[AI] - Italia: un network europeo per il disarmo



Fonte: Unimondo
http://www.oneworld.net/article/view/70170
Italia: un network europeo per il disarmo

Onu dei Popoli: bandiere
La creazione di un network italiano e europeo per il disarmo: e' questa
l'interessante iniziativa presentata stamane al seminario "Il contributo
dell'Europa per la soluzione dei conflitti" nell'ambito della 5^ Assemblea
dell'Onu dei Popoli in corso in questi giorni a Perugia.

E' la risposta puntuale del mondo pacifista alle dichiarazioni del
Ministro della difesa Antonio Martino che nei giorni scorsi preannunciava
la creazione di una 'Agenzia europea per gli armamenti e la ricerca
strategica' che "servirà a sviluppare le capacità militari dell'UE ed a
consolidare le industrie del settore".

"Il network intende dare una forma stabile e continuativa all'esperienza
del coordinamento di gruppi locali e nazionali che hanno promosso la
Campagna di difesa della legge 185/'90 (la legge italiana sul commercio
delle armi) che ha visto un'ampia partecipazione popolare e intende
inoltre coordinare e mettere in rete le numerose e importanti iniziative
che oggi si svolgono a livello locale promosse da associazioni, ong
nazionali e internazionali, istituti di ricerca, organizzazioni laiche e
religiose, associazioni di volontariato, sindacati e agenzie di
informazione" - ha detto Tonio Dell'Olio presentando la proposta.

Già una trentina di associazioni hanno aderito all'iniziativa di una rete
nazionale di studio e monitoriaggio della produzione e commerco di
armamenti e per il disarmo che si sta coordinando con altre iniziative
promosse a livello europeo da diverse associazioni.

Le legislazioni attuali dei paesi europei in materia di commercio e di
esportazioni di armi sono alquanto differenti, disomogenee e lacunose. Un
dato preoccupante soprattutto se pensiamo ai 10 paesi dell'est europeo che
prossimamente faranno parte dell'EU che, come documentano gli studi di
vari agenzie, sono state uno dei maggiori canali di trasmissione di armi
verso paesi del Sud del mondo governati da dittatori o in guerra.

Di fronte alle pressanti richieste della lobby armiera di liberalizzare
gli scambi interni, espandere i mercati e sovvenzionare con interventi
finanziari statali l'industria armiera che sempre più si va privatizzando,
l'iniziativa di un network italiano ed europeo che offra ai cittadini un
costante monitoraggio dell'export europeo di armi e si faccia loro
portavoce sulle questioni politiche, legislative ed economiche connesse
appare di sicuro rilievo. "Ma occorre anche - ha sottolineato don Albino
Bizzotto di 'Beati i costruttori di pace' - lavorare sul versante
culturale per promuovere una cultura che metta al bando gli armamenti. Non
è un caso che nel momento in cui in Europa e nel mondo intero si esprimeva
il massimo di domanda di pace e il no alla guerra, i governi di molti
paesi decidevano di aumentare i budget militari". (GB)