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Fw: da Montevideo
- Subject: Fw: da Montevideo
- From: "nello margiotta" <nellomargiotta55 at virgilio.it>
- Date: Wed, 10 Dec 2003 11:31:50 +0100
----- Original Message ----- From: "Gennaro di Latidoamericano" <gennaro at latidoamericano.org> To: <latina at peacelink.it> Sent: Monday, December 08, 2003 7:05 PM Subject: da Montevideo > Cari amici, > > scrivo da una Montevideo in festa per il trionfo del referendum contro la > privatizzazione della petrolifera ANCAP. E' il secondo grande trionfo dopo > quello del '92 che fermò tutta la politica di svendita dei beni dello > stato, un caso quasi unico al mondo. Questo paese è differente. Luce, > acqua, gas, telefoni, sono e resteranno di tutti gli uruguayani e non di > una multinazionale straniera. Un'ampia maggioranza (addirittura il 62% > ieri) pensa da sempre che la proprietà pubblica di un bene sia la miglior > garanzia perché questo bene risulti efficiente e disponibile al miglior > prezzo e per il benessere di tutta la società. > > Qui gli argomenti neoliberali, che nel resto del mondo si applicano come > dogmi di fede, sono ridicolizzati da un popolo che si prende il diritto di > discutere di economia e ragiona senza schemi mentali né fedeltà > automatiche. Mi diverto spezzo a stuzzicare, giornalisti, accademici, > politici, semplici amici: "ma dai, non è un tabù privatizzare i telefoni". > Io scherzo, loro no. Sembra un sogno, e sarebbe ora che dall'Europa si > ricominci a guardare alla coscienza di popoli come questo. Hanno solo da > insegnarci. > > Contemporaneamente un giudice, per la prima volta in questo paese (che è > anche il paese dell'impunità totale), è così incosciente da pretendere di > interrogare dei torturatori che come risposta si acquartierano nelle > caserme. Non sono rumori di sciabole, è debolezza, come quella del governo, > che può solo chiedere "perfavore" al potere giudiziario di fermarsi. > > Così è cominciata la campagna elettorale che il prossimo ottobre con ogni > probabilità porterà al governo il Frente Amplio. Ed è un Frente che > arriverà al governo con degli equilibri interni spostati di molto a > sinistra rispetto a quando nel 1999 si fermò al 46% dei voti. Anche in un > fatto politico come questo, molte sarebbero le lezioni per l'Europa dove > tutti sanno correre solo verso il centro. > > Tabaré Vázquez sarà presidente, e la congiuntura regionale, con Lula, > Nestor Kirchner, Hugo Chávez e probabilmente Evo Morales, fa sì che tutto > questo continente non risponda più agli ordini del Fondo e di Washington. > > Un servo sciocco come il centrosinistro cileno Ricardo Lagos, che dopo aver > concesso di tutto sull'altare del "Trattato di libero commercio" con gli > Stati Uniti, che entra in vigore dal primo gennaio, protesta oggi perché si > rende conto che gli alunni discoli e non lui, l'alunno modello, otterranno > condizioni radicalmente migliori. > > Contemporaneamente, dall'altra parte del fiume, una notizia praticamente > censurata da tutta la stampa europea, sconvolge. Fonti britanniche hanno > ammesso ufficialmente che durante la guerra delle Malvinas avevano al > seguito un arsenale atomico pronto all'uso. Ma "non pensavamo di usarlo", > dicono. Margareth Thatcher, se qualcosa fosse andato storto, avrebbe > trasformato Buenos Aires in una nuova Hiroshima? > > Ciò in un conflitto a 15.000 km da Londra, senza la benché minima > implicazione in termini di rischio per il territorio nazionale. Perfino per > due scogli vicini al Polo Sud la luminosa democrazia britannica era > predisposta ad usare l'arma atomica. E' un dato che riscrive radicalmente > la storia di quel conflitto. E impone, purtroppo, domande tabù: quanto è > sicuro il mondo del quasi monopolio nucleare occidentale? Quale percezione > della propria sicurezza atomica debbono avere oggi un argentino, un > brasiliano, ma anche un iraniano o un egiziano o un vietnamita? Le > ammissioni britanniche sono anche una minaccia al presente verso un > continente che si sta saldando politicamente? In che tipo di conflitti sono > disposti a minacciare l'uso di armi atomiche? > > L'irresponsabilità britannica apre le porte ad un'anarchia nucleare dalle > conseguenze gravissime ed anche la quasi censura europea dovrebbe far > pensare, molto. > > Un abrazo celeste > > Gennaro > > > > -- > Mailing list Latina dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/latina/maillist.html > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html >
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