Bambini



Sarebbe bello vivere in un paese in cui non  fosse piu' necessario avere
istituti di accoglienza per minori, perche' ogni bambino ha una famiglia che
lo ama. Non importa che si tratti della famiglia in cui e' nato o di quella
che gli ha aperto le braccia per accoglierlo.

Sarebbe bello che le coppie senza figli si rivolgessero ai centri per la
procreazione assistita, per essere aiutati ad avere un figlio, perche' non
c'e' piu' nessun bambino bisognoso di essere adottato. Allora si' che i
passi in avanti della scienza avrebbero una reale utilita'.

Invece oggi si polemizza sulle norme per la procreazione assistita: per
alcuni sono troppo limitanti, per altri buone rispetto al caos che c'era
prima. Per alcuni bisognerebbe consentire a tutti di poter avere un figlio,
sia conviventi  che single, sia eterosessuali che omosessuali; per altri e'
necessario che questa possibilita' sia limitata alle coppie eterosessuali.

Ma i bambini costretti a nascere per forza cosa contano? Visto che sono
senza voce, ci sentiamo in diritto di dargliela noi una voce. Anch'io che
cerco di riflettere sul tema posso cedere a questa tentazione. Pero' anche
loro hanno diritto ad una difesa. Tra chi li vuole far nascere a tutti i
costi e chi li vuole eliminare quando non programmati, si trovano nella
posizione peggiore. E quando non ci si puo' prendere cura di loro ci sono
gli istituti.
Abbiamo una risposta per ogni situazione, una soluzione che ci permetta di
evitare una scelta definitiva.

Noi adulti siamo bravi nel trovare espedienti che possano accontentare
tutti, senza arrivare mai all'essenza del problema. Chi vuole un figlio puo'
crearselo, chi non lo vuole piu' puo' affidarlo ad altri o, se fa in tempo,
eliminarlo.
Abbiamo bisogno che la popolazione aumenti? Ecco un contributo per chi
decide di avere un secondo figlio. Ma se i futuri genitori sono disoccupati
o hanno perso il lavoro? Pazienza, non si puo' certo assicurare un lavoro
equo per tutti.

Puo' darsi che non sia corretto accostare i bambini chiusi in istituto con
coloro che vogliono avere un figlio, per via del fatto che con la
fecondazione assistita il figlio puo' essere ottenuto con i propri gameti, e
quindi e' sangue del proprio sangue, come si suol dire. Ma aggrapparsi a
questo concetto significa rinunciare ai passi in avanti che la civilta' ci
ha fatto fare. C'e' molto piu' del sangue in una persona, in un bambino.

E' terribile trascorrere le feste di Natale chiusi in un istituto. Come si
puo' spiegare ad un bambino che non puo' tornare a casa perche' non e'
benvoluto? Meglio l'istituto che i maltrattamenti, certo; ma meglio una
famiglia per ciascuno.

E' un sogno sperare che non ci siano piu' bambini abbandonati? Sperare che
tutti siano disposti ad accogliere chi non ha una sua famiglia?

Ogni tanto fa bene sognare.