Il volto di Abele



Comunicato stampa

OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

SVOLTASI L'INIZIATIVA PACIFISTA IL 4 NOVEMBRE A VITERBO
IN MEMORIA DELLE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE
E CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI

*

Realizzata oggi a Viterbo la cerimonia di ricordo delle vittime di tutte le
guerre da parte del "Centro di ricerca per la pace".

In un solenne silenzio e' stata effettuata la deposizione di un omaggio
floreale ai monumenti alle vittime delle guerre in piazza del Sacrario a
Viterbo.

Una dichiarazione di Peppe Sini dopo la celebrazione: "Ogni vittima ha il
volto di Abele. Ricordare e onorare degnamente le persone uccise dalle
guerre esige ed afferma l'impegno ad opporsi a nuove guerre, a salvare altre
possibili vittime. Tutti siamo chiamati a impegnarci a costruire la pace;
tutti siamo chiamati ad opporci ad ogni omicidio, e a quel cumulo di omicidi
di cui la guerra consiste, e agli strumenti di morte, e agli apparati
assassini".

*

Come gia' lo scorso anno, una delegazione del "Centro di ricerca per la
pace" di Viterbo, questa mattina alle ore 8 (in orario distinto e distante
dalle chiassose esibizioni di chi in questo giorno oscenamente festeggia gli
apparati assassini della guerra, nuovamente offendendo fin la memoria delle
persone dalla geurra uccise), ha realizzato una essenziale, austera,
silenziosa cerimonia che ha recato un omaggio floreale ai monumenti che
ricordano le vittime di guerra in piazza del Sacrario a Viterbo.

Con tale iniziativa, consistita nella deposizione di un omaggio floreale e
in un minuto di meditazione silenziosa, si e' realizzato un momento di
memoria e pieta' verso le vittime di tutte le guerre e di affermazione del
dovere di opporsi a tutte le uccisioni e a tutte le guerre, nell'inveramento
di quanto sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 11,
laddove si afferma nitidamente che "L'Italia ripudia la guerra".

*

Dopo la conclusione della cerimonia il responsabile del "Centro di ricerca
per la pace" di Viterbo, Peppe Sini, ha dichiarato:

"Abbiamo voluto ancora una volta ricordare questa decisiva verita': che
"Ogni vittima ha il volto di Abele" (Heinrich Boell), e che un sentimento di
solidarieta' unisce tra loro tutti gli esseri umani poiche' tutti fanno
parte di una medesima famiglia, condividono una medesima storia,
sperimentano una medesima vicenda, e sono tutti ugualmente preziosi.

"Abbiamo voluto ancora una volta ricordare questa decisiva verita': che
tutte le grandi tradizioni di pensiero, come il piu' intimo sentire di
ciascuna persona, affermano che ogni essere umano ha diritto di vivere, che
nessuno deve essere ucciso.

"Ricordare e onorare degnamente le persone uccise dalle guerre esige ed
afferma l'impegno ad opporsi a nuove guerre, a salvare altre possibili
vittime.

"Tutti siamo chiamati a impegnarci a costruire la pace, condizione
necessaria per la civile convivenza, per il riconoscimento della dignita'
umana di tutti gli esseri umani.

"La guerra e' nemica dell'umanita', e dopo Auschwitz ed Hiroshima tutti
sappiamo che qualunque guerra puo' provocare la distruzione della civilta'
umana.

"E quindi tutti siamo chiamati ad opporci ad ogni omicidio, e a quel cumulo
di omicidi di cui la guerra consiste, e agli strumenti di morte e agli
apparati assasssini ad essa ordinati.

"Mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' eserciti, mai piu' armi: ogni
vittima ha il volto di Abele".

*

Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 4 novembre 2003

Ulteriori informazioni sull'iniziativa e sul contesto, il percorso e la
proposta di riflessione e di impegno per la pace (e per la democrazia e i
diritti umani, per la nonviolenza e per la legalita' costituzionale) entro
cui essa si e' situata sono disponibili nel notiziario telematico quotidiano
"La nonviolenza e' in cammino" richiedibile gratuitamente all'indirizzo di
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telematica nei siti del Movimento Nonviolento, www.nonviolenti.org (dalla
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