CPT - Appello alla disobbedienza civile alle organizzazioni gestrici



Comunicato stampa Comunità delle Piagge, Firenze
Contatti: Cristiano Lucchi 339/6675294

Appello alla disobbedienza civile alle organizzazioni che gestiscono i
Centri di Permanenza Temporanea per cittadini stranieri
Alessandro Santoro, prete della Comunità delle Piagge di Firenze, si
rivolge ai gestori Misericordia, Croce Rossa Italiana, Fondazione Regina
Pacis, associazione Fiamme d'Argento, cooperativa Insieme e cooperativa
Malgradotutto

FIRENZE, 31 gennaio - "Oggi è la giornata della manifestazione contro i
Centri di Permanenza Temporanea, questi nuovi lager della modernità, segno
inequivocabile della follia di questo sistema e del nostro governo che
rinchiude e trattiene in cattività delle persone che hanno la sola "colpa"
di venire in Italia per uscire dalla miseria e povertà dei loro paesi e di
cercare una via d'uscita alla loro situazione. La legge Bossi-Fini, che
sostiene questi centri di "detenzione" e tante altre altre scelleratezze
dimostra di avere un sottofondo culturale "fascista" e xenofobo e non è
davvero tollerabile assecondare ed ubbidire ad una legge così ingiusta e
parziale.
Per gli immigrati le forme di disobbedienza civile sono purtroppo scarse,
data la precarietà della loro situazione e del loro "contratto di
soggiorno". Tocca allora a noi, cittadini e associazioni che hanno a cuore
la democrazia e la salvaguardia dei diritti fondamentali per tutti gli
uomini, fare qualcosa, reagire e tentare di costruire percorsi di
resistenza. E' per questo che mi sento di appellarmi, di chiedere a quelle
organizzazioni che hanno l'incarico di gestire i Centri di Permanenza
Temporanea, di rinunciare all'incarico, di non essere più complici di
questo meccanismo perverso. Un appello che spero tanti altri possano
condividere e sostenere inviando un'email a muretto at altracitta.org.
Mi rivolgo a voi Misericordia, Croce Rossa Italiana, Fondazione Regina
Pacis, associazione Fiamme d'Argento, cooperativa Insieme, cooperativa
Malgradotutto che in questo momento state collaborando a mantenere la
logica di detenzione dei CPT. Vi chiedo un atto di coraggio: ritirate i
vostri operatori e la vostra realtà associativa dai CPT, dimostrando così
la vostra presa di distanza da queste operazioni sporche e incivili.
Di fronte alla vostra obiezione che in genere recita più o meno così
"piuttosto che lasciare la gestione dei centri al ministero è meglio
occuparsene noi", credo di poster dire con certezza che non è più il tempo
delle scelte del "male minore". E' giunto il momento di fare pratica
coerente e concreta di "nonviolenza" attiva, non affiancando le nostre
menti, le nostre braccia e il nostro nome accanto a chi riduce l'uomo a un
numero, una merce, un pacco fastidioso da restituire al mittente."

Alessandro Santoro - prete alle Piagge, Firenze

Per adesioni muretto at altracitta.org