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Germania: Amnesty International denuncia i maltrattamenti e l'uso eccessivo della forza da parte della polizia
- Subject: Germania: Amnesty International denuncia i maltrattamenti e l'uso eccessivo della forza da parte della polizia
- From: press at amnesty.it
- Date: Thu, 15 Jan 2004 09:42:31 +0100
Gent.mi tutti, vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International: Germania: Amnesty International denuncia i maltrattamenti e l'uso eccessivo della forza da parte della polizia Grazie per la cortese attenzione Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International Ufficio Stampa Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it ------------------------------------------- COMUNICATO STAMPA CS06-2004 GERMANIA: AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA I MALTRATTAMENTI E L'USO ECCESSIVO DELLA FORZA DA PARTE DELLA POLIZIA Secondo un rapporto reso pubblico oggi da Amnesty International, in Germania vi e' un continuo ripetersi di denunce di maltrattamenti e uso eccessivo della forza da parte della polizia. L'organizzazione per i diritti umani chiede al governo tedesco di istituire immediatamente un organismo indipendente che esamini le denunce riguardanti gravi episodi di cattiva condotta da parte delle forze dell'ordine. "Troppo spesso le denunce contro gli agenti di polizia non sono oggetto di inchieste rapide e imparziali. Alcuni casi arrivano in tribunale ma altri no, anche in presenza di prove lampanti che giustificherebbero la necessita' di un processo" ? ha affermato Amnesty International. Il rapporto di Amnesty International illustra le preoccupazioni dell'organizzazione per i diritti umani in merito alle continue denunce di maltrattamenti e uso eccessivo della forza da parte della polizia. Una notevole percentuale di queste denunce proviene ancora da cittadini stranieri o appartenenti alle minoranze etniche. Il rapporto descrive in dettaglio svariati casi specifici. Il rapporto sottolinea inoltre l'immotivata e prolungata lentezza delle indagini sulle denunce di maltrattamenti da parte della polizia, la riluttanza di parte delle autorita' giudiziarie a portare a compimento le inchieste, l'elevato numero di contro-denunce presentate dagli agenti di polizia nei confronti di chi li ha denunciati nonche' le condanne che, in alcuni casi, non paiono corrispondere alla gravita' del reato. Secondo l'organizzazione, "vi e' il forte e concreto rischio che questa situazione dia agli agenti di polizia una sorta di via libera per continuare a commettere violazioni dei diritti umani. Anche in casi in cui le prove della tortura erano evidenti, ci sono voluti anni prima che i presunti responsabili venissero portati di fronte alla giustizia". "Il numero delle denunce ricevute e' diminuito negli ultimi anni, ma l'attendibilita' di alcuni resoconti e la gravita' di alcune delle ferite inflitte dimostrano che il cammino da fare e' ancora lungo. Uno dei modi piu' efficaci per prevenire e punire i maltrattamenti e' quello di indagare sulle denunce in modo rapido e imparziale". Un'ulteriore preoccupazione e' costituita dal fatto che le statistiche ufficiali sui maltrattamenti da parte della polizia sono drammaticamente carenti. In precedenti rapporti pubblicati nel 1995 e 1997, Amnesty International aveva raccomandato l'istituzione di un'agenzia centrale per raccogliere e compilare in modo uniforme e completo i dati sulle denunce presentate contro agenti di polizia. Otto anni dopo, il problema rimane: i dati vengono raccolti a livello regionale dai singoli Länder e la mancanza di uniformita' nel reperimento di queste informazioni rende estremamente problematico il loro esame a livello nazionale. "Le autorita' tedesche devono istituire un sistema per conservare e rendere pubbliche statistiche uniformi, regolari e complete. L'istituzione di un sistema del genere e' un atto dovuto da tempo" ? ha ribadito Amnesty International. Un maggiore controllo sul comportamento della polizia potrebbe essere ottenuto anche consentendo agli esperti nazionali e internazionali sui diritti umani l'accesso immediato e senza restrizioni ai centri di detenzione. Per questo, Amnesty International chiede alla Germania di firmare e ratificare senza indugio il Protocollo opzionale alla Convenzione contro la Tortura e di istituire un meccanismo sulle visite nei centri di detenzione. Il rapporto ricorda la proibizione assoluta della tortura nel diritto internazionale. Un recente caso di cronaca ha generato un preoccupante dibattito, all'interno della societa' tedesca, sulla liceita' della tortura in determinate circostanze, ad esempio per salvare vite umane. "Amnesty International ritiene che non vi sia alcuna giustificazione per la tortura. Agli agenti di polizia dovrebbe essere detto in modo forte e chiaro che la tortura, i maltrattamenti e le minacce di pratiche sono vietati nella maniera piu' assoluta". FINE DEL COMUNICATO Roma, 14 gennaio 2004 Il rapporto e' disponibile presso il sito www.amnesty.org e su richiesta presso l'ufficio stampa di Amnesty International Italia. Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia ? Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it *************************************************************************** Paola Nigrelli Ufficio Stampa Amnesty International - Sezione Italiana Via G.B. de Rossi, 10 - 00161 ROMA Tel. 06 44.90.224 fax 06 44.90.222 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it Internet. www.amnesty.it IO NON DISCRIMINO. Sostieni la campagna di Amnesty contro la discriminazione su www.amnesty.it **************************************************************************
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