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- From: "Santi Greco" <santigreco at katamail.com> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Mon, 22 Sep 2003 01:47:21 +0100
Cecenia Articolo di Santi Greco - <santigreco at katamail.com>Il 5 ottobre si terranno in Cecenia la elezioni per l'elezione del presidente. La chiamata alle urne e' uno dei modi con cui la popolazione puo' esprimere la propria opinione sul modo con cui essere governati. E' un segno di civilta'. Ma non sempre le cose stanno cosi'.
La Cecenia e' uno di questi esempi. Da tempo sottoposta al controllo del governo di Mosca, ha visto morire circa 200 mila persone, su una popolazione di un milione, e distrutte le sue citta', prima fra tutte la capitale Grozny.
Il governo russo non puo' tollerare che un piccolo territorio voglia ribellarsi al suo controllo e darsi un governo autonomo; troppi interessi l'impediscono. Cosi' e' in corso una guerra silenziosa, non perche' gli spari non facciano rumore o i ceceni non cerchino di far sentire la loro voce, spesso ricorrendo anch'essi alle armi, ma perche' rarissime voci si fanno sentire per ricordare questo conflitto e per condannarlo.
In altre occasioni, di fronte ad elezioni che potrebbero essere poco pulite, si sarebbe richiesta la presenza di osservatori internazionali perche' garantissero il loro corretto svolgimento. Ma in questo caso non si e' ritenuto necessario. Eppure il sospetto che le elezioni non siano affatto pulite c'e', visto che vi e' un solo candidato, naturalmente sostenuto da Mosca e dal presidente Putin.
Perche' nessuno si e' fatto sentire? Perche' si preferisce avere Putin come alleato che come avversario. Gli Stati Uniti hanno altre guerre da sostenere e necessitano del silenzio russo. L'Europa ha interessi economici con la Russia e preferisce restare zitta. L'Italia ha dichiarato apertamente di essere a favore della politica russa, visto che i due presidenti sono cari amici. Infatti il presidente Berlusconi, che non perde occasione per mostrare il suo anti comunismo, lo mette da parte quando passeggia col collega Putin. Del resto il vero pensiero politico del nostro presidente non e' ne' di destra ne' di sinistra, ma e' un pensiero personale, che delle teorie politiche utilizza solo cio' che gli conviene.
Cosi' impegnati a curare i propri affari non resta spazio per interessarsi della morte di persone che stanno lottando per uno spiraglio di liberta'. Per non dimenticare proviamo noi a ricordare la loro esistenza, perche' le sofferenze di questo e degli altri popoli prigionieri della violenza e del potere altrui, non trovino solo cuori di pietra.
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