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Nuovi Mondi Media Newsletter #12 - 30 dicembre 2003
- Subject: Nuovi Mondi Media Newsletter #12 - 30 dicembre 2003
- From: "Nuovi Mondi Media" <roberto at nuovimondimedia.it>
- Date: Sun, 4 Jan 2004 12:09:25 +0100
NUOVI MONDI MEDIA Editoria e informazione indipendente Newsletter #12 - 30 dicembre 2003 NOVITA' - Dal 13 gennaio in libreria - <http://www.nuovimondimedia.it/negozio/catalog/product_info.php?products_id=91&osCsid=07d7957808312050ce7ba518580071f0> Gia' disponibile nel Nuovi Mondi Shop: acquista (-20%) <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=460> VENDERE LA GUERRA LA PROPAGANDA COME ARMA D'INGANNO DI MASSA di Sheldon Rampton e John Stauber pagg. 176, euro 16,00, ISBN 88-89091-00-2 "Una lettura essenziale per coloro che vogliono essere artefici del proprio futuro e non soggetti passivi della manipolazione e del controllo" - Noam Chomsky Il primo libro che rivela tutti i retroscena dell'aggressiva campagna di pubbliche relazioni e disinformazione promossa dall'Amministrazione Bush per vendere al mondo la guerra all'Iraq e al terrorismo internazionale. Con ricerche meticolose e documentate, gli esperti di media Sheldon Rampton e John Stauber analizzano le notizie, le conferenze stampa e i titoli di giornale attraverso cui il conflitto iracheno e' stato pianificato con le stesse modalita' di lancio di un prodotto sul mercato. Il Pentagono ha infatti assoldato le migliori agenzie pubblicitarie e i colossi mediatici per ottenere il consenso dell'opinione pubblica, sfruttando la paura per criminalizzare il dissenso e limitare i diritti civili. Un piano di comunicazione basato su una sistematica mistificazione dei fatti, magistralmente decostruita dagli autori in questo brillante e affascinante saggio, bestseller negli Stati Uniti. Un indispensabile manuale di difesa contro ogni tipo di propaganda. John Stauber e' il fondatore e il direttore del "Center for Media & Democracy" (http://www.prwatch.org/cmd/index.html), un istituto che analizza la propaganda condotta dalle multinazionali e dai governi. Lui e Sheldon Rampton pubblicano su "PR Watch" (http://www.prwatch.org/cmd/index.html), l'osservatorio Usa sull'industria delle pubbliche relazioni. INDICE INTRODUZIONE Il giorno della liberazione Lo scontro tra simbolismi 1. IL MARCHIO DELLA GUERRA Cosi' era allora, cosi' e' adesso Grazie dei ricordi Charlotte Beers all'America 2. VENDERE LA GUERRA Seri dubbi Il "George Washington d'Iraq" Cronaca di una guerra annunciata La guerra dell'informazione Il Comitato per l'invasione dell'Iraq Fidatevi, siamo esperti Il ritorno degli esuli 3. VERE BUGIE La madre di tutte le bugie Neonati strappati alle incubatrici Al servizio di una verita' superiore Opinioni a prova di proiettile Le bombe di Baghdad Il lancio della bomba L'Iraq e al Qaeda Il dossier britannico Sviluppi del terrorismo globale La ricerca dei veri assassini 4. DOUBLESPEAK - LINGUAGGIO DOPPIO La coalizione dei forzati Nobili guerrieri La cavalleria della liberazione Shock e terrore La nebbia della guerra La guerra per non terminare mai le guerra 5. USARE LA PAURA Date ad Arnold il suo Hummer Salute al Presidente La guerra in casa Giochi patriottici Se siete informati, i terroristi vi uccidono 6. LA GUERRA DELL'ETERE Le guardie del patriottismo La seconda Guerra del Golfo: il sequel Sconfiggere la "Sindrome del Vietnam" In onda su Combat Camera 7. VISTI DAGLI ALTRI Chirurgia mentale Bombe a grappolo La visione araba POSTFAZIONE Semio-guerre. La narrazione come forma attuale della guerra di Federico Montanari BIOGRAFIE DEGLI AUTORI Sheldon Rampton e John Stauber lavorano entrambi per il Center for Media & Democracy (http://www.prwatch.org/cmd/index.html), un'organizzazione no-profit fondata da Stauber nel 1993 con lo scopo di monitorare e denunciare le campagne ingannevoli di pubbliche relazioni e di altra propaganda sponsorizzate da multinazionali e governi. Scrivono e dirigono <http://www.prwatch.org/index.html> PR Watch, la rivista quadrimestrale del Center. Insieme hanno scritto altri tre volumi: Toxic Sludge Is Good for You!: Lies, Damn Lies and the Public Relations Industry (1995); Mad Cow USA: Could the Nightmare Happen Here? (1997); e Trust Us, We're Experts!: How Industry Manipulates Science and Gambles with Your Future (2001, di prossima pubblicazione per Nuovi Mondi Media). John Stauber e' stato a lungo attivista e ha collaborato con organizzazioni per la tutela dei consumatori, delle piccole aziende agricole e dell'ambiente, a livello locale, statale e nazionale. Prima di fondare il Center, ha collaborato per cinque anni con la Foundation on Economic Trends, un'organizzazione no-profit di Washington D.C., che studia i possibili effetti sulla salute e sull'economia dell'Ormone Bovino della Crescita ricombinante (rBGH) e organizza i gruppi di cittadini e di allevatori interessati. Nato nel 1953, e' sposato e vive a Madison, nel Wisconsin. Sheldon Rampton si e' laureato alla Princeton University e ha un passato di giornalista, attivista e scrittore. All'universita', ha frequentato i corsi di scrittura tenuti da Joyce Carol Oates, E. L. Doctorow e John McPhee. Oltre ai libri scritti insieme a John Stauber, ha collaborato con Liz Chilsen al libro Friends In Deed: the Story of US-Nicaragua Sister Cities (1998). Prima di unirsi al Center for Media & Democracy, ha lavorato con il Wisconsin Coordinating Council on Nicaragua (www.wccnica.org), per il NICA Fund, un progetto che dal 1992 ha convogliato 10 milioni di dollari provenienti da finanziatori statunitensi per sostenere lo sviluppo economico delle comunita' povere dell'America Centrale. Per ulteriori informazioni sugli autori o per richiedere i numeri arretrati di PR Watch, visitare il sito di PR Watch (http://www.prwatch.org) oppure contattare il Center for Media & Democracy, 520 University Avenue, Suite 310, Madison, WI 53703, Telefono: (608) 260-9713. RECENSIONE PerchE' la propaganda di Bush sulla guerra e' stata una vittoria della manipolazione di Roberto J. Gonzales, <http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/c/a/2003/07/27/RV155399.DTL> San Francisco Chronicle, 27/07/03 Nei mesi scorsi, gli spettatori televisivi americani hanno assistito a una serie di immagini impressionanti che mostravano l'assoluta supremazia militare degli Stati Uniti. Tra queste, la distruzione della statua di Saddam Hussein in piazza al-Firdos, l'emozionante "salvataggio" di Jessica Lynch, le riprese panoramiche dei bombardamenti su Baghdad e l'atterraggio di George W. Bush su una portaerei. Se queste immagini sono state piu' insistenti e convincenti rispetto a quelle delle passate guerre c'e' una ragione: viviamo in una cultura della manipolazione. Secondo Sheldon Rampton e John Stauber, autori di "Vendere la guerra" ("Weapons of Mass Deception"), l'Amministrazione Bush si e' impegnata in un'operazione straordinariamente aggressiva per creare il consenso pubblico alla guerra in Iraq, usando propaganda, disinformazione, distorsione delle notizie e vere e proprie bugie. Gli autori illustrano brillantemente la rete di interconnessioni tra alcune delle maggiori agenzie di pubbliche relazioni nazionali, il Pentagono, il Dipartimento di Stato e la Casa Bianca. Rampton e Stauber sono ben qualificati per analizzare le campagne diffuse dall'Amministrazione Bush: sono esponenti del Center for Media and Democracy, un'organizzazione di monitoraggio del settore delle relazioni pubbliche. Gli oppositori dell'Amministrazione Bush hanno spesso criticato l'uso della propaganda di guerra ma questo e' il primo libro che documenta un'ampia casistica sull'argomento. e' scorrevole, appassionante e completo di una meticolosa documentazione, che suscitera' certamente l'indignazione di molti lettori. Il libro illustra gli obiettivi del Progetto per il Nuovo Secolo Americano (fondato nel 1997 da William Kristol, Paul Wolfowitz, Dick Cheney e altri sostenitori della nuova Guerra del Golfo), dell'Ufficio per la Comunicazione Globale della Casa Bianca (istituito dopo l'11 settembre 2001, per creare un consenso internazionale verso il rovesciamento di Hussein), del Comitato per la Liberazione dell'Iraq (creato nel 2002 per guadagnare il consenso pubblico alla guerra) e di gruppi di studiosi neoconservatori sostenitori dell'invasione dell'Iraq (l'American Enterprise Institute, il Center for Strategic and International Studies e il Middle East Forum). Molti esponenti dell'Amministrazione Bush hanno tenuto il piede in due staffe, barcamenandosi tra il Governo e il settore delle relazioni pubbliche. Ad esempio, Charlotte Beers, un'ex dirigente in due delle maggiori agenzie pubblicitarie del mondo, e' stata nominata sottosegretario di Stato per la diplomazia pubblica subito dopo la guerra in Afghanistan, per condurre una campagna televisiva volta a migliorare l'immagine dell'America agli occhi dei musulmani nel mondo, rivelatasi un fallimento. La portavoce del Pentagono, Victoria Clarke, aveva diretto la sede di Washington della principale agenzia di relazioni pubbliche del mondo, la Hill & Knowlton, che aveva realizzato la campagna pubblicitaria multimilionaria "Free Kuwait" nei preparativi per la prima Guerra del Golfo. Una schiera di consulenti di relazioni pubbliche stanno firmando contratti con il Pentagono e la CIA sulle questioni attorno all'Iraq, compreso John Rendon (direttore del Rendon Group), che si autodefinisce un "guerriero dell'informazione" e un "manager della percezione". Infine, abbiamo il Capo di Gabinetto alla Casa Bianca, Andrew Card (ex vice presidente della General Motors), il quale ha spiegato lo scorso settembre al New York Times che le azioni militari contro l'Iraq sarebbero state rimandate di qualche mese perchE' "da un punto di vista commerciale, non si lancia un nuovo prodotto in agosto". Il libro riserva molte sorprese anche a coloro che seguono il giornalismo investigativo. Ad esempio, il Congresso Nazionale Iracheno, un gruppo spesso presentato dai media come un'alleanza di dissidenti in esilio, e' in realta' una creazione del Rendon Group, che ha versato 12 milioni di dollari dell'operazione della CIA per finanziare l'organizzazione tra il 1992 e 1996. Sorprendente anche il caso della Benador Associates, "una potente compagnia di comunicazione che ha agito da agente" per alcuni "esperti" sul Medio Oriente connessi ai gruppi neoconservatori. L'agenzia assicura ai clienti le interviste sui notiziari televisivi, pianifica le loro apparizioni ai talk show e pubblica i loro editoriali sui maggiori quotidiani. I clienti della Benador hanno ricevuto un'attenzione straordinaria nei mesi precedenti alla guerra. Rampton e Stauber osservano che si e' trattato di un'attenzione "schiacciante in confronto a quella rivolta dai media e dai politici ai 1.400 professori universitari specializzati in studi mediorientali nelle universita' americane". Oltre a smontare le leggende sulla guerra, il libro indica come e perchE' cosi' tanti americani hanno creduto (e continuano a credere) nella propaganda dell'Amministrazione Bush. Le moderne armi di inganno di massa funzionano perchE' fanno affidamento su tecniche gia' sperimentate: la paura causata dal dopo 11 settembre, gli allarmi sul terrorismo e le deportazioni di massa; una coalizione di media che ripetono all'infinito le dichiarazioni ufficiali del Governo con scarsa analisi critica; l'uso di un linguaggio che nasconde o inverte i significati (ad esempio, "cambio di regime", "liberazione", "coalizione del Bene" e "asse del male"); e la sostituzione nella sfera pubblica degli intellettuali indipendenti con "esperti" autoproclamati provenienti da gruppi fastosamente finanziati. Il libro si chiude con il capitolo "Visti dagli altri", in cui viene analizzato l'atterraggio "Top Gun" di Bush sulla portaerei Abraham Lincoln - uno spettacolo descritto dal critico televisivo del Washington Post come uno "show patriottico, con la nave e l'equipaggio come elementi scenografici essenziali". Si stima che l'esibizione sia costata ai contribuenti 1 milione di dollari. Gli autori ritengono che dovremmo tutti interessarci a questa propaganda, poichE', sebbene stia attualmente aumentando il sentimento patriottico negli Stati Uniti, gran parte del resto del mondo ne ha una visione differente. Visti da oltreoceano, simili spettacoli mostrano un impero belligerante che gonfia minacciosamente i muscoli. e' difficile pensare a un modo migliore per diffondere ansia e ostilita' all'estero. Questo libro dovrebbe servire anche come strumento di dissuasione culturale e come guida per controbattere a coloro che hanno accettato le giustificazioni per la guerra incondizionatamente. Possiamo solo sperare che ne verra' presto realizzato un documentario televisivo o un lungometraggio. In questo momento - mentre 150.000 soldati americani stanno occupando un Iraq ancora insidioso, senza che alcuna arma di distruzione di massa sia stata scoperta e con l'impressione crescente che gli esponenti dell'Amministrazione Bush abbiano fabbricato le giustificazioni per vendere la guerra al pubblico americano - il messaggio di questo libro non arriva soltanto al momento opportuno ma e' anche, urgentemente, necessario. Roberto J. Gonzalez e' professore di antropologia alla San Jose State University e curatore del libro "Anthropologists in the Public Sphere: Speaking Out on War, Peace and American Power" di imminente uscita. <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=460> Intervista a Sheldon Rampton e John Stauber - <http://www.nuovimondimedia.it/negozio/catalog/product_info.php?products_id=91&osCsid=07d7957808312050ce7ba518580071f0> Acquista ora (-20%) PROSSIME USCITE <http://www.seedsofdeception.com> L'INGANNO A TAVOLA di Jeffrey M. Smith - Prefazione di Vandana Shiva Le prove della pericolista' dei cibi geneticamente modificati - 3 marzo 2004 ANTEPRIMA <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=438&mode=thread&order=0&thold=0> L'impero invisibile. Note sul golpe americano di Marco d'Eramo Dalla teoria della guerra fredda a quella della guerra preventiva, cosa rimane della democrazia in America? E in occidente? Un libro inchiesta ci racconta i retroscena della fine della liberta'. E' "L'impero invisibile. Note sul golpe americano" di Mauro Bulgarelli e Umberto Zona appena pubblicato da NdA press. In esclusiva per i lettori di Nuovi Mondi Media pubblichiamo la prefazione al libro scritta da Marco d'Eramo. NUOVI MONDI SHOP Nella <http://www.nuovimondishop.it> libreria online di Nuovi Mondi Media sconti dal 20 al 50% su tutti i titoli in catalogo: <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=393&mode=thread&order=0&thold=0> La poesia salvera' il mondo <http://www.nuovimondimedia.it/negozio/catalog/product_info.php?products_id=73>Tutto quello che sai e' falso <http://www.nuovimondimedia.it/negozio/catalog/product_info.php?products_id=80> Avenida Revolucion <http://www.nuovimondimedia.it/negozio/catalog/product_info.php?cPath=27&products_id=32> American Nighmare ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=476&mode=thread&order=0&thold=0> Un'occupazione che crea bambini desiderosi di morire di Leah Tsemel, avvocato israeliano che lavora a Gerusalemme. Questo e' il suo discorso sull'infanzia e i diritti dell'uomo tenuto alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia Sembra che i miei genitori ed altri che abbiano desiderato costruire lo stato d'Israele non hanno capito che e' impossibile sviluppare un nuovo futuro sulle reliquie dell'oppressione. Sto difendendo i palestinesi nelle corti israeliane da circa 30 anni e, malgrado i miei sforzi, ancora non sono riuscita a far comprendere ai giudici, sia nei tribunali militari che nella Suprema Corte di Giustizia, questa verita' di base. <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=475&mode=thread&order=0&thold=0> L'era del consenso di http://www.monbiot.comot "Lo spostamento del potere verso la sfera globale e' la ragione per cui quasi tutti i partiti politici della terra hanno adesso politiche simili. Le loro politiche sono predeterminate dalle banche e dagli speculatori finanziari, dalle grandi imprese e dalle istituzioni. A livello nazionale, c'e' democrazia ma non c'e' scelta. Il grande dilemma della nostra epoca e' cosa accidenti pensiamo di fare in proposito". <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=473&mode=thread&order=0&thold=0> IL MORBO DELLA MUCCA PAZZA CONTINUA A DIFFONDERSI di Gabe Kircheimer, dal libro <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=251> "Tutto Quello Che Sai e' Falso" Il patogeno perfetto e' tra noi. Milioni di persone potrebbero venirne infettate e il pianeta Terra non sara' mai piu' lo stesso. La diffusione del morbo della mucca pazza tra il bestiame - e la corrispondente epidemia della variante umana, la malattia di Creutzfeldt-Jakob (MCJ) - ha messo in grande allerta diversi paesi. Il Ministero dell'Agricoltura degli USA (USDA) ha continuato stoicamente a negare l'esistenza della mucca pazza in America: a dispetto delle affermazioni di prestigiosi ricercatori, sia privati che legati a istituzioni governative, di svariati importanti studi e perfino delle statistiche. Il Ministero stesso ha ammesso che "il rischio potenziale della diffusione dell'agente della BSE e' di gran lunga maggiore negli Stati Uniti" che in Inghilterra. Con 100 milioni di capi di bestiame, l'America potrebbe presto rivelarsi il piu' grande rifugio al mondo del morbo della mucca pazza. <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=472&mode=thread&order=0&thold=0> E<http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=472&mode=thread&order=0&thold=0>' l'avidita', non l'ideologia, a guidare la Casa Bianca di Naomi Klein La posizione degli Stati Uniti e' sempre stata affermare che eliminare i debiti sarebbe stato un precedente pericoloso. Cosi', perchE' Bush e' tanto preoccupato che "il futuro del popolo iracheno non dovrebbe essere ipotecato dall'enormita' del peso del debito"? <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=471&mode=thread&order=0&thold=0> Il dietrofront libico Fino a pochi anni fa, costituivano il "Fronte del Rifiuto": Iraq, Siria, Libia l'Iran di Khomeini. Ma anche, a partire dal 1980, formavano un gruppo di paesi radicali del Medio Oriente che promuoveva la linea piu' dura contro Israele. Ora l'iracheno Saddam Hussein e' detenuto dagli americani. La Siria si trova in una situazione di fortissima sorveglianza economica e militare. L'Iran e' stato rimesso in riga, sotto le pressioni dell'azione coordinata di Germania, Francia e Gran Bretagna. E la Libia fa dietrofront. <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=470&mode=thread&order=0&thold=0> Procreazione assistita, una legge contro la vita e contro le donne L'appello a Franca Ciampi promosso dall'associazione "<http://www.cercounbimbo.net/modules.php?name=leggepma&pid=99>Cerco un bimbo" "Gentilissima Signora Ciampi, ci rivolgiamo a Lei per sollecitare la Sua attenzione sul tema della procreazione assistita e per manifestarLe la nostra apprensione riguardo alla legge recentemente approvata dal Parlamento su questa materia. Tale legge, che avrebbe l'obiettivo di regolamentare la procreazione assistita, otterra' invece il risultato di rendere impossibile l'accesso ai trattamenti per molte coppie infertili e di trasformare in un calvario il cammino di quelle coppie che potranno ancora accedervi, con effetti morali devastanti per entrambi i componenti e con gravi conseguenze per la salute delle donne". <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=464&mode=thread&order=0&thold=0> Lettere inviatemi dalle truppe... di Michael Moore - Traduzione di Silvia Nerini per Nuovi Mondi Media Cari amici, con l'avvicinarsi delle feste ho pensato parecchio ai nostri ragazzi che prestano servizio nelle forze armate in Iraq. Ho ricevuto centinaia di lettere dalle nostre truppe in Iraq - e quello che mi raccontano e' molto diverso da cio' che vediamo al telegiornale della sera. <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=461&mode=thread&order=0&thold=0> In Cina, in nome del terrorismo da Amnesty International Cina: la comunita' internazionale deve opporsi al tentativo di classificare gli attivisti politici pacifici come "terroristi". Le autorita' continuano a fare poca o nessuna distinzione tra l'opposizione violenta e il pacifico esercizio della liberta' di espressione, associazione e religione. <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=456&mode=thread&order=0&thold=0> Morendo per l'Halliburton Contratti in Iraq... se l'idea e' basata sulla considerazione del a "coloro che hanno rischiato la vita", tutti i profitti, tolti i costi veri e necessari, dovrebbero essere divisi tra le famiglie dei soldati della coalizione che hanno perso la vita nell'invasione o che sono rimasti disabili. O il Presidente ha avuto l'impressione che fossero le vite dell'Halliburton, della Bechtel, della Fluor... a rischio? <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=455&mode=thread&order=0&thold=0> Economie possibili. Cinque esempi italiani a cura della campagna <http://www.sbilanciamoci.org/shownewsitem.sbml?id=63> "Sbilanciamoci" Commercio equo e solidale, finanza etica, cooperative sociali, consumo sostenibile, risparmio energetico: un'altra economia e' possibile. Come dimostrano i cinque esempi che presentiamo. <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=454&mode=thread&order=0&thold=0> La cattura di Saddam si dimostrera' una trappola per Bush? La rapida cattura di Saddam e' stata un evento che ha colpito tutti. Ora pero' pensiamo meglio alla cosa. La popolarita' di George W. Bush stava affondando sempre piu' e tutte quelle pedanti domande sull'11 settembre... stavano guadagnando terreno. Questa cattura era necessaria e il valore immediato per la propaganda sara' enorme. Ma Bush si e' infilato in una trappola? <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=453&mode=thread&order=0&thold=0> Non esiste nessuna minaccia terroristica di Michael Moore Calmatevi, rilassatevi, ascoltate attentamente e ripetete con me: Non esiste nessuna minaccia terroristica. Non esiste nessuna minaccia terroristica! NON... ESISTE... NESSUNA... MINACCIA... TERRORISTICA! Vi sentite meglio? Non proprio, eh? Lo so, e' dura. e' incredibile quanto poco ci sia voluto per far penetrare cosi' profondamente nella nostra psiche la convinzione che il nostro paese e il mondo pullulino di terroristi. <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=452&mode=thread&order=0&thold=0> Occupazione, patriarcato e donne palestinesi di Hanadi Loubani "L'occupazione israeliana ha insidiato il diritto di autodeterminazione palestinese impedendo, in tal modo, lo sviluppo di una costituzione palestinese o di istituzioni legali. In assenza di istituzioni legali palestinesi, le donne sono state governate da leggi arcaiche straniere e non hanno potuto usare il regno legale come mezzo per ottenere diritti". <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=451&mode=thread&order=0&thold=0> Meglio del gingko biloba. Lottare contro il copyright fa bene alla memoria di Wu Ming 1 La nostra civilta' rischia di lasciare ai posteri pochissima memoria storica, data la deperibilita' dei supporti su cui si fissa la cultura (carta, pellicola, supporti magnetici e magneto-ottici). Non solo: l'ossessione reazionaria a "blindare" i prodotti culturali per impedirne la copia e il pirataggio, di limitarne la fruibilita' nello spazio e nel tempo, rischia di rendere totalmente inaccessibili agli storici del futuro i manufatti risparmiati dalla consunzione. Un motivo in piu' per favorire i saperi aperti, il copyleft, la "pirateria", il "reverse engineering" del software libero. <http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=445&mode=thread&order=0&thold=0> Il socio in affari del Presidente mette le mani sull'Iraq di Greg Palast Il Presidente Bush ha assegnato a Baker, socio principale dell'agenzia, la gestione del debito dell'Iraq. E chi incassera' i soldoni recuperati da Jim Baker? Risposta: il suo cliente, l'Arabia Saudita, che reclama 30 miliardi e settecento milioni di dollari dall'Iraq, oltre ai 12 miliardi di risarcimento danni per la prima Guerra del Golfo. Per cancellarsi rispondere a questa mail indicando nell'oggetto "Cancella". NUOVI MONDI MEDIA - Editoria e informazione indipendente www.nuovimondimedia.it - info at nuovimondimedia.it
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