DAL CARCERE DI SAVONA



DAL CARCERE DI SAVONA

Dal carcere Sant'Agostino di Savona ci giungono notizie attraverso Replay,
un giornale che, fin dal numero zero, si era proposto di tentare di essere
un ponte fra dentro e fuori. Ed io, che gia' ho scritto di Replay,
http://www.peacelink.it/webgate/pcknews/msg03639.html ho la presunzione di
pensare che qualche brandello di questo "ponte" inizi ad intravedersi...

Un professore racconta che cosa vuol dire insegnare in un carcere; la' dove
in uno spazio chiuso, qualsiasi cosa, qualsiasi emozione e suono e gesto,
assume contorni differenti e attutisce i silenzi e mimetizza il grigiore
delle pareti e lo squallore e la sporcizia e il rumore metallico in
sottofondo. La' dove un allievo in sede di esame di licenza media,
dopo aver arruffato nomi di mari e di popoli, improvvisamente cita
Giovanni Verga e quel concetto appreso in qualche sua novella, che l'uomo e'
come un mitilo: e' destinato a perdersi se si stacca dalla sua roccia...

Il vicesindaco di Savona conosce il carcere perche' se ne e' interessato
come consigliere comunale, ma non e' mai potuto entrarci...

La V° A del Liceo delle Scienze Sociali di Savona ha letto Replay, visitato
la mostra del carcere Sant'Agostino,  ricevuto in classe la visita dei
responsabili di Replay e con loro drammatizzato una simulazione di liberta'
ristretta...

Graziano, un detenuto, racconta il carcere visto da dentro: una cella di
quattro metri quadrati, un solo bagno, igiene niente e tasso di mortalita'
alto.Un mondo disumano, dove si ricicla il cibo e non si conosce la parola
umanita'...

Frammenti di altro in questi fogli che escono dal carcere e vanno nel mondo:
echi da altri carceri, vignette, riflessioni voci dall'esterno, recensioni
di libri e piu' di tutto, credo, il desiderio di essere ascoltati, letti,
capiti ed aiutati...

elisabetta caravati