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Newsletter 11 - Campagna Questo Mondo Non E' In Vendita
- Subject: Newsletter 11 - Campagna Questo Mondo Non E' In Vendita
- From: Campagna WTO <info at campagnawto.org>
- Date: Sat, 27 Sep 2003 13:40:59 +0200
CAMPAGNA QUESTO MONDO NON E' IN VENDITA Newsletter n.11 del 26 settembre 2003 Considerazioni su Cancun La V Conferenza Ministeriale del Wto si è chiusa con un completo fallimento. I negoziati sono naufragati sulle cosiddette New Issues o Singapore Issues, i quattro temi (investimenti, facilitazioni al commercio, concorrenza, appalti pubblici) che alcuni paesi occidentali, ed in primo luogo l'Unione Europea, hanno testardamente insistito nel volere includere nell'agenda negoziale di Cancun. Ricordiamo che il Wto prevede l'esplicito consenso di tutti i paesi membri perché una decisione venga presa e che oltre settanta paesi membri avevano più volte dichiarato la loro opposizione all'apertura di questi negoziati. L'intransigenza del Commissario Europeo al Commercio Pascal Lamy nel volere comunque andare avanti è uno dei motivi che hanno costretto i paesi del sud ad abbandonare i negoziati. In realtà anche l'agricoltura sembrava uno scoglio difficilmente superabile. L'Unione Europea e gli Stati Uniti avevano proposto una bozza di accordo che di fatto manteneva i sussidi all'export ed il dumping. In risposta il G21 - ora G22 - ovvero alcuni tra i più importanti paesi del sud tra i quali la Cina, l'India, il Sud Africa, guidati dal Brasile, aveva messo sul piatto una controproposta, per chiedere l'eliminazione di questi sussidi. Particolarmente spinosa era poi la questione del cotone: i sussidi ricevuti dai circa 25.000 coltivatori statunitensi sono sufficienti per strangolare le produzioni dei paesi e degli agricoltori africani, che da anni ne chiedono la rimozione. Anche sulle altre questioni negoziali, dalle tariffe per i prodotti industriali all'allargamento del negoziato sui servizi si registravano posizioni molto divergenti, con i paesi del "quadrilatero" (UE, USA, Giappone, Canada) ad insistere per una completa liberalizzazione ed i paesi in via di sviluppo a chiedere misure per tutelare le loro economie più deboli. Dal raffronto delle richieste emerge chiaramente il nodo centrale della questione: i paesi occidentali chiedevano una completa ed immediata liberalizzazione dove sono più forti (industria e servizi), mantenendo un protezionismo spinto dove sono più deboli (agricoltura e tessile). Questo fallimento dimostra che nel Wto c'è ben poco posto per "negoziare": come a Seattle, i paesi occidentali hanno costretto quelli in via di sviluppo ad abbandonare i negoziati piuttosto che venire incontro alle loro richieste. Con due fallimenti nelle ultime tre conferenze ministeriali, inoltre, è stato definitivamente dimostrato che una organizzazione che si chiama del commercio non deve e non può occuparsi di agricoltura e diritto al cibo, di istruzione, di sanità, di accesso all'acqua, ecc... La situazione che si apre adesso è molto delicata, soprattutto per i paesi in via di sviluppo: da un parte infatti, i giagni economici (Usa in testa) aumenteranno ulteriormente le pressioni per negoziati bilaterali e regionali (a partire dall'ALCA) se possibile ancora meno trasparenti e democratici di quelli in sede Wto, in cui fare valere il proprio peso economico. Dall'altra questi stessi paesi del sud hanno raggiunto una nuova consapevolezza e forza, che deriva dalla creazione di blocchi (il G21 ma anche i paesi africani o l'unione Africa Caraibi Pacifico) di dimensioni sufficienti per negoziare con i paesi occidentali. La sfida che si apre è quindi quella di mettere in piedi un sistema commerciale multilaterale e multipolare nel quale possano essere finalmente accolte le richieste dei paesi più poveri. In questa sfida gioca un ruolo essenziale la società civile internazionale, che ha Cancun ha mostrato un nuovo livello di competenza e maturità, influenzando in maniera decisiva, dall'interno dello stesso centro congressi, i negozati con azioni di pressione e sostegno alle delegazioni ed ai media. Nel nostro piccolo non possiamo non notare il succeso del blog realizzato a Cancun dalla campagna: un esempio di informazione alternativa che ha visto oltre 15.000 contatti nei giorni del vertice, e che grazie al contributo dei nostri inviati a Cancun è diventato il punto di riferimento per gli attivisti, i media e le istituzioni in Messico come in Italia. In conclusione la partita non si è quindi assolutamente chiusa a Cancun. Dalle ceneri della V Conferenza Ministeriale, al contrario, devono partire delle proposte e delle mobilitazioni ancora più forti per la creazione di un sistema di regole realmente multilaterali, democratiche e trasparenti, nelle quali l'ambiente, la tutela dei lavoratori, la sovranità alimentare, i diritti dei popoli non siano solo espressioni di facciata ma la base reale di qualunque accordo. Gli ultimi appuntamenti della campagna La campagna sarà presente per l'ultimo importante appuntamento alla marcia Perugia Assisi del 12 ottobre ed all'assemblea dell'ONU dei popoli che si svolgerà dall'8 all'11 ottobre. In particolare nell'invitarvi a partecipare a queste giornate vi segnaliamo il seminario: "Il futuro del commercio internazionale e del Wto" promosso dalla campagna il venerdi 10 ottobre, alle 15.30 a Perugia e che vedrà la presenza di importanti relatori internazionali ed italiani presenti a Cancun, per un bilancio dell'esperienza messicana e per tracciare le prospettive future. Vi segnaliamo anche l'appuntamento dell'8 ottobre a Roma alle 15.30, nella sala Gonzaga del Campidoglio. "Quale effetto Cancun? Sviluppo economico dei paesi più poveri e democrazia economica internazionale dopo Cancun" Manitese, Rete Lilliput, Cipsi, Roba dell'Altro Mondo, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, promuovono questo incontro nell'ambito del VI Forum internazionale sul debito: "l'Europa ed il debito dei paesi impoveriti" per discutere, con ospiti italiani ed internazionali di ritorno da Cancun, le prospettive di commercio e di sviluppo per i paesi poveri. Per maggiori info e per il programma completo del forum: www.sdebitarsi.org, info at sdebitarsi.org Invitiamo infine i vari comitati locali, le Botteghe del Mondo e i nodi di Lilliput ad organizzare incontri di riflessione ed approfondimento sull'esperienza messicana e sulle prospettive del post-Cancun. Crediamo infatti che ora come ora sia importante ragionare assieme sugli sviluppi futuri, per stimolare e strutturare un lavoro che in tutti questi mesi ci ha permesso di raggiungere risultati fino a ieri insperati. Per contatti, nomi di relatori e interventi pubblici: info at campagnawto.org Logo p.jpg
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