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Chiesto a Schröder un impegno a favore dei diritti umani in Etiopia
- Subject: Chiesto a Schröder un impegno a favore dei diritti umani in Etiopia
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info at gfbv.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Fri, 16 Jan 2004 22:54:19 +0100
URL: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040116it.html Viaggio in Africa del Cancelliere Schröder Chiesto a Schröder un impegno a favore dei diritti umani in Etiopia Bolzano, Göttingen, 16 gennaio 2004 L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) in Germania si è appellata al Cancelliere Gerhard Schröder affinché si impegni durante il suo viaggio in Africa per i diritti umani in Etiopia. Tredici anni dopo la fine della dittatura di Mengistu Haile Mariam, gli arresti arbitrari, la tortura, le sparizioni e le fucilazioni sono tuttora all'ordine del giorno. A causa della loro appartenenza etnica gli Oromo sono le principali vittime del terrore di Stato. In particolare l'organizzazione per i diritti umani ha chiesto al Cancelliere di chiarire la situazione di sette Oromo arrestati per motivi politici e di impegnarsi a favore di una maggiore libertà di stampa. Le autorità etiopi stanno attualmente indagando contro più di 80 giornalisti accusati di aver violato la legislazione sulla libertà di espressione. L'APM ha inoltre chiesto a Schröder di chiedere al governo etiope la soluzione pacifica dei contrasti sulla frontiera con l'Eritrea: l'APM chiede a Schröder che faccia quanto possibile per evitare un'altra guerra nel corno d'Africa. "Bisogna a tutti i costi impedire nuovi e inutili massacri alla frontiera etiope-eritrea", ha scritto l'APM al Cancelliere. Tra il 1998 e il 2000 la sanguinosa guerra tra Etiopia ed Eritrea ha causato oltre 60.000 vittime. Nonostante in dicembre 2000 l'Etiopia abbia firmato ad Algeri un trattato di pace con l'Eritrea, negli scorsi mesi Addis Abeba ha messo in dubbio la linea di frontiera con l'Eritrea stabilita dalla Commissione di frontiera. Il 7 gennaio 2004 il Consiglio di Sicurezza ha espresso le proprie preoccupazioni circa la situazione di stallo nella realizzazione degli accordi di pace e si è appellato ad entrambe le parti in causa affinché proseguano con la demarcazione della frontiera contesa, ricordando che le decisioni della Commissione di Frontiera sono vincolanti. Vedi anche: * www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040113it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/1-00/22-5-it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/somalita.html * www: www.oromoliberationfront.org | www.storiaxxisecolo.it
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