Germania: Amnesty International denuncia i maltrattamenti e l'uso eccessivo della forza da parte della polizia



Gent.mi tutti,

vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International:



Germania: Amnesty International denuncia i maltrattamenti e l'uso eccessivo
della forza da parte della polizia



Grazie per la cortese attenzione

Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International Ufficio Stampa
Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it

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COMUNICATO STAMPA
CS06-2004

GERMANIA: AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA I MALTRATTAMENTI E L'USO ECCESSIVO
DELLA FORZA DA PARTE DELLA POLIZIA

Secondo un rapporto reso pubblico oggi da Amnesty International, in
Germania vi e' un continuo ripetersi di denunce di maltrattamenti e uso
eccessivo della forza da parte della polizia. L'organizzazione per i
diritti umani chiede al governo tedesco di istituire immediatamente un
organismo indipendente che esamini le denunce riguardanti gravi episodi di
cattiva condotta da parte delle forze dell'ordine.

"Troppo spesso le denunce contro gli agenti di polizia non sono oggetto di
inchieste  rapide e imparziali. Alcuni casi arrivano in tribunale ma altri
no, anche in presenza di prove lampanti che giustificherebbero la
necessita' di un processo" ? ha affermato Amnesty International.

Il rapporto di Amnesty International illustra le preoccupazioni
dell'organizzazione per i diritti umani in merito alle continue denunce di
maltrattamenti e uso eccessivo della forza da parte della polizia. Una
notevole percentuale di queste denunce proviene ancora da cittadini
stranieri o appartenenti alle minoranze etniche. Il rapporto descrive in
dettaglio svariati casi specifici.

Il rapporto sottolinea inoltre l'immotivata e prolungata lentezza delle
indagini sulle denunce di maltrattamenti da parte della polizia, la
riluttanza di parte delle autorita' giudiziarie a portare a compimento le
inchieste, l'elevato numero di contro-denunce presentate dagli agenti di
polizia nei confronti di chi li ha denunciati nonche' le condanne che, in
alcuni casi, non paiono corrispondere alla gravita' del reato.

Secondo l'organizzazione, "vi e' il forte e concreto rischio che questa
situazione dia agli agenti di polizia una sorta di via libera per
continuare a commettere violazioni dei diritti umani. Anche in casi in cui
le prove della tortura erano evidenti, ci sono voluti anni prima che i
presunti responsabili venissero portati di fronte alla giustizia".

"Il numero delle denunce ricevute e' diminuito negli ultimi anni, ma
l'attendibilita' di alcuni resoconti e la gravita' di alcune delle ferite
inflitte dimostrano che il cammino da fare e' ancora lungo. Uno dei modi
piu' efficaci per prevenire e punire i maltrattamenti e' quello di indagare
sulle denunce in modo rapido e imparziale".

Un'ulteriore preoccupazione e' costituita dal fatto che le statistiche
ufficiali sui maltrattamenti da parte della polizia sono drammaticamente
carenti. In precedenti rapporti pubblicati nel 1995 e 1997, Amnesty
International aveva raccomandato l'istituzione di un'agenzia centrale per
raccogliere e compilare in modo uniforme e completo i dati sulle denunce
presentate contro agenti di polizia. Otto anni dopo, il problema rimane: i
dati vengono raccolti a livello regionale dai singoli Länder e la mancanza
di uniformita' nel reperimento di queste informazioni rende estremamente
problematico il loro esame a livello nazionale.

"Le autorita' tedesche devono istituire un sistema per conservare e rendere
pubbliche statistiche uniformi, regolari e complete. L'istituzione di un
sistema del genere e' un atto dovuto da tempo" ? ha ribadito Amnesty
International.

Un maggiore controllo sul comportamento della polizia potrebbe essere
ottenuto anche consentendo agli esperti nazionali e internazionali sui
diritti umani l'accesso immediato e senza restrizioni ai centri di
detenzione. Per questo, Amnesty International chiede alla Germania di
firmare e ratificare senza indugio il Protocollo opzionale alla Convenzione
contro la Tortura e di istituire un meccanismo sulle visite nei centri di
detenzione.

Il rapporto ricorda la proibizione assoluta della tortura nel diritto
internazionale. Un recente caso di cronaca ha generato un preoccupante
dibattito, all'interno della societa' tedesca, sulla liceita' della tortura
in determinate circostanze, ad esempio per salvare vite umane.

"Amnesty International ritiene che non vi sia alcuna giustificazione per la
tortura. Agli agenti di polizia dovrebbe essere detto in modo forte e
chiaro che la tortura, i maltrattamenti e le minacce di pratiche sono
vietati nella maniera piu' assoluta".

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 14 gennaio 2004


Il rapporto e' disponibile presso il sito www.amnesty.org e su richiesta
presso l'ufficio stampa di Amnesty International Italia.


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