KABUL - Tentata aggressione all’ospedale di Emergency



    KABUL ­ Tentata aggressione all’ospedale di Emergency



    Nella serata dell’8 dicembre, un gruppo di militari statunitensi ha
    circondato e isolato l’ospedale di Emergency a Kabul ed ha
    tentato di entrarvi con la forza.
    Si è determinata un’estrema tensione e si è creato un reale
    pericolo per l’incolumità dei pazienti e del personale, locale e
    internazionale.

    Le guardie dell’ospedale, rigorosamente disarmate (Emergency
    non ammette armi all’interno dei propri ospedali), sono riuscite a
    impedire l’ingresso dei militari, offrendo ai responsabili
    dell’ospedale la possibilità di chiamare le forze di sicurezza
    afgane, che hanno convinto i militari statunitensi a desistere.
    Il tentativo delle truppe occupanti era teso ­ si è poi saputo ­ a
    “prelevare” un paziente sul quale cadeva non si sa quale sospetto
    (“per curarlo altrove”, hanno detto i militari).

    Venuti a conoscenza dell’identità del “ricercato”, i responsabili
    dell’ospedale hanno peraltro accertato che era già stato dimesso.
    Questo incidente è simile a una iniziativa che i taliban, allora al
    potere in Kabul, avevano compiuto nel maggio del 2001.

    Il Direttore esecutivo dell’Associazione Emergency ha inoltrato
    una nota di dura protesta, facendo rilevare come abusi e violenze
    di questa natura mettano a rischio la possibilità stessa di
    proseguire gli interventi umanitari di Emergency in Afganistan,
    che comprendono: i due centri chirurgici di Kabul ed Anabah, la
    costruzione in corso di un terzo ospedale a Lashkar-Gah, il centro
    di ostetricia e ginecologia di Anabah, 23 Centri di Primo Soccorso
    e Centri sanitari, l’assistenza ai prigionieri nelle carceri di Kabul e
    di Shebergan, e un programma sociale destinato alle vedove del
    Panshir.
    In queste attività sono impiegati oltre 700 donne e uomini afgani
    in quattro diverse regioni del paese.

Milano, 9 dicembre 2003
Fonte: Emergency

Fabio Della Pietra
Ufficio stampa
Emergency Pordenone