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[AI] - DOPO CANCUN Sintesi dell ’Intervento di Dot Keet - Sudafrica
- Subject: [AI] - DOPO CANCUN Sintesi dell ’Intervento di Dot Keet - Sudafrica
- From: gubi at olografix.org
- Date: Sat, 11 Oct 2003 11:16:46 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
Venerdì 10 ottobre 2003 h. 15.30 V Assemblea dell’Onu dei Popoli Seminario DOPO CANCUN: Il futuro del commercio internazionale dopo il WTO Sintesi dell’Intervento di Dot Keet - Sudafrica (AIDC Alternative Information Developement Service / Campagna Mondiale OWINFS / Transnational Institute) E’ importante analizzare il processo che ha portato a Cancun per capire che quello che è avvenuto è stato il punto di convergenza di tanti governi, azioni e interazioni fra organizzazioni. A partire dall’Uruguay Round del 1990 c’è stato tra i paesi africani un accumularsi di critiche e insoddisfazioni rispetto ai 90 punti di cui era stata chiesta ai paesi del Nord del mondo un’analisi che non aveva mai ricevuto risposta. Nel vertice di Doha nuovamente vengono richieste dai paesi africani l’applicazione dei 90 punti individuati nell’Uruguay Round. L’agenda di sviluppo di Doha richiedeva in particolare di rivedere gli accordi sull’agricoltura, un trattamento di sviluppo differenziato e accordi sulla sanità pubblica. Ma Stati Uniti e Unione Europea hanno rifiutato l’agenda di sviluppo in maniera sfacciata, abile e subdola. Quello che è successo a Cancun non è quindi un fulmine a ciel sereno. Nonostante la distanza geografica gli africani hanno fatto sforzi incredibili per essere presenti a Cancun. Il Sud Africa è stato un protagonista all’interno della coalizione dei G21-22. La forza di questa coalizione era un’alleanza di tattica politica per controbilanciare il potere statunitense, e tutto nonostante il gruppo fosse molto eterogeneo e gli interessi fossero molto diversi all’interno dello stesso. La formazione dei G22 è stata considerata un inizio di spostamento dei rapporti di forza nel mondo. L’Africa è il continente più povero e ha guidato il gruppo dei 90. Questo successo per l’Africa è stato molto importante e ci incoraggia a continuare. Se siamo uniti ce la possiamo fare, la lotta continua. La liberalizzazione delle tariffe e dei servizi va avanti e anche il movimento politico e sociale va avanti. La via da seguire per il futuro è sempre più chiara: dobbiamo difendere il WTO, non deve crollare altrimenti l’Unione Europea e gli Stati Uniti opereranno con accordi commerciali locali e privati. Bisogna elaborare tattiche e strategie a lungo termine. Sintesi a cura di Unimondo
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