Newsletter N. 39 del 6 Ottobre 2003



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Microsoft Chat chiude, salvi bambini e portafogli
di Paolo Attivissimo

Da metà ottobre sparirà in tutta Europa l'area chat del portale MSN di
Microsoft. Motivazione ufficiale: troppo spam e troppi pedofili. Il
colosso di Redmond colora di impegno sociale una mossa commercialmente
astuta

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MSN Chat, l'area chat di Microsoft, chiude in tutta Europa a partire
dal 14 ottobre. Il comunicato Microsoft non lascia dubbi sulle
motivazioni ufficiali. "La decisione è stata presa in considerazione
del crescente uso inappropriato delle chat, come la massiccia espansione
dello spamming e l'aumento della diffusione di contenuti illegali.
MSN.it considera la sicurezza dei propri utenti e la tutela dei minori
un obiettivo primario." Per la sicurezza dei nostri bambini, Microsoft
è disposta a sacrificare cinquecentomila euro di fatturato, come
sottolinea Stefano Maruzzi, direttore generale di Msn.it.

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Se seguite da qualche tempo i miei deliri digitali, sapete benissimo
che non venero granché la società di Bill Gates (il sentimento è
probabilmente reciproco). Però stavolta devo lodare Microsoft per una
scelta non solo commercialmente geniale, ma anche socialmente utile.

Prima di passare alle lodi, però, metterei in chiaro qualche dettaglio.
La tutela dei minori, come immagino avrete sospettato, è una foglia di
fico, e pure piuttosto striminzita. I servizi di chat di Microsoft, e
l'intero portale MSN, erano nati come investimento strategico per
strangolare AOL, grande concorrente Internet di Microsoft soprattutto
negli USA. Pur di fare le scarpe al megaprovider americano, Microsoft
ha lasciato che la divisione MSN lavorasse in perdita per anni,
rimettendoci per esempio 641 milioni di dollari nel 2002 e altri 299
milioni nell'anno fiscale 2003.

Di fronte a queste cifre, cosa volete che siano cinquecentomila euro
(di fatturato, non di profitto)? Un investimento saggio per farsi
tanta, tanta pubblicità gratuita e fare in modo che una volta tanto
Microsoft compaia nei titoli dei giornali per il proprio "impegno
sociale" invece che per l'ennesima falla di sicurezza.

Il guaio è l'investimento strategico in MSN non ha funzionato bene come
quello fatto a suo tempo per eliminare Netscape dal mercato dei browser.
AOL, a differenza di Netscape, non è affatto schiattata, per cui a
Redmond è giunta l'ora di riconoscere la sconfitta e contenere le
perdite. Chiudere MSN Chat con la scusa di salvare i bimbi è dunque un
modo molto elegante di trasformare una ritirata in una promozione
pubblicitaria.

Non saranno delle cime a scrivere software, ma in fatto di marketing
quelli di Microsoft battono tutti. Infatti gran parte dei media ha
riferito la notizia della chiusura di MSN Chat con straordinaria
risonanza, ottenendo il plauso di molte associazioni per la tutela dei
minori, senza soffermarsi a notare che combattere la pedofilia
chiudendo le chat di un solo provider è come reprimere la prostituzione
abolendo i marciapiedi di un singolo quartiere.

Bimbi di serie B
La trasparenza della foglia di fico comincia a rivelare assai più del
dovuto se si considera che il blocco di MSN Chat riguarda soltanto
l'Europa. Negli USA, in Canada e in Giappone, infatti, la chat andrà
avanti, anche se sarà necessario abbonarsi a MSN tramite carta di
credito. Ufficialmente questo serve a impedire gli accessi anonimi,
come se per un malintenzionato fosse difficile procurarsi una carta
di credito e operare sotto falso nome (pensavate che vi avesse davvero
scritto la moglie dell'ex capo di stato nigeriano per dividere con voi
26 milioni di dollari?). In questi paesi dunque si può continuare a
spammare e irretire su MSN. Basta pagare.

Soltanto in Nuova Zelanda e Brasile, chissà perché, le chat di MSN
adotteranno la soluzione che davvero tutela i minori, ossia saranno
tutte sorvegliate da un moderatore. Il caso più strano in assoluto è
quello di Israele, dove il servizio di chat andrà avanti esattamente
come prima. Chissà cosa induce Microsoft a pensare che spammer e
pedofili non dimorino in quella terra tormentata. Il fatto che la chat
Microsoft israeliana è data in subappalto e quindi non comporta
perdite per Redmond è, naturalmente, una pura coincidenza.

La scusa di salvare i bimbi non solo non sta in piedi, ma cade più
rovinosamente di un Segway con la batteria a terra quando si prosegue
la lettura del comunicato di Msn.it. Qual è la soluzione Microsoft
per proteggere i pargoli, beninteso quelli di serie A? Offrire "nuovi
e innovativi servizi di comunicazione online, come MSN Messenger.
In questo modo i consumatori potranno comunicare e interagire in un
ambiente più sicuro".

Ma davvero? Lanciate MSN Messenger 6.0 e scegliete Contatti, Cerca un
contatto, Cerca in base agli interessi. Può darsi che dopo il 14
ottobre le cose cambino, ma per ora questi comandi conducono il vostro
browser alle sezioni di Messenger.msn.com, nelle quali è facile
scegliere Persone, Amore, 13-19 per trovare tanti adolescenti
sentimentalmente vulnerabili, belli pronti e preselezionati. Serviti
su un piatto d'argento ai predatori. Se le cose restano così, è
difficile argomentare che una migrazione a MSN Messenger migliori la
tutela dei nostri giovani creando "un ambiente più sicuro".

Forse il "più sicuro" si riferisce alla maggior sicurezza di guadagni
che MSN Messenger offre a Microsoft rispetto alla chat. La società di
Redmond infatti intende farsi pagare da qualunque altra società voglia
produrre client compatibili con i servizi di messaggistica istantanea
di MSN Messenger. Il che significa che i programmi alternativi a
Messenger non potranno essere gratuiti. Volete chattare con utenti MSN
tramite Linux o dal vostro cellulare o da provider diversi da MSN?
Pagate.

In altre parole, con la scusa di salvare gli innocenti dai pericoli
delle chat gratuite si fa pubblicità al nuovo servizio a pagamento.
Geoff Sutton, General Manager europeo di MSN, lo dice chiaro e tondo
a Wired: la chiusura di MSN Chat "è una decisione basata sulle
esperienze dei consumatori, sulla protezione dei bambini e sul nostro
investimento strategico per rafforzare MSN Messenger".
Più chiaro di così non si può.

Socialmente utile
Nonostante tutto, la mossa di Microsoft merita la lode non soltanto
dal punto di vista del marketing, ma anche da quello della salute della
Rete. I vegliardi di Internet fanno fatica a rendersene conto, ma c'è
ormai una generazione di utenti che è cresciuta all'ombra di Internet
Explorer. Per loro, Microsoft non è un modo per accedere a Internet:
Microsoft è Internet.

Scoprire improvvisamente che esistono infiniti altri modi per chattare,
senza dipendere dalle soluzioni Microsoft, sarà per loro un'esperienza
drammatica ma educativa. E' questo il senso in cui trovo socialmente
utile la scelta di chiudere MSN Chat: obbliga gli utenti a guardarsi
intorno e rendersi conto che possono camminare anche senza la costosa
e fragile stampella di Bill Gates. Così facendo, potrebbero notare che
esistono alternative a Microsoft anche per molte altre cose, e che la
Rete può vivere anche senza farfalline animate e icone svolazzanti.
Per un adolescente, nulla è inebriante come la libertà.

01 Ottobre 2003 - Articoli - http://www.apogeonline.com/webzine/
2003/10/01/01/200310010101

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IL CALDO SETTEMBRE DI APPLE
Nuovi portatili, tastiera e mouse senza fili, aggiornamenti per iMac e
iPod ma anche segnali positivi dal mercato della Mela: tutto pronto
per l'esordio di "Panther", nuova e attesa versione del sistema
operativo OS X
di Nicola D'Agostino
http://www.mytech.it/mytech/computer/art006010049578.jsp
Fotogallery correlata
http://www.mytech.it/mytech/photogallery/art006010049554.jsp

Codice di condotta per il peer-to-peer
A promuoverlo sono grandi nomi del P2P: a loro dire un'intesa con le
major è possibile anche se escludono qualsiasi filtro contro lo
scambio libero di materiali. RIAA, intanto, compone 64 delle 261
denunce contro utenti P2P
http://punto-informatico.it/p.asp?i=45424

EFF BOCCIA I TRUSTED-PC
L'architettura immaginata da IBM, Intel, Microsoft ed altri non piace
alla Foundation per un solo fondamentale motivo: costringe l'utente ad
accettare visite e controlli da remoto sul proprio PC. Cosi', dice
EFF, non puo' funzionare
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45452

 NESSUNA PIETA' PER I BUG HUNTER
Hanno agito in modo assolutamente spregiudicato i membri di una
piccola azienda che ha esposto le vulnerabilita' di sistemi
governativi e militari americani. Finiranno tutti in prigione
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45451

 LANCIATO UN NUOVO ANONYMOUS REMAILER
Lo annuncia il Progetto Winston Smith, attivo nel supporto alla
realizzazione di servizi per la privacy digitale, dai nodi Freenet
agli Pseudonym Server e oltre. Il nuovo remailer accessibile anche da
web
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45450

FINANZIARIA, ECCO COSA ARRIVA ALL'ICT
Il ministero all'Innovazione annuncia e descrive con qualche dettaglio
in piu' gli stanziamenti previsti per alfabetizzazione informatica,
sviluppo delle imprese e innovazione
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45436

 E' NATA OPENOFFICE 1.1
OpenOffice.org rinnova la sfida a MS Office lanciando una nuova
versione della celebre suite open source. Aggiunte diverse
funzionalita', migliore look and feel, maggiori stabilita' e
compatibilita' con Office
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45440

E ACLU DENUNCIA RIAA
L'associazione ritiene che l'identificazione forzata degli utenti
internet accusati di pirateria violi alcuni diritti costituzionali
fondamentali. Un altro problema per le major
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45420

 TIA, MORTE PER SOFFOCAMENTO
Il progettone che avrebbe garantito ai cybercop statunitensi un
accesso senza precedenti alle informazioni di chiunque, viene bocciato
dal Congresso. Si torna a respirare
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45419

 L'INDIA INCIAMPA SULLA CENSURA WEB
Il Governo indiano protagonista di un grave episodio repressivo che,
per ragioni tecniche, si estende fino ad impedire agli utenti di quel
paese di accedere a tutti i gruppi di discussione di Yahoo!
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45421

BREVETTI, IL SI' DELL'EUROPA
Al dunque il Parlamento europeo approva la normativa dei brevetti sul
software ma lo fa passando una quantita' di emendamenti che rendono il
tutto meno pesante del temuto. Scende il tono delle polemiche ma la
tensione resta alta
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45347


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Associazione Culturale Telematica
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a cura di Loris "snail" D'Emilio
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Hanno collaborato a questo numero:
Nicola "nezmar" D'Agostino
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Marcello "marcellino" Sonaglia
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Alessio "isazi" Sclocco
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Barbara
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