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Sudan: Amnesty International denuncia uccisioni, rapimenti di bambini e detenzioni arbitrarie nel Darfur
- Subject: Sudan: Amnesty International denuncia uccisioni, rapimenti di bambini e detenzioni arbitrarie nel Darfur
- From: press at amnesty.it
- Date: Thu, 8 Jan 2004 17:55:33 +0100
Gent.mi tutti, vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International: Sudan: Amnesty International denuncia uccisioni, rapimenti di bambini e detenzioni arbitrarie nel Darfur Grazie per la cortese attenzione Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International Ufficio Stampa Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it (See attached file: 040108_sudan.rtf) ------------------------------------------- COMUNICATO STAMPA CS01-2004 SUDAN: AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA UCCISIONI, RAPIMENTI DI BAMBINI E DETENZIONI ARBITRARIE NEL DARFUR Mentre il governo sudanese e l'Esercito popolare di liberazione del Sudan (Spla) raggiungono un accordo sulla divisione dei proventi del petrolio e di altre risorse, la popolazione civile e' presa in trappola nel conflitto che prosegue senza soluzione di continuita' nella regione del Darfur. In questo territorio il governo e le forze filo-governative si scontrano con l'Esercito di liberazione del Sudan (Sla) e il Movimento giustizia e uguaglianza (Jem). "Un accordo di pace duraturo per il Sudan non puo' essere concluso finche' gli abusi dei diritti umani provocati dalla guerra nel Sud continuano ad aver luogo" ? ha affermato Amnesty International. "Mentre i colloqui di pace in Kenya facevano registrare progressi importanti per quanto riguarda gli accordi tra il governo e lo Spla, il conflitto e la crisi umanitaria nel Darfur sono peggiorati. I villaggi vengono distrutti e abbiamo i nomi di centinaia di persone uccise e di bambini rapiti dalle milizie filo-governative". Secondo stime delle Nazioni Unite, il conflitto ha gia' provocato 3000 morti, soprattutto civili. L'aviazione sudanese ha bombardato i villaggi, ma nella maggior parte dei casi le uccisioni e le distruzioni sono state provocate dalle milizie filo-governative conosciute come Janjawid. La scorsa settimana sono state uccise piu' di 200 persone, per lo piu' donne e bambini, e decine di villaggi intorno alla citta' di Zalingel sono state attaccate dall'esercito e dalle milizie Janjawid. Le abitazioni sono state date alle fiamme, il bestiame e altri beni sono stati razziati. Circa 7000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni per fuggire all'interno del paese o verso i confini del Ciad. La maggior parte di esse ha urgente bisogno di cibo e cure mediche. Il 2 gennaio almeno 13 persone, compresi bambini di nove anni, sono state rapite dalle milizie Janjawid nel villaggio di Ma'un. Amnesty International ha ricevuto ulteriori segnalazioni di rapimenti di bambini e adulti. "Queste notizie rappresentano la drammatica ripetizione di quanto gia' accaduto nella regione di Bahr el-Ghazal, a ovest della capitale Khartum, tra il 1983 e il 2002, i peggiori anni del conflitto con lo Spla. In quel periodo almeno 12.000 persone, soprattutto bambini e giovani appartenenti ai gruppi etnici meridionali, vennero rapite dalle milizie del Nord sostenute dal governo sudanese" ? ha denunciato Amnesty International. Dallo scorso aprile la regione del Darfur ha conosciuto un vero e proprio esodo di massa. Oltre 700.000 persone hanno lasciato le proprie abitazioni per riparare altrove nel Darfur, piu' di 90.000 si sono rifugiate in Ciad. Di conseguenza, la popolazione delle principali citta' del Darfur e' raddoppiata. Cio' nonostante, il governo sta accentuando la crisi umanitaria nella regione, permettendo alle proprie milizie di saccheggiare, uccidere e distruggere e limitando il movimento delle organizzazioni umanitarie, che pertanto non riescono a consegnare gli aiuti umanitari che la comunita' internazionale ha messo a disposizione per i rifugiati. Decine di attivisti del Darfur sono stati arrestati perche' sospettate di simpatizzare per l'opposizione e si trovano agli arresti senza possibilita' di contatti con l'esterno o di una revisione giudiziaria. Molti di loro hanno denunciato di aver subi'to torture o maltrattamenti. Amnesty International rinnova il proprio appello per l'immediato dispiegamento di osservatori, compresi esperti nel diritto internazionale dei diritti umani, e l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla crisi in corso nel Darfur. FINE DEL COMUNICATO Roma, 8 gennaio 2004 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia ? Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it *************************************************************************** Paola Nigrelli Ufficio Stampa Amnesty International - Sezione Italiana Via G.B. de Rossi, 10 - 00161 ROMA Tel. 06 44.90.224 fax 06 44.90.222 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it Internet. www.amnesty.it IO NON DISCRIMINO. Sostieni la campagna di Amnesty contro la discriminazione su www.amnesty.it **************************************************************************
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