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Iraq. Lilliput toglie la fiducia ai senatori del non voto
- Subject: Iraq. Lilliput toglie la fiducia ai senatori del non voto
- From: Rete Lilliput Comunica <ufficiostampa at retelilliput.org>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Fri, 20 Feb 2004 17:08:36 +0100
Comunicato Stampa Rete LilliputUfficio stampa Cristiano Lucchi: tel. 339/6675294 - ufficiostampa at retelilliput.org
Iraq. Lilliput toglie la fiducia ai senatori del non voto E rilancia la campagna di pressione tramite mail in vista del voto alla Camera"Il popolo delle bandiere prende atto che oltre al centrodestra anche molti senatori dell'opposizione hanno votato a favore del rifinaziamento della missione militare italiana in Iraq." Con queste parole Gualtiero Via, referente del gruppo nonviolenza della Rete Lilliput, organizzazione promotrice della Campagna Bandiere di Pace, richiama al principio di coerenza che non è stato rispettato e invita le reti e i gruppi del popolo per la pace a rendere pubblica la lista dei parlamentari che non si sono opposti alla decisione del prolungamento della missione di occupazione in Iraq (alla pagina http://www.retelilliput.net/Segreteria/TemiCaldi/TemiCaldiDx/senatori-nonvotonoiraq_html). I parlamentari che non hanno votato NO "non dovranno mai più contare sul voto di chi si sente tradito sui temi decisivi della Pace, della fedeltà alla costituzione, dei diritti umani, del diritto internazionale" - scrivono Luigi Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli in una nota in merito al voto in Senato.
Continua Gualtiero Via: "Siamo contrari alla politica estera e militare che si accoda a quella degli Stati Uniti. Se guardiamo alla 'pace armata' portata in Afghanistan dalla coalizione guidata dagli USA, questa non ha sconfitto la struttura di Al Qaeda, non ne ha isolato i capi o indebolito l'azione, mentre ha consegnato il paese alla spartizione fra i signori della guerra delle varie etnie. Fra l'altro, l'Afghanistan produce ed esporta ora molto più oppio di quanto non facesse sotto i Talebani. E' per questo che non si può usare il rifinanziamento delle 10 missioni di pace come giustificazione del "non voto" a una missione militare di occupazione in Iraq che è tutt'altro che un invio di forze di garanzia internazionale a tutela dalle violenze sotto l'egida delle Nazioni Unite."
Da registrare i comunque significativi 42 voti contrari alla partecipazione delle truppe italiane alla guerra all'Iraq e all'occupazione di quel paese, voti che rilanciano il significato della grande manifestazione prevista per il 20 marzo a sostegno delle richieste dei movimenti dei pacifisti americani. Nei giorni precedenti il voto sono partite quasi 8.000 email di pressione verso i parlamentari grazie a un sistema "valanga di email" promosso dal Comitato Fermiamo la Guerra e messo a disposizione dalla Rete di Lilliput alla pagina http://www.retelilliput.org/votodipace.asp. Rilanciamo quindi la spedizione di email anche per il prossimo voto alla Camera sul decreto legge DDL 2700 speranzosi di registrare una condivisione convinta e non opportunistica dei valori del popolo della pace.
Referente gruppo nonviolenza Rete Lilliput: Gualtiero Via - tel. 349/1758940
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