una esperienza vera, per esaltarne gli sviluppi e le potenzialità, per imparare, per insegnare, per affermare un modello di partecipazioneŠ.. come una Caracoles collettiva. EccoŠ voglio fare degli esempiŠ la gestione dell'acqua e dei servizi idrici locali, ha questa valenza e ha questo grado di maturazioneŠ.. Ma anche il Chiapas se si pensa, per la dimensione dell'esperienza, per la dimensione degli investimenti, è alla portata dell' insieme delle forze del Movimento, se solo quest'ultimo decidesse di far convergere gli sforzi e le esperienze di tutti. Perché ? Perché "Lì" è in atto un esperimento nostro, "Lì"si può vincere, "Lì" possiamo farcela assieme: associazioni pacifiste e di solidarietà, municipi gemellati. cooperazione decentrata, associazioni del commercio equo solidale, microcredito, banche etiche, ambientalismo eccŠ "Lì" è un nostro banco di prova nel quale non solo possiamo contribuire a mutare quella realtà, ma mutiamo noi stessi e la nostra realtà delle nostre comunitàŠ Non so cosa pensano gli zapatisti di tutto ciò, anche perché in 10 anni non ho ancora capito come ci si può confrontare con loro. E non so nemmeno quali volontà sinergiche è in grado di mettere in campo questo nostro Movimento, so che il Chiapas ci coinvolge tutti e che può ancora, come 10 anni fa, darci nuovi stimoli ed impulso per superare difficoltà che stiamo attraversando. 9 febbraio 2004 _____ NOVITA' EDIZIONI PUNTO ROSSO _____ AA.VV. Questione agraria e globalizzazione Cruciale per l'avvenire dell'umanità, la questione agraria è al cuore delle contraddizioni e delle aberrazioni dell'attuale globalizzazione. Le politiche del libero scambio, imposte nelle condizioni di estrema ineguaglianza, accrescono i divari: sovraproduzione da una parte, malnutrizione dall'altra. I problemi sociali e ambientali causati dal modello agricolo dominante sono palesi: crollo dei prezzi internazionali, esodo rurale massiccio, pauperizzazione, carestie ricorrenti nel sud, crisi alimentare al nord... Questa dinamica è a favore delle transnazionali dell'industria alimentare, ma penalizza centinaia di milioni di piccoli contadini. La problematica dell'acesso alla terra rinvia alle differenti concezioni della riforma agraria: da una parte quelle in sontonia con la liberalizzazione dei mercati, dall'altra quelle per una vera democratizzazione dell'agricoltura. L'articolazione sul piano internazionale di numerosi movimenti contadini locali rimette la questione delle alternative al centro dei dibattiti. Collana Quaderni di Alternatives Sud, pp 270, 13 Euro isbn 88-8351-034-8 Alessandro Santoro Le ragioni del pubblico Le possibilità di un'economia alternativa Il mercato è veramente meglio? La concorrenza è la panacea di tutti i mali? Oppure ci sono casi in cui l'impresa pubblica è più efficiente di quella privata? Nel mutevole equilibrio dell'offerta e della domanda, dove si colloca il lavoratore? È proprio vero che il calo della natalità conduce alla crisi del sistema pensionistico? I tagli alla spesa pubblica sono sempre indispensabili? E cos'hanno in comune il caso Enron e l'epidemia di Sars? E se l'economia non fosse così ostica e disumanizzante come giornali e telegiornali spesso la propongono? Se le "esigenze del mercato" non fossero inappellabili come vogliono farci credere? Le pagine di questo breve saggio sono un viaggio sorprendentemente chiaro all'interno della nostra società, e ci spiegano che forse esiste un'alternativa migliore a quello che oggi sembra (o almeno così vogliono farci credere) inevitabile: privatizzazioni, riduzione dello stato sociale. E se ci fosse un modo più efficiente per far funzionare meglio le cose? Collana Libri Varia, pp 140, 10 Euro. Pubblicato in collaborazione con Attac-Italia François Houtart La tirannia del mercato e le sue alternative I testi presentati in questo lavoro cercano di smontare il discorso classico sul mercato che presenta quest'ultimo come dimostrazione e come unico meccanismo capace di risolvere i problemi economici e sociali dell'umanità. In Europa, la forma di mercato esistente, vale a dire il mercato capitalistico, viene messo in discussione soltanto da una minoranza. Diventa dunque importante mettere a disposizione di un pubblico il più vasto possibile delle analisi che permettano di comprendere i meccanismi di funzionamento del "capitalismo reale". Collana Libri/FMA n 9, pp. 224, 13 Euro ------------------------------------------------------------------- ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO puntorosso at puntorosso.it <mailto:puntorosso at puntorosso.it> FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE fma at puntorosso.it <mailto:fma at puntorosso.it> LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE lup at puntorosso.it <mailto:lup at puntorosso.it> EDIZIONI PUNTO ROSSO edizioni at puntorosso.it <mailto:edizioni at puntorosso.it> VIA MORIGI 8 - 20123 MILANO - ITALIA TEL. 02-874324 e 02-875045 (anche fax) www.puntorosso.it
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