[AI] - Intervento di Flavio Lotti



Fonte: Unimondo
http://unimondo.oneworld.net/article/view/70091/1/

Giovedi 1^ sessione: Intervento di Flavio Lotti
giovedì, 09 ottobre, 2003

Flavio Lotti - foto Unimondo
Flavio Lotti, segretario della Tavola della Pace, introducendo la prima
sessione dell'Onu dei Popoli ha voluto denunciare il rifiuto da parte del
Governo italiano del permesso di entrata a Zelalem Wegari invitato
dall'Etiopia nonostante il Comune di Ancona si fosse fatto garante. "Il
governo italiano - ha detto - non ha concesso il permesso di entrata a
questa persona perche' è povera. E' uno scandalo!".

Svolgendo la sua prolusione introduttiva dei lavori, Lotti ha illustrato
il significato di questa 5^ edizione dell'Onu dei Popoli centrata sul
"ruolo e le responsabilita' dell'Europa nel mondo". "Insieme con tutto
l'Occidente, l'Europa ha il potere di condizionare la vita di tanta parte
dell'umanita': per questo e' importante confrontarsi con i rappresentanti
della societa' civile di tutto il mondo per definire insieme il ruolo
dell'Europa". "Il nostro destino di europei è legato a quello di centinaia
di milioni di persone che vivono in situazioni di poverta' e di guerra" -
ha affermato Lotti - sottolineando che "non c'e' altro modo per
raggiungere sicurezza e diritti se non promuovendo sicurezza e diritti per
tutti".

Ma "nonostante questo sia condiviso formalmente da tutti, l'Europa
continua a promuovere politiche protezionistiche dando cosi esempio di
paura, cinismo e vigliaccheria. E questo vale anche per i singoli governi
europei e per gli stessi cittadini europei che nel loro benessere non si
rendono conto delle condizioni di altri popoli".

Venendo all'Italia, Lotti ha denunciato che il "governo distribuisce a
piene mani ingiustizia e qualunquismo" e che nel "governo vi sono partiti
che hanno fatto della violenza verbale e del razzismo il carattere
distintivo della proprio identita'". Si tratta secondo Lotti di "una
deriva politica contro cui vogliamo insorgere per costruire un'altra
Italia e un'altra Europa che siano soggetto politico di pace, che dicano
no alla guerra preventiva, alla legge del più forte, decise a combattere
fame e malattie promuovendo un'economia di giustizia. Un'Europa che
ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie
internazionali, che ripudia la guerra perchè la guerra non risolve mai i
problemi".

"E' uno scandalo che la bozza della Costituzione EU consideri la pace solo
come un obiettivo generico, lasciato alla buona volontà mentre per noi che
abbiamo marciato insieme lo scorso 15 febbraio la pace e' un diritto
fondamentale e chiediamo che come tale sia definito nella Costituzione
EU". Ricordando che l'EU e' nata come un progetto di pace tra popoli che
per anni e per secoli si erano combattuti, Lotti ha voluto rilanciare quel
sogno originario: "Per l'EU non si tratta solo di controbilanciare potere
egemeonico Usa o di diventare una nuova superpotenza militare, ma di
promuovere rapporti tra i popoli fondati su una visione multipolare del
mondo, sulla sicurezza comune basata sul ripudio della guerra e sul
diritto internazionale, su 'tolleranza zero' al commercio delle armi, alla
criminalita' organizzata investendo in diritti per tutti e superando le
diseguaglianze economiche.

"La nostra ricchezza, cultura, tecnologia e coscienza civile interrogano
la nostra responsabilita' davanti al mondo per costruire un Occidente
diverso da quello che oggi semina odio e terrore. Per questo occorre
liberarsi di ogni forma di eurocentrismo, di sensi di superiorita'
presunta o reale: abbiamo fatto un sacco di danni nel mondo che non
abbiamo ancora riparato e tuttora facciamo insopportabili ingiustizie. Per
questo vi abbiamo invitato: per capire le nostre responsabilita' nel
mondo, per fare dell'Europa un vero cantiere sociale capace di cambiamenti
profondi" - ha concluso rivolgendosi ai 250 delegati provenienti da oltre
100 paesi del mondo. (GB)