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Unione Europea: Amnesty International chiede di emendare o ritirare le proposte in materia di asilo
- Subject: Unione Europea: Amnesty International chiede di emendare o ritirare le proposte in materia di asilo
- From: "Ufficio Stampa Amnesty " <press at amnesty.it>
- Date: Tue, 4 Nov 2003 12:50:26 +0100
Gent.mi tutti, vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di Amnesty International: Unione Europea: Amnesty International chiede di emendare o ritirare le proposte in materia di asilo Grazie per la cortese attenzione Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International Ufficio Stampa Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL CAPO REDATTORE ESTERI COMUNICATO STAMPA CS 148 -2003 UNIONE EUROPEA: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE DI EMENDARE O RITIRARE LE PROPOSTE IN MATERIA DI ASILO Alla vigilia del Consiglio dei ministri della Giustizia e degli Affari interni dell'Unione Europea, Amnesty International ha denunciato che alcune delle proposte che verranno discusse durante questo incontro (come ad esempio la "Direttiva del Consiglio recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato ") rischiano di impedire l'accesso dei rifugiati a una protezione efficace attraverso l'uso della cosiddetta "lista dei paesi di origine sicuri", l'impiego di procedure sommarie di verifica ai confini e il ricorso a procedure d'appello inadeguate, in violazione del diritto internazionale dei rifugiati e dei diritti umani. In vista della riunione del 6 novembre, Amnesty International ha pertanto trasmesso ai ministri della Giustizia e degli Affari interni una serie di raccomandazioni, sottolineando - con le parole del direttore dell'ufficio di Bruxelles dell'associazione, Dick Oosting - che "mentre ci si avvia a definire la Politica comune dell'Unione Europea in materia di asilo, è evidente che il quadro complessivo che ne emerge per i rifugiati che cercano riparo in Europa è desolante". "L'effetto combinato delle varie proposte all'esame della riunione di giovedì è che i rifugiati troveranno ostacoli a ogni tappa del loro cammino: quando cercheranno di entrare nel territorio dell'Unione Europea, quando chiederanno asilo in determinati paesi e quando dovranno presentare un appello degno di questo nome" - ha aggiunto Oosting. "Amnesty è particolarmente preoccupata per la crescente confusione tra procedure in materia di asilo e d'immigrazione. Deploriamo il carattere di ambiguità introdotto nella proposta sulle procedure ai confini, con l'intento di rafforzare i controlli sull'immigrazione" - ha concluso Oosting. Le preoccupazioni di Amnesty International riguardano i seguenti aspetti: Paesi di origine sicuri Amnesty International si oppone fermamente all'uso di liste di paesi di origine sicuri che hanno lo scopo di limitare l'accesso alle procedure d'asilo. Queste liste sono causa di discriminazione nei confronti dei rifugiati, vietata dalla Convenzione di Ginevra relativa allo status di rifugiato. Sebbene la proposta all'esame dei ministri della Giustizia e degli Affari interni mantenga il principio dell'esame individuale delle richieste d'asilo, Amnesty International teme che di fatto questa lista potrà essere usata come un impedimento automatico per accedere alle procedure d'asilo e che la decisione su quali paesi inserire nella lista comune potrà essere il risultato di patteggiamenti politici influenzati da interessi nazionali piuttosto che da considerazioni sui diritti umani. Amnesty International chiede il ritiro di questa lista. Procedure ai confini Anziché assicurare protezione ai rifugiati, la proposta è stata stravolta per porre enfasi sull'efficacia dei controlli sull'immigrazione. Il risultato è che le autorità competenti in materia d'immigrazione saranno di fatto coinvolte nella valutazione della fondatezza delle richieste di asilo, pur non avendone la competenza necessaria, contribuendo in questo modo alla confusione tra procedure in materia di asilo e d'immigrazione. Amnesty International chiede il ritiro di queste procedure. Accesso al territorio dell'Unione Europea Amnesty International esprime seri dubbi sugli emendamenti presentati da alcuni Stati membri, sulla base dei quali l'accesso al territorio dell'Unione Europea e quello alle procedure per la determinazione dello status di rifugiato potranno essere del tutto negati nel caso in cui il richiedente asilo sia transitato attraverso un paese terzo sicuro, a prescindere dalla sua situazione individuale. Questo dispositivo rappresenta una potenziale violazione della Convenzione di Ginevra e del principio del "non respingimento". Procedure d'appello Gli emendamenti presentati da alcuni Stati membri rischiano di indebolire il principio del "rimedio efficace" di fronte a un giudice o a un tribunale e di ridurre la portata del controllo giudiziario a una valutazione marginale dei "fatti rilevanti", in contrasto con gli standard sviluppati dalla Corte europea di giustizia e dalla Corte europea dei diritti umani. Amnesty International nutre inoltre grande preoccupazione per la proposta che consente agli Stati membri di derogare all'effetto sospensivo degli appelli. Amnesty International chiede che le procedure di appello siano in linea con gli standard internazionali e con la giurisprudenza delle corti sovranazionali. FINE DEL COMUNICATO Brussels / Roma, 4 novembre 2003 Il documento "Raccomandazioni di Amnesty International sulla Direttiva del Consiglio recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato" è disponibile sul sito Internet www.amnesty-eu.org oppure presso l'Ufficio Stampa di Amnesty International. Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - 348 6974361, e-mail: press at amnesty.it Amnesty International EU Office - Ufficio Stampa: Tel: 0032-2-5021499, e-mail: amnesty-eu at aieu.be
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